Private investigators Milan: costs, rates and prices. International Private Investigator IDFOX Agency , since 1991, based in Milan, Italy. Call +3902344223 for a consultation Confidential Private Detective Agency in Milan specialised in private and corporate investigations. Looking for a private investigator in Milan?

Private investigators Milan: costs, rates and prices. International Private Investigator IDFOX Agency , since 1991, based in Milan, Italy. Call +3902344223 for a consultation Confidential Private Detective Agency in Milan specialised in private and corporate investigations. Looking for a private investigator in Milan? IDFOX Agency detective agency has been operating in the field of private investigations in Milan and many other Italian cities for more than 40 years. If you need some sensitive information or if you want to get some doubts off your chest, you will surely wonder, for example, how much it costs to have a person spied on. Well, I will now clarify the costs and rates for each area of investigation of IDFOX Detective Agency. IDFOX Investigations operates in a highly professional manner in the areas of private, corporate, commercial and insurance investigations, as well as personal and corporate security and surveillance management. When you turn to a private investigator in Milan and anywhere else, it is important to be sure that you are dealing with professionals who can guarantee the utmost discretion and confidentiality. This type of investigation is closely related to Forensic Investigations, which consist of the recovery and analysis of data present on digital devices, to be used as evidence in court. The prices of the private investigator in Milan, as is often the case, are variable and change depending on a whole range of factors, including, for example, the technological devices used, the operators involved. Find out more about computer investigations! CYBER INVESTIGATIONS How much does a private investigator in Milan cost? As you can easily guess, private investigators in Milan have varying rates and prices that are based on the scope of investigation, the complexity of the case, and resources employed, both human and technological. What is most counted in the rates of a private investigator in Milan is his ability to assess, define the investigative scenario, tactics to be adopted, actions and techniques to be carried out, verification of investigative actions and results. These elements are examined by the private detective together with the client according to need, relevance and purpose. After each investigative activity, it is mandatory to issue the client with an investigative report equipped with pictures, videos, descriptions of the target’s locations and behaviors. This valuable report constitutes a legally valid document and allows the client to prove his or her case and assert his or her rights. So, there is no clear and unambiguous answer to the question what are the costs of a private investigator, but it is most important to turn to those who have the right experience and expertise to meet your information needs, solve your most atavistic doubts to regain peace of mind. Private Detectives Agency is a private Detective in Milan, Italy, specialised in private and corporate investigations, operates to the highest standards. WE ARE Idfox agency is currently directed by Dr. Margherita Maiellaro. The director has many years of experience in the investigative field and holds a law degree, with a specialization in International Law, from Bocconi University. Idfox is authorized as an Institute of Private Investigation by the Territorial Office of the Government n. 9277/12B15E – Area Osp. 1 Ter and carries out the Defensive Investigations referred to in art. 38 and 222. The detective agency IDFOX Investigazioni was founded by Max Maiellaro. The founder, with over 30 years of investigative experience gained in the State Police, former direct collaborator Our free consultation is designed to provide you with the opportunity to tell us your story so we can develop an action plan to accomplish your goals. Our team of Private Investigators in Milan currently cover investigations in Milan and the surrounding areas. However, if you need services outside this area, fill out a free consultation and let us know how we can assist you. Contatti, Contacts Investigations Agency IDFOX SRL www.idfox.it max@idfox.it Contattaci al numero telefonico +3902344223 Sede/uffici: – via Luigi Razza n.4, 20124 – Milano, Italy Siamo – a 30 metri dalla fermata MM3 Repubblica (uscita via Vittor Pisani) – Tram 9, 29/30 – Tram 1, 5 – a 300 mt dalla Stazione Centrale (MM3-GIALLA) (siamo a 100 mt dall’hotel Principe di Savoia, hotel Gallia ed hotel The Westin Palace Milan) RICHIEDI UNA CONSULENZA, ASK FOR A FREE ESTIMATE Contattaci al numero telef. +3902344223
Quanto chiede un investigatore privato? In genere, la tariffa oraria praticata dall’Agenzia IDFOX Investigazioni Private dal 1991, si aggira tra i 40€ e i 120€ h e possono variare in base all’esperienza del detective o in base al tipo di mansione che deve svolgere. In ogni caso, i prezzi non sono comprensivi di iva e eventuali spese extra.

Quanto chiede un investigatore privato? In genere, la tariffa oraria praticata dall’Agenzia IDFOX Investigazioni Private dal 1991, si aggira tra i 40€ e i 120€ h e possono variare in base all’esperienza del detective o in base al tipo di mansione che deve svolgere. In ogni caso, i prezzi non sono comprensivi di iva e eventuali spese extra. Cosa può fare un detective privato per raccogliere prove utili al proprio cliente? Quali sono le tariffe orarie medie applicate? Affidarsi a un’agenzia investigativa come IDFOX Investigazioni Private dal 1991, spesso significa vincere la causa. Gli investigatori, infatti, grazie alla costanza e all’utilizzo di determinati strumenti, riescono a ottenere informazioni che, altrimenti, sarebbero precluse. Si pensi, ad esempio, alla donna che si affida a un investigatore per scoprire se il marito la tradisce, oppure al datore che incarica un detective privato affinché verifichi se il dipendente è effettivamente in malattia oppure si sta dedicando a una seconda attività. Per lo svolgimento di tali compiti occorre ovviamente corrispondere un onorario. A differenza degli avvocati, infatti, il gratuito patrocinio per gli investigatori privati è ammesso solo nei processi penali, quando occorre svolgere attività di investigazione difensiva. Quanto chiede un investigatore privato? Approfondiamo l’argomento. Indice * Cosa fa l’investigatore privato? * L’investigatore è un pubblico ufficiale? * Perché conferire incarico a un investigatore privato? * Cosa può fare un detective privato? * Quanto costa un investigatore privato? Cosa fa l’investigatore privato? Dell’agenzia investigativa come IDFOX Investigazioni Private dal 1991. L’investigatore è il professionista che , munito di regolare licenza prefettizia, si occupa di compiere indagini per conto di privati. L’investigatore raccoglie prove che possono essere utilizzate in giudizio per far valere le proprie ragioni, come ad esempio le foto che ritraggono il marito tra le braccia di un’altra donna, il filmato che immortala il dipendente mentre è in vacanza anziché in malattia, ecc. L’investigatore è un pubblico ufficiale? È bene precisare che l’investigatore, nonostante la licenza del prefetto, non è un pubblico ufficiale né un poliziotto. Ciò significa che il detective privato non può pretendere di compiere gli atti tipici riservati alle forze dell’ordine, come ad esempio perquisizioni, ispezioni, intercettazioni, ecc. L’investigatore esegue il proprio incarico nei limiti di ciò che è consentito fare a un normale cittadino. Perché conferire incarico a un investigatore privato? Giunti a questo punto, si potrebbe pensare che sia inutile incaricare un investigatore privato, atteso che, nell’esercizio del suo mestiere, non può compiere attività diverse da quelle che potrebbe realizzare qualunque altra persona. Non è così. L’investigatore, sebbene sottoposto ai consueti limiti legali, si avvale di tecniche, strumenti ed esperienza che non sono comuni a tutti e che, non a caso, fanno di lui un professionista. Basti solo pensare alle ore di ricerche che l’investigatore impiega per reperire documenti, per realizzare foto e raccogliere informazioni. L’investigatore potrebbe pedinare per ore una persona o avvalersi di sistemi di rilevamento (come il gps) che solitamente sono estranei al comune cittadino. A voler tacere delle agenzie investigative che si avvalgono di più persone presenti sull’intero territorio nazionale. Cosa può fare un detective privato? Dell’agenzia investigativa come IDFOX Investigazioni Private dal 1991. Sempre nei limiti della legge, per espletare il proprio incarico l’investigatore privato può: * seguire le persone per vedere dove vanno e/o chi frequentano; * registrare conversazioni, anche per telefono, purché in sua presenza (altrimenti si tratterebbe di un’intercettazione illegale); * scattare foto e fare filmati, purché in luoghi pubblici; * reperire notizie utili da informatori di fiducia; * accedere a documentazione pubblica, ad esempio a quella contenuta nei registri comunali; * “bonificare” i dispositivi elettronici del cliente, eliminando eventuali software spia da cellulari, computer, ecc.; * fornire una relazione scritta dell’attività compiuta; * testimoniare nel processo a favore di chi gli ha conferito incarico. Quanto costa un investigatore privato? L’investigatore è un professionista come qualsiasi altro; ciò significa che è libero di chiedere il compenso che ritiene più consono per i servizi offerti alla clientela. Da un punto di vista giuridico, il rapporto tra investigatore e assistito è quello di mandato, esattamente come avviene quando si conferisce incarico ad altri professionisti, come avvocati, ingegneri, architetti, ecc. Solitamente, il costo è proporzionato alle ore di lavoro effettivamente svolto. Pertanto, maggiore è l’impegno profuso più elevato sarà il compenso. Le tariffe orarie variano da investigatore a investigatore: in media, il costo è di circa 50 euro all’ora. Oltre alla durata dell’investigazione, sul compenso finale influiscono anche il numero di detective coinvolti (quando si tratta di un’agenzia) e gli strumenti impiegati per ottenere il risultato voluto dal cliente. Attività investigative particolarmente complesse possono giungere a costare anche 5mila euro. Ovviamente, tali costi andranno debitamente specificati all’interno del contratto con cui si conferisce il mandato. È ugualmente diritto del cliente monitorare l’attività dell’investigatore, chiedendo a quali risultati le indagini hanno condotto. Infine, è diritto del cliente revocare il mandato in qualsiasi momento, ovviamente corrispondendo all’investigatore l’onorario maturato fino al momento della rimozione. Non dare per scontata la nostra esistenza. Se puoi accedere gratuitamente a queste informazioni è perché ci sono uomini, non macchine, che lavorano per te ogni giorno. Le recenti crisi hanno tuttavia affossato l’editoria online. Anche noi, con grossi sacrifici, portiamo avanti questo progetto per garantire a tutti un’informazione giuridica indipendente e trasparente. Ti chiediamo un sostegno, una piccola donazione che ci consenta di andare avanti e non chiudere come stanno facendo già numerosi siti. Se ci troverai domani online sarà anche merito tuo. CHI SIAMO Il titolare Agenzia investigativa IDFOX Investigazioni, Max Maiellaro, con oltre 30 anni di esperienze investigative maturate nella Polizia di Stato, già diretto collaboratore del Conte Corrado AGUSTA, ex Presidente dell’omonimo Gruppo AGUSTA SpA, è stato inoltre responsabile dei servizi di sicurezza di una multinazionale, nonché presso vari gruppi operanti in svariati settori quale metalmeccanici, chimica, oreficeria, tessile, alta moda, elettronica e grande distribuzione, ha sempre risolto brillantemente ogni problematica investigativa connessa a: infedeltà aziendale, ai beni, dai marchi e brevetti dalla concorrenza sleale e alla difesa intellettuale dei progetti, violazione del patto di non concorrenza,
QUANTO COSTA UN INVESTIGATORE PRIVATO? Il Prezzo, Costo Investigatore Privato? A livello di tariffe, per un servizio efficace non si può scendere al di sotto di un minimo di 800 euro. I detective privati generalmente propongono tariffe giornaliere tra 600 e 1.400 euro, mentre la tariffe orarie e’ di circa 50 € all’ora per agente operativo. L’Agenzia Investigativa IDFOX Investigazioni private dal 1991,
Prezzo, Costo Investigatore Privato? A livello di tariffe, per un servizio efficace non si può scendere al di sotto di un minimo di 800 euro. I detective privati generalmente propongono tariffe giornaliere tra 600 e 1.400 euro, mentre la tariffe orarie e’ di circa 50 € all’ora per agente operativo. L’Agenzia Investigativa IDFOX Investigazioni private dal 1991, è operativa in tutto il territorio Italiano ed estero, collegata con oltre 170 paesi nel mondo ed è on line con oltre 400 corrispondenti, riguardano principalmente la sfera aziendale, personale e familiare principalmente per investigazioni aziendali per concorrenza sleale, soci, partners , competitors, assenteismo, violazione marchi e brevetti e violazione legge 104; indagini private per infedeltà coniugale, separazioni, affido, stalking, monitoraggio giovani, indagini difensive a favore della difesa; indagini commerciali economiche bancarie, antifrode sinistri ed indagini informatiche. L’agenzia Segugio Investigazioni , marchio dell’agenzia investigativa IDFOX (r) è autorizzata dalla Prefettura di Milano – Since 1991. Risultati Garantiti, Massima Riservatezza e Professionalità!!! Non siamo presuntuosi, ma nel panorama internazionale siamo i migliori per competenza, per risultati garantiti e certificati e, per la riservatezza. Segugio Investigazioni: Il mondo delle “dei Detectives” è delineato in tutte le proprie sfaccettature. Il team dell’agenzia IDFOX ® since 1991, svolge indagini professionali , con la massima professionalità, caparbietà e serietà. Il fondatore dell’agenzia Max Maiellaro, con trentennale esperienza , si occupa personalmente delle indagini e di gestire efficacemente il proprio team, offrendo sempre un servizio personalizzato di alta qualità, in Italia e all’estero. L’agenzia IDFOX autorizzata dalla Prefettura di Milano, sino dal 1991, è sinonimo, da sempre, di affidabilità, efficienza ed efficacia. Apprezzata dai clienti per i “risultati” ottenuti, si è sempre distinta anche per la sua riservatezza, caratteristica fondamentale in tale ambito. La responsabile dell’agenzia investigativa IDFOX ® srl è la Dott.ssa Margherita Maiellaro. La responsabile ha un’esperienza pluriennale nel campo ed ha conseguito una laurea in Giurisprudenza presso l’Università Luigi Bocconi. Da anni si occupa dei rapporti con clienti internazionali ed istituzionali, operanti in svariati settori, quali: informatica; assicurazioni; istituti finanziari; alta moda; infedeltà aziendale; marchi e brevetti; concorrenza sleale; violazione del patto di non concorrenza; tutela delle persone e della famiglia. Il fondatore dell’agenzia IDFOX ®, Max Maiellaro, con oltre 30 anni di esperienze investigative maturate nella Polizia di Stato, già diretto collaboratore del Conte Corrado AGUSTA, ex Presidente dell’omonimo Gruppo AGUSTA SpA, inoltre è stato responsabile dei servizi di sicurezza di una multinazionale, nonché presso multinazionali operanti in svariati settori quale metalmeccanici, chimica, oreficeria, tessile, alta moda, elettronica e grande distribuzione, ha sempre risolto brillantemente ogni problematica investigativa connessa a: infedeltà aziendale, ai beni, dai marchi e brevetti dalla concorrenza sleale e alla difesa intellettuale dei progetti, violazione del patto di non concorrenza, protezione know-how ed alla tutela delle persone e della famiglia, nonché referente abituale di imprenditori, manager, multinazionali e studi Legali su tutto il territorio Italiano ed anche Estero. Questa è la storia dell’agenzia IDFOX International Detectives Agency , ed è il motivo per il quale i nostri clienti ci apprezzano per i risultati e per la riservatezza. GARANZIA DI PROFESSIONALITA’ RISERVATEZZA E RISULTATI GARANTITI! PROVE DOCUMENTATE CINEFOTOGRAFICHE GIURIDICAMENTE VALIDE Chiamaci per richiedere una consulenza gratuita oppure un preventivo (Siamo a 300 MT STAZIONE CENTRALE – 50 MT MM GIALLA USCITA REPUBBLICA/PISANI P.IVA 09741640966) Agenzia Investigativa IDFOX ® ® Via Luigi Razza 4 – 20124 – Milano Telef.02-344223 (r.a.) Segugio Investigazioni: le attività dell’investigatore privato spaziano dalle investigazioni private e aziendali, passando per le informazioni commerciali, oltre che indagini scientifiche, indagini relative all’insider trading, indagini economiche e recupero crediti stragiudiziale e indagini difensive e tanto altro. Contatti, Contacts Investigations Agency IDFOX SRL www.idfox.it max@idfox.it Sede/uffici: – via Luigi Razza n.4, 20124 – Milano, Italy Siamo – a 30 metri dalla fermata MM3 Repubblica (uscita via Vittor Pisani) – Tram 9, 29/30 – Tram 1, 5 – a 300 mt dalla Stazione Centrale (MM3-GIALLA) (siamo a 100 mt dall’hotel Principe di Savoia, hotel Gallia ed hotel The Westin Palace Milan) RICHIEDI UNA CONSULENZA, ASK FOR A FREE ESTIMATE Contattaci al numero telefonico +02344223 – Segugio Investigazioni: Le investigazioni private ed aziendali , vanno a costituirsi mediante operazioni di indagine delicate e, non di rado, comportano il superamento all’interno della sfera privata. Correttezza, sensibilità, dignità e professionalità sono aggettivi che descrivono appieno le caratteristiche principali che un investigatore privato dovrebbe possedere e la nostra agenzia rispecchia perfettamente tali requisiti. Per tale motivo è necessario affidarsi a professionisti competenti nel settore! L’essere un’agenzia affermata da svariati decenni conferma la genuinità dei risultati portati a termine in maniera eccellente negli anni, e questo vuole dimostrarsi un ottimo bigliettino da visita per i clienti che usufruiscono dei servizi offerti dall’ agenzia investigativa IDFOX ® Segugio Investigazioni : Agenzia IDFOX Investigation Agency svolge attività di indagine sia all’interno del contesto nazionale che fuori dai confini dello Stato portando a casa, anche in questo caso, risultati eccellenti, grazie anche ai collegamenti con svariate agenzie investigative sparse in 174 paesi nel mondo In Italia e all’estero, scegli sempre il meglio, IDFOX Investigation Agency è l’agenzia che fa al vostro Indagini aziendali, private, socio economiche ed informatiche? Non siamo presuntuosi, ma nel panorama internazionale siamo i migliori per competenza, per risultati garantiti e certificati e, per la riservatezza. Il mondo delle “dei Detectives” è delineato in tutte le proprie sfaccettature. Ma generalmente sono imprenditori, manager o mogli che richiedono di servizi investigativi certificati Richiedi una consulenza ai detective privati dell’agenzia Investigativa IDFOX. Organizzazione Internazionale Leader nella tecnologia piu’ avanzata Infedeltà aziendale o coniugale? Sospettate che il vostro partner vi tradisca? Per ciò che riguarda l’aspetto economico, è bene sapere che esistono delle tabelle prezzi autorizzate dalla Prefettura, alle quali l’agenzia investigativa deve attenersi e sul mandato investigativo dovrà essere riportato l’importo/tariffa oraria pattuita, più Iva e spese. Nulla vieta però all’investigatore privato e al cliente stesso, di accordarsi su un corrispettivo “a forfait” in base alla
Insurance Investigations IDFOX Agency Investigation Milan Italy, Call +3902344223. Welcome to Investigative Solutions IDFOX Agency Investigation Milan Italy, where we specialize in providing comprehensive insurance investigation services to meet the diverse needs of our clients
Insurance Investigations IDFOX Agency Investigation Milan Italy, Call +3902344223. Welcome to Investigative Solutions IDFOX Agency Investigation Milan Italy, where we specialize in providing comprehensive insurance investigation services to meet the diverse needs of our clients. With a team of highly skilled and experienced professionals, we are dedicated to uncovering the truth behind insurance claims. Our services include thorough background checks, surveillance, witness interviews, and forensic analysis to ensure the integrity of insurance claims and prevent fraudulent activities. Whether you’re an insurance company seeking to verify the legitimacy of a claim or an individual needing assistance with a personal insurance matter, we offer tailored investigative solutions to meet your specific requirements. IDFOX Agency Investigation Milan Italy, , we prioritize confidentiality, accuracy, and efficiency in every case we handle, delivering reliable results that you can trust. 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Life Insurance Fraud: Our investigations encompass a wide range of life in surance fraud schemes, including policy fraud, faked deaths, and beneficiary fraud, ensuring that beneficiaries receive rightful payouts and insurers avoid unwarranted losses. Commercial Insurance Fraud: We investigate fraudulent claims related to commercial property damage, liability claims, and business interruption, providing businesses with the evidence needed to combat fraudulent activities and protect their bottom line. osses. Private investigators Italy, Private Investigation Agency Italy Private Investigator: Milan Italy – IDFOX Agency Since 1991. Call IDFOX Agency provides a full range of investigations services for the City of Italy and all surrounding metropolitan areas. Submit a free online private investigation. Detective Agency Milan | Private Investigators Italy If you need a private investigator in Italy to assist you with a discreet, confidential private investigation please fill out a Private Investigator Free Consultation. Our private investigators are committed to providing affordable, reliable service in Italy and report their results in a timely, accountable manner. Contact us today to begin your case. Private Investigator in Italy IDFOX provides a full range of investigations services for the City of Italy and all surrounding metropolitan areas. Submit a free online private investigation consultation form, or call our toll free number to speak to a private investigator You can rest assured that any Italy Private Investigator assigned to your case with IDFOX are fully licensed and insured in accordance with Italy laws and participates in any required continuing education. Local Italy Private Investigator As a resident Italian, a foreigner living in Italy, or even a tourist passing through, you may fall victim to any number of crimes are civil wrongs. It is up to you to ensure that your case is being handled by professionals with the resources and the time to dedicate to your investigation. With IDFOX , private investigators are licensed throughout the world and are experienced in all types of investigations. Further, our global network has a strong presence in Italy and is familiar with the local laws, regulations, and customs of the various regions within the country. Italy Private Investigator Restrictions In order to conduct private investigations in Italy, all private investigators must comply with local and federal laws. Impersonate Law Enforcement – Private Investigators in Italy cannot carry a badge, wear a uniform or say anything that might imply that the private investigator is a police officer or federal agent. Wiretapping – Wiretapping is illegal without a proper warrant. Private Investigators cannot tap a phone. Trespassing – Private Investigators cannot break and enter onto private property. Adultery Investigation in Italy Dealing with Adultery in your marriage is never an easy thing. If you have reason to believe your spouse is committing adultery when they are in Italy then let us help you get the evidence you deserve. Regardless of what made your suspicions rise, IDFOX Agency is here to find you the evidence you need to make a rational decision about what to do next. Don’t continue to put yourself through emotional turmoil when could be doing something about it. Our experienced private investigators have been conduc
Uno screenshot di WhatsApp può essere una prova? Sì, ma puoi disconoscerlo. Richiedi una consulenza all’agenzia IDFOX Investigazioni Private dal 1991. Tel.02344223 Scopri come fare, cosa dire e cosa succede dopo. Guida completa!
Uno screenshot di WhatsApp può essere una prova? Sì, ma puoi disconoscerlo. Richiedi una consulenza all’agenzia IDFOX Investigazioni Private dal 1991. Tel.02344223 Scopri come fare, cosa dire e cosa succede dopo. Guida completa! Nel mondo digitale di oggi, le conversazioni su WhatsApp e sui social network sono all’ordine del giorno e, sempre più spesso, diventano prove chiave nei processi giudiziari. Ma cosa succede se la tua controparte presenta uno screenshot che sembra inchiodarti, ma nutri dei seri dubbi sulla sua autenticità? Puoi contestarlo? Certamente, perché si tratta di una riproduzione digitale che potrebbe essere stata modificata o manipolata. Tuttavia, dimostrarne l’inaffidabilità non è così semplice né immediato come potrebbe apparire. Cerchiamo allora di comprendere come fare il disconoscimento dello screenshot di una chat su WhatsApp o di qualsiasi altro documento informatico. In questa guida, ti spiegheremo passo dopo passo come contestare l’autenticità di uno screenshot di WhatsApp (o di qualsiasi altra schermata), cosa dice la legge, e come i giudici valutano queste prove. Scoprirai che il disconoscimento non è una semplice formalità, ma richiede argomentazioni precise e tempestive. Ti forniremo esempi pratici e chiariremo il ruolo del giudice in queste situazioni, per darti tutti gli strumenti necessari per difendere i tuoi diritti. Indice * Uno screenshot di WhatsApp può essere usato come prova in tribunale? * Cosa significa “disconoscere” uno screenshot? * Cosa posso contestare in uno screenshot? * Cosa succede dopo che ho disconosciuto lo screenshot? * Quali sono gli errori più comuni da evitare nel disconoscimento? Uno screenshot di WhatsApp può essere usato come prova in tribunale? La giurisprudenza ha stabilito che gli screenshot di WhatsApp, così come altre schermate del computer o del telefono (ad esempio i post su un social network), sono equiparati alle “riproduzioni meccaniche” di cui parla l’articolo 2712 del Codice Civile. Questa norma, in breve, dice che le riproduzioni meccaniche (fotografie, registrazioni, screenshot, riprese video, ecc.) fanno «piena prova» dei fatti che rappresentano, a meno che la persona contro cui sono presentate ne contesti la veridicità. In pratica, l’avversario contro cui viene prodotto lo screenshot deve affermare che la schermata a video è falsa, inattendibile, manipolata o riferita a fatti diversi da quelli per cui è causa. Approfondiamo meglio questi concetti in termini pratici. Cosa significa “disconoscere” uno screenshot? Disconoscere uno screenshot non vuol dire opporsi genericamente alla sua produzione. Non basta, cioè, una mera formula di stile. Significa piuttosto contestare formalmente che lo screenshot corrisponda alla realtà. In altre parole, stai dicendo al giudice: «Questo screenshot non è vero, è stato modificato, è incompleto, o non rappresenta correttamente la conversazione originale». E se affermi questo devi anche indicare i motivi. Ma allora come si fa a disconoscere uno screenshot? Basta dire “Non è vero”? No, non basta. Il disconoscimento deve essere fatto in modo molto preciso. Deve essere: * chiaro: devi dire esplicitamente che stai disconoscendo lo screenshot; * circostanziato: devi spiegare perché stai disconoscendo lo screenshot. Quali sono gli elementi che non ti convincono? Devi illustrarli; * esplicito: non puoi usare formule generiche o di stile (del tipo: “mi oppongo alla produzione avversaria”). Devi essere specifico; * tempestivo: devi farlo subito, nel primo atto difensivo utile (cioè, appena possibile nel corso del processo: in genere, nelle cause civili, ciò avviene nella fase dedicata alle contestazioni ed eccezioni sulle prove fornite dalla parte avversaria); * supportato da elementi concreti: non basta una contestazione generica, servono indizi o prove che sostengano le ragioni del tuo disconoscimento. Esempio di disconoscimento inefficace: «Contesto genericamente lo screenshot perché non è vero». Esempio di disconoscimento inefficace: «Contesto lo screenshot perché potrebbe essere stato photoshoppato». Esempio di disconoscimento efficace: «Disconosco questo screenshot perché, come si può vedere dal confronto con il mio telefono, la conversazione originale è stata tagliata. Mancano dei messaggi importanti che cambiano completamente il senso del discorso. Allego la conversazione completa per dimostrarlo». Esempio di disconoscimento efficace: «La conversazione in cui ammetto il mio debito è vera ma si riferisce a un precedente contratto, di cui esibisco la fattura, quindi non prova nulla sui fatti che costituiscono l’oggetto di questa causa». Cosa posso contestare in uno screenshot? Puoi contestare diversi aspetti di uno screenshot come, ad esempio: * la data o l’ora: lo screenshot potrebbe essere stato modificato per far sembrare che la conversazione sia avvenuta in un momento diverso; * il mittente o il destinatario: potrebbe essere stato falsificato il nome o il numero di telefono di chi ha inviato o ricevuto i messaggi; * il contenuto dei messaggi: potrebbero essere state aggiunte, tolte o modificate delle parole; * la completezza della conversazione: potrebbero essere stati omessi dei messaggi importanti, per dare un’impressione distorta del dialogo. Per avvalorare la tua tesi puoi presentare una copia forense del tuo cellulare in cui un perito “trascrive” il contenuto della chat e la avvalora con la propria firma. In alternativa puoi presentare un altro screenshot diverso da quello depositato dal tuo avversario. Cosa succede dopo che ho disconosciuto lo screenshot? Il tuo disconoscimento non fa “sparire” automaticamente lo screenshot dalle prove a tuo carico. A differenza di quanto accade con le scritture private (come un contratto firmato a mano), il giudice può comunque decidere di tenere in considerazione lo screenshot secondo il suo «prudente apprezzamento» [1]. In particolare, il giudice può: * valutare l’attendibilità dello screenshot: esaminerà attentamente lo screenshot, il tuo disconoscimento, e tutte le altre prove presentate nel processo; * decidere se lo screenshot è vero o falso: se il giudice ritiene che il tuo disconoscimento sia fondato, non terrà conto dello screenshot. Ma se ritiene che lo screenshot sia attendibile, può usarlo come prova; * usare altre prove per capire se lo screenshot è vero: il giudice può confrontare lo screenshot con altre prove, come testimonianze, documenti, o anche “presunzioni” (cioè, ragionamenti logici basati su altri fatti provati). Se hai disconosciuto uno screenshot perché sostieni che sia stato modificato, il giudice potrebbe chiedere una perizia tecnica sul tuo telefono, o su quello dell’altra parte processuale, per verificare se ci sono tracce di manipolazione. Quali sono gli errori più comuni da evitare nel disconoscimento? Ecco alcuni errori da non compiere se intendi contestare uno screenshot: * essere troppo generici: non limitarti
Telecamera privata in un luogo pubblico: è legale? Richiedi una consulenza all’agenzia IDFOX Investigazioni Private dal 1991. Tel.02344223
Telecamera privata in un luogo pubblico: è legale? Richiedi una consulenza all’agenzia IDFOX Investigazioni Private dal 1991. Tel.02344223 Impianto di videosorveglianza privata: quali norme bisogna rispettare per non violare la riservatezza altrui? Quali regole ha dettato il Garante per la privacy? Un lettore pone il seguente quesito: «Ho una webcam installata sulla montagna di fronte al mio paese, riprende il mare e una porzione del comune, comprese le persone ma in formato molto piccolo. Cosa rischio?». La domanda può esser efficacemente sintetizzata in questo modo: è legale una telecamera privata in un luogo pubblico? Detto in altri termini, si tratta di comprendere se è possibile installare una videocamera che riesca a riprendere luoghi pubblici o aperti al pubblico oppure se tale condotta costituisca sempre un’indebita violazione delle regole poste a tutela della riservatezza. È legale posizionare una telecamera privata in un luogo pubblico? Approfondiamo l’argomento. Indice * Videosorveglianza privata: quali regole rispettare? * Si può installare una videocamera privata in un luogo pubblico? Videosorveglianza privata: quali regole rispettare? Gli impianti di videosorveglianza sono legali se installati in maniera tale da riprendere solo la proprietà privata del titolare del sistema di sicurezza. Chi si avvale di telecamere a difesa della propria abitazione, dunque, non può puntare l’obiettivo verso la strada o altri luoghi pubblici, né in direzione della proprietà privata altrui. Secondo il Garante per la privacy (12 ottobre 2023 n. 477), soltanto in presenza di situazioni di pericolo concreto si può estendere la ripresa delle videocamere anche ad aree comuni, luoghi aperti al pubblico o di pertinenza di terzi, purché ciò sia adeguatamente motivato e suffragato da idonea documentazione (denunce, minacce, furti, ecc.). La presenza di videocamere deve inoltre essere segnalata – mediante cartelli, avvisi, ecc. – affinché coloro che si avvicinano nei paraggi ne abbiano conoscenza. Non occorre chiedere il permesso, nemmeno se ci si trova in condominio; in questa specifica ipotesi, però, le telecamere non devono riprendere le parti comuni (pianerottolo, scale, androne, ecc.). Le immagini devono essere conservate per un periodo di tempo molto breve, solitamente non superiore a 48 ore; solo per comprovate ragioni – ad esempio, se è stato commesso un reato – è possibile prolungare la conservazione fino a sette giorni. Si può installare una videocamera privata in un luogo pubblico? L’installazione di una videocamera privata in un luogo pubblico pone innanzitutto il problema dell’occupazione/utilizzazione di un bene pubblico: si pensi, ad esempio, alla telecamera agganciata a un albero o a un lampione, oppure a quella piantata direttamente sul suolo pubblico. Il quesito principale concerne però la possibile violazione delle regole sulla privacy: la telecamera installata in un luogo pubblico finisce (quasi) inevitabilmente per riprendere spazi pubblici frequentati da persone, con conseguente infrazione dei precetti analizzati nel precedente paragrafo. Secondo il Garante per la privacy (27 gennaio 2022, n. 20), la necessità di utilizzare la videosorveglianza a protezione degli interessi legittimi di un titolare si arresta ai confini delle aree di propria pertinenza; anche nei casi in cui si renda necessario estendere la videosorveglianza alle immediate vicinanze dell’area di pertinenza, il titolare deve comunque mettere in atto misure idonee a evitare che il sistema di videosorveglianza raccolga dati anche oltre le aree di pertinenza, eventualmente oscurando tali zone. L’impianto di videosorveglianza va quindi configurato con modalità tali da limitare l’angolo visuale all’area effettivamente da proteggere, evitando, per quanto possibile, la ripresa di luoghi circostanti e di particolari che non risultino rilevanti per la tutela dell’interesse legittimo del titolare del trattamento (spazi pubblici, altri esercizi commerciali o edifici pubblici estranei rispetto alle attività del titolare, ecc.). Alla luce di questi principi, è chiaro che la telecamera privata installata in un luogo pubblico violi la riservatezza – e pertanto deve essere rimossa – tutte le volte in cui sia in grado di riprendere ciò che non è strettamente collegato alla proprietà privata del titolare dell’impianto. In teoria, la telecamera privata in un luogo pubblico potrebbe essere legale solo se: * è stata ottenuta l’autorizzazione all’installazione in un posto pubblico; * sia puntata verso la proprietà privata del titolare della videocamera e sia in grado di riprendere solo quella, escludendo quindi dall’inquadratura altre cose e/o persone o, quando ciò non sia possibile, utilizzando strumenti che li rendano irriconoscibili. Va inoltre esclusa anche la ripresa audio, per cui l’impianto non può registrare voci e suoni.
Email aziendale: privacy del dipendente e limiti Richiedi una consulenza all’agenzia IDFOX Investigazioni Private dal 1991. Tel.02344223
Email aziendale: privacy del dipendente e limiti Richiedi una consulenza all’agenzia IDFOX Investigazioni Private dal 1991. Tel.02344223 La conservazione delle email aziendali non è consentita: ecco quali sono i limiti di legge, le policy aziendali e i diritti dei lavoratori. La posta elettronica è spesso lo strumento con cui il datore di lavoro controlla l’operato dei propri dipendenti: verifica se stanno svolgendo correttamente le proprie mansioni, se eccedono nel diritto di critica o se intrattengono conversazioni personali. Tuttavia, anche quando si parla di email aziendale, esistono dei limiti a tutela della privacy del dipendente che non è mai possibile superare. Fino a che punto, dunque, il datore di lavoro può monitorare le comunicazioni dei dipendenti? Quali sono i diritti dei lavoratori in termini di riservatezza? E quali sono le responsabilità delle aziende nella gestione dei dati di posta elettronica? Questa guida completa affronterà queste domande, analizzando le normative vigenti, le “Linee guida del Garante per posta elettronica e internet” e le recenti pronunce della Cassazione. Esploreremo il concetto di “aspettativa di riservatezza”, l’importanza delle policy aziendali e i limiti temporali di conservazione dei metadati delle email. Indice * Il datore di lavoro può leggere le email aziendali dei dipendenti? * Quali sono i limiti di conservazione dei metadati delle email aziendali? * Cosa sono i controlli difensivi e come si applicano all’email aziendale? * Cosa dovrebbe includere una buona policy aziendale sull’uso dell’email? Il datore di lavoro può leggere le email aziendali dei dipendenti? L’email aziendale è un indirizzo di posta elettronica fornito dal datore di lavoro al dipendente (ad esempio, @nomesocietà.xx). È uno strumento di lavoro, ma può essere utilizzato anche per comunicazioni personali, creando una zona grigia in termini di privacy. La questione della privacy è importante perché riguarda il diritto del dipendente alla riservatezza delle proprie comunicazioni e il diritto del datore di lavoro di controllare l’uso degli strumenti aziendali. In linea di principio, l’email aziendale è di proprietà dell’azienda, ma il dipendente può avere una “legittima aspettativa di confidenzialità”, soprattutto se l’azienda non ha una policy chiara che vieti l’uso personale dell’email aziendale. Il Jobs Act del 2015 ha modificato l’articolo 4 dello Statuto dei Lavoratori, escludendo gli strumenti utilizzati dal lavoratore per rendere la prestazione lavorativa (come l’email aziendale) dall’obbligo di accordo sindacale o autorizzazione dell’Ispettorato del lavoro per il loro controllo. Prima del Jobs Act, anche l’installazione di un centralino telefonico che registrava i dati delle chiamate poteva essere considerata un controllo occulto dei lavoratori. Ad oggi, la giurisprudenza ha affermato i seguenti principi in tema di controlli delle email: * il datore di lavoro può controllare le email del dipendente senza bisogno di un preventivo accordo con i sindacati o un’autorizzazione dell’Ispettorato del lavoro; * tuttavia, detto controllo deve essere reso preventivamente noto ai dipendenti. Deve quindi essere adottata una policy aziendale con apposito regolamento che sia conoscibile ai dipendenti. Il Garante della privacy ha sottolineato che la mancanza di una policy aziendale chiara può creare una legittima aspettativa di riservatezza nel lavoratore; * il controllo non può essere randomizzato e preventivo: al contrario può essere esercitato solo dopo che vi siano fondati motivi di ritenere che il dipendente abbia o stia commettendo un illecito; pertanto tutte le informazioni acquisite prima di tale momento non possono essere utilizzate e non fanno prova; * una volta concluso il rapporto di lavoro, il datore deve chiudere l’email del dipendente e, semmai, predisporre un risponditore automatico che informa il mittente del nuovo indirizzo email a cui scrivere; * in ogni caso il dipendente non può usare la posta elettronica aziendale per usi personali. Una policy aziendale chiara è fondamentale per definire le regole sull’uso dell’email aziendale, specificando se è consentito l’uso personale, quali sono i limiti di utilizzo e quali sono le conseguenze di eventuali violazioni. Una policy ben definita riduce l’aspettativa di riservatezza del dipendente e rende più trasparenti i controlli del datore di lavoro. Quali sono i limiti di conservazione dei metadati delle email aziendali? Il Garante della Privacy, con un provvedimento del 21 dicembre 2023 (poi modificato), ha stabilito che i metadati delle email aziendali possono essere conservati per un massimo di 21 giorni. Oltre questo termine, la conservazione richiede un accordo sindacale o un’autorizzazione dell’Ispettorato del lavoro. I metadati sono le informazioni “accessorie” di un’email: data, ora, mittente, destinatario, oggetto, ecc. Non includono il contenuto del messaggio, ma possono comunque rivelare informazioni sensibili sulle abitudini e le comunicazioni del dipendente. Quindi, dopo 21 giorni, un’email dovrebbe rimanere priva di data, mittente e destinatario, a meno che non ci sia un accordo specifico. Ma cosa significa che dopo 21 giorni l’email dovrebbe restare “priva” di metadati? Vuol dire che i dati relativi a mittente, destinatario, data e oggetto dovrebbero essere rimossi o resi anonimi. Questo per tutelare la privacy del lavoratore, evitando che il datore di lavoro possa ricostruire un quadro dettagliato delle sue comunicazioni a distanza di tempo. Cosa sono i controlli difensivi e come si applicano all’email aziendale? Se un’azienda ha il sospetto che un dipendente stia divulgando informazioni riservate o stia commettendo un altro grave illecito, può controllare le sue email, ma solo dopo l’insorgere del sospetto e solo per le email pertinenti all’illecito. In questi casi, il controllo può avvenire anche in assenza di una preventiva comunicazione al lavoratore. Esso rientra infatti nei poteri del datore che la giurisprudenza cataloga come “controlli difensivi“. I controlli difensivi sono controlli mirati a specifici dipendenti, basati sul “fondato sospetto” della commissione di un illecito. La Cassazione ha stabilito che solo questi controlli sono estranei all’applicazione dell’articolo 4 dello Statuto dei Lavoratori. Le condizioni per la legittimità dei controlli difensivi sono le seguenti: * l’indagine deve essere limitata al dipendente sospettato; * i dati devono essere raccolti solo dopo l’insorgere del sospetto. Secondo la Cassazione, i dati raccolti prima dell’insorgere del sospetto sono inutilizzabili. Questo significa che non possono essere usati come prova in un eventuale procedimento disciplinare o giudiziario. Cosa dovrebbe includere una buona policy aziendale sull’uso dell’email? La policy aziendale che informa i dipendenti del possibile controllo della email aziendale deve: * chiarire che
Investigazione Private Contraffazione Marchi e Brevetti.L’Agenzia Investigativa IDFOX Investigazioni dal 1991, è specializzata nella lotta alla contraffazione
Investigazione Private Contraffazione Marchi e Brevetti. Con il termine “contraffazione” si indica l’imitazione di un prodotto già esistente senza autorizzazione del proprietario. L’Agenzia Investigativa IDFOX Investigazioni dal 1991, è specializzata nella lotta alla contraffazione Tuteliamo la tua proprietà intellettuale, la tua proprietà industriale, il tuo diritto di privativa, il tuo marchio e/o il tuo brevetto: l’Agenzia Investigativa IDFOX , svolge indagini aziendali sia in Italia che all’estero . Internet ha stravolto e migliorato la nostra vita quotidiana ma, ha creato delle multinazionali che operano in tutto il mondo, con la vendita di “FALSI” a 360°: sempre più persone, acquistano “ on line” merce contraffatta senza accorgersene, anche a cifre molto alte , creando dei seri problemi alla aziende . Cos’è la contraffazione? Con il termine “contraffazione” si indica l’imitazione di un prodotto già esistente senza autorizzazione della proprietà. Le aziendale sostengono degli investimenti per brevettare e lanciare un marchio/prodotto. La giurisprudenza, punisce chi copia la merce di altri produttori, lo fa per guadagnare grazie alla vendita dell’articolo ad un prezzo più basso. La contraffazione esiste in ogni settore commerciale. Esistono diverse forme di contraffazione: – la riproduzione del prodotto con delle modifiche più o meno evidenti; -la copia identica del prodotto di un’altra azienda; Secondo un’indagine dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico l’Italia è uno dei Paesi più colpiti dal fenomeno della contraffazione. L’Italia, infatti, è famosa nel mondo per il Made in Italy che è sinonimo di alta qualità ed eccellenza in numerosi settori. Per esperienza ultra trentennale, possiamo affermare che il 99% delle indagini svolte da questa agenzia investigativa IDFOX Investigazioni dal 1991, abbiamo accettato che i peggiori sono dei cittadini di un famoso paese asiatico. Siamo abituati a dire il peccato e non il peccatore: il direttore commerciale di una formosa azienda metalmeccanica che alcuni componenti con la produzione in Cina, in collaborazione con un ex collega, aveva intrapreso un attività in concorrenza sleale con l’azienda dove era dipendente. Grazie alle nostre indagini abbiamo accertato la concorrenza sleale, violazione obbligo contratto lavoro. Bene , l’infedele fu licenziato dall’azienda in cui era dipendente, denunciato e richiesto i relativi danni. Dopo circa 14 mesi il Tribunale di Milano, ha accolto la richiesta del risarcimento danni riconoscendo un importante cifra. Nel suddetto paragrafo abbiamo riportato cosa ha rischiato l’INFEDELE Dopo avervi spiegato cos’è la contraffazione, scopriamo cosa dice la Legge a riguardo. La contraffazione integra un reato economico in quanto infrange tutte le regole dei brevetti, del copyright e, più in generale, della registrazione del marchio. Questo tipo di reato è previsto nell’articolo 473 del codice penale dove si afferma che “Chiunque, potendo conoscere dell’esistenza del titolo di proprietà industriale, contraffà o altera marchi o segni distintivi, nazionali o esteri, di prodotti industriali, ovvero chiunque, senza essere concorso nella contraffazione o alterazione, fa uso di tali marchi o segni contraffatti o alterati, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 2.500 a euro 25.000”. La pena e la multa cambiano nel caso in cui vengano copiati brevetti, disegni o modelli industriale nazionali o esteri. In questo caso la reclusione va da uno a quattro anni e l’ammenda è compresa tra i 3.500 e i 35.000 euro. Bisogna fare attenzione perché anche l’acquirente può ricevere una multa. La Cassazione, infatti, ha affermato che chiunque acquisti merce contraffatta rischia di dover pagare un’ammenda, a patto che il prodotto venga usato per scopi personali. Le prove raccolte sono indispensabile per uso legale, corredate di foto e documenti vai ed eventuali scontrini fiscali. Al termine delle indagini, l’agenzia IDFOX ha rilasciato un dettagliato report per procedere per le vie legale e richiedere il risarcimento di tutti i danni subiti. CHI SIAMO Il nostro team di esperti dell’agenzia IDFOX Srl, parla almeno correttamente 5 lingue: inglese, francese, spagnolo, tedesco ed arabo è esperto nelle indagini private, aziendali, informatiche, antifrode assicurative e finanziarie internazionali ed opera sotto la direzione dalla Dottoressa Margherita Maiellaro. La direttrice ha maturato un’esperienza pluriennale nel campo investigativo ed assicurativo ha conseguito una Laurea in Giurisprudenza, con specializzazione in diritto internazionale, presso l’Università Bocconi. L’agenzia IDFOX Investigation -Organizzazione Internazionale -Leader nella tecnologia più avanzata- dal 1991, opera in oltre 170 paesi nel mondo ed e’ collegata online con circa 400 corrispondenti -autorizzati nei rispettivi paesi. L’agenzia investigativa International Detective Fox ® “IDFOX Investigazioni “è stata fondata da Max Maiellaro. Il fondatore, con oltre 30 anni di esperienze investigative maturate nella Polizia di Stato, già diretto collaboratore del Conte Corrado AGUSTA, ex Presidente dell’omonimo Gruppo AGUSTA SpA, è stato inoltre responsabile dei servizi di sicurezza di una multinazionale, nonché presso vari gruppi operanti in svariati settori quale metalmeccanici, chimica, oreficeria, tessile, alta moda, elettronica e grande distribuzione, ha sempre risolto brillantemente ogni problematica investigativa connessa a: infedeltà aziendale, ai beni, marchi e brevetti, concorrenza sleale e alla difesa intellettuale dei progetti, violazione del patto di non concorrenza, protezione know-how e tutela delle persone e della famiglia, nonché referente abituale di imprenditori, manager, multinazionali e studi Legali su tutto il territorio Italiano ed anche Estero. Contatti, Contacts Agency IDFOX SRL -p.iva 09741640966 www.idfox.it max@idfox.it Autorizzazione 134 of the T.U.L.P.S. n. 9277/12B15E – Area Osp.1 Contattaci al numero telefonico +3902344223 Sede/uffici: – via Luigi Razza n.4, 20124 – Milano, Italy Siamo – a 30 metri dalla fermata MM3 Repubblica (uscita via Vittor Pisani) – Tram 9, 29/30 – Tram 1, 5 – a 300 mt dalla Stazione Centrale (MM3-GIALLA) (siamo a 100 mt dall’hotel Principe di Savoia, hotel Gallia ed hotel The Westin Palace Milan-Italy) RICHIEDI UNA CONSULENZA, ASK FOR A FREE ESTIMATE Contattaci al numero telef. +3902344223
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Private investigator Milan: costs, rates and price, Agency IDFOX Since 1991. Milan Investigation Agency, International Private Investigator & Detective agency based in Milan, Italy. Call +3902344223., Investigations. Private investigators in Milan have varying rates and prices that are based on the scope of investigation. Private eye Investigation Services Agency Milan Italy, Business investigative solutins. Call us for a free consultancy or quotation on +3902344223, Investigation agency Milan Private professionals at your service. Private EYE is a private Detective Agency in Milan specialised in private and corporate investigations, operates to the highest standards. Our Investigation Agency is legally authorised Milan. The private investigation activity that we run provide our clients with judicially-admissible evidence. CORPORATE INVESTIGATIONS Private EYE Investigations Milan, if you look for a private investigator specialised in corporate services to protect companies’ rights. 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We specialize in the following investigations: control and verification of infidelity, with photographs, videos, legal evidence, testimonies; stakeouts and tailings for every lawful need: the A-Z agency is authorized, by the Decree of the Ministry of the Interior n° 269/2010, to also use the so-called “electronic tailing” with GPS localization system, for private or corporate investigations; electronic tracking of people, cars, motorbikes, scooters and goods; tracing of people and things in Italy and abroad; recovery of SMS deleted from SIM and texts deleted from computer; anonymous identification; infidelity of partners, employees, collaborators; absenteeism and false illnesses; search for contact details and telephone numbers; hereditary research; information on people: family situation, work activity, properties, registered vehicles, telephone numbers; assessment of income, property, debts, solvency; financial assessments, with searches of current accounts and deposits; reference check (before hiring, renting, etc.); information and documentation on (and for) private, professional, commercial and industrial activities; investigations into anonymous phone calls, anonymous letters, harassment, damage; identification of disturbers; verification of abusive wiretaps and clean-up from telephone and environmental wiretaps; investigations and equipment to document mobbing and stalking; control and surveillance of minors: dating, friendships, behavior and telephone contacts; anonymous toxicology tests from fingerprints, hair etc. biological analysis on tissues; DNA testing; search and recovery of stolen goods: precious objects, cars, motorbikes, etc. design, testing and rental of environmental GSM bugs and investigative espionage and counter-espionage devices for legal use: locators, audio-video recorders, spy phones for monitoring minors, etc. collaboration with law firms; search for evidence, testimonies and documentation for civil and criminal proceedings;* 24-hour emergency response positions of trust. The private investigator, in Italy, is a private citizen in possession of a license for the investigator’s activity. What he does, what he can do and how much it costs, prices and tariffs: Index * 1History * 2Description o 2.1Regulatory discipline o 2.2 The activities * 3Figures o 3.1 Titular Investigator o 3.2 Employee investigator o 3.3 Owner commercial representative o 3.4Employee commercial informant * 4Requirements or 4.1 License o 4.2 Technical organizational project o 4.3 Security deposit obligation o 4.4 Price list * 5 Mandatory obligations required o 5.1 Log of operations o 5.2 Identification card * 6Notes * 7Bibliography * 8Related entries * 9External links The first legislative provisions that in some way interested the investigators were those governing private security institutions, contained in the regulation approved with R.D. 4 June 1914 No. 563. The actual private investigation activity was more specifically regulated starting from 1926 with a specific regulation contained in the Consolidated Law on Public Security Laws (TULPS) issued with Royal Decree (R.D.) 18 June 1931, n. 773 together with the related regulation referred to in the R.D. of 6 May 1940 n. 635. The legislation placed the possession of a specific license issued by the prefect as a fundamental requirement, but did not regulate the figure but deman WHO WE ARE Our team of experts from the IDFOX Srl agency speaks at least 5 languages correctly: English, French, Spanish, German and Arabic, is expert in private, corporate, IT, insurance and international financial anti-fraud investigations and operates under the direction
È legale registrare le conversazioni nel luogo di lavoro? Richiedi una consulenza Agenzia Investigativa IDFOX Investigazioni dal 1991, Tel. 02344223
È legale registrare le conversazioni nel luogo di lavoro? Richiedi una consulenza Agenzia Investigativa IDFOX Investigazioni dal 1991, Tel. 02344223 Quando è ammesso l’uso di registratori in ufficio o in azienda per registrare ciò che dice un collega, il superiore gerarchico o il datore di lavoro. Che valore hanno i file audio? In sintesi, la registrazione di conversazioni nel luogo di lavoro è legale se effettuata da uno dei partecipanti alla conversazione e se finalizzata alla tutela di un diritto proprio o altrui. Tale registrazione è ammissibile come prova in giudizio e non costituisce illecito disciplinare, purché rispetti i principi di pertinenza, non eccedenza e le norme sulla protezione dei dati personali. Al contrario, la registrazione effettuata senza una giustificata finalità difensiva, o in violazione della privacy altrui, può comportare conseguenze disciplinari, incluso il licenziamento. È quindi fondamentale che il lavoratore agisca con cautela, valutando attentamente la necessità e la proporzionalità della registrazione rispetto alla tutela del proprio diritto. Spesso, registrare una conversazione o una confessione rappresenta l’unico modo per procurarsi la prova di un proprio diritto violato o di un torto subìto. E la giurisprudenza ritiene valide prove i file audio, anche all’interno di un processo, sia esso civile o penale. Ma è legale registrare le conversazioni nel luogo di lavoro? Questa pratica può costituire motivo di licenziamento o un reato contro l’altrui privacy? In questo articolo esploreremo le norme e le sentenze che regolano le registrazioni di conversazioni negli uffici delle aziende, nei reparti, nelle segreterie, nei magazzini e negli altri ambienti lavorativi, offrendo una panoramica chiara e dettagliata per orientarsi in questa complessa tematica. Indice * Liceità della registrazione di conversazioni tra presenti * Utilizzo delle registrazioni a fini difensivi * Che valore ha la registrazione sul luogo di lavoro? * Limiti e condizioni delle registrazioni sul luogo di lavoro * Conseguenze disciplinari * E il datore di lavoro può registrare i dipendenti? * Conclusioni Liceità della registrazione di conversazioni tra presenti Secondo la giurisprudenza consolidata, la registrazione di una conversazione tra presenti effettuata da uno dei partecipanti non costituisce un illecito, né civile né penale. La Corte di Cassazione ha affermato che tale registrazione non viola la privacy, poiché chi partecipa a una conversazione accetta il rischio che essa possa essere documentata. Tale condotta è ritenuta lecita anche se realizzata senza il consenso degli altri interlocutori a patto che sussistano due condizioni: * chi effettua la registrazione deve essere fisicamente presente e in grado di ascoltare direttamente il dialogo. Non è quindi possibile lasciare una “cimice” in un ambiente e allontanarsi, ingenerando nei presenti la convinzione di non essere sentiti per poterli indurre a dire o a rivelare fatti privati che, altrimenti, non direbbero mai; * la registrazione non deve avvenire nei luoghi “privati” del soggetto registrato come il domicilio personale o gli altri spazi ad esso equiparati quali l’auto, l’ufficio personale, il giardino, il garage o il cortile. Utilizzo delle registrazioni a fini difensivi Le registrazioni effettuate dal lavoratore per tutelare un proprio diritto sono considerate lecite e ammissibili come prova in giudizio, anche se avvengono nell’ufficio privato del capo, nella sala riunioni, nei corridoi dell’azienda e negli altri luoghi di lavoro. Pertanto la sua effettuazione, operata dal lavoratore ed avente ad oggetto un colloquio con il proprio datore di lavoro o con i colleghi, non integra illecito disciplinare e non può essere sanzionata con il licenziamento. Anche sotto il profilo penale tale condotta non può essere considerata un reato: essa infatti è scriminata dall’art. 51 cod. pen.: essa infatti rappresenta l’esercizio del diritto di difesa. Insomma, chi registra una conversazione con un collega, un superiore o gerarchico o con lo stesso capo non sta violando il cosiddetto “rapporto fiduciario” tra lavoratore e datore di lavoro”. Che valore ha la registrazione sul luogo di lavoro? La Cassazione ha stabilito che la registrazione di un colloquio tra presenti, rientrando nell’ambito più ampio delle “riproduzioni meccaniche” previste dall’art. 2712 cod. civ., è una prova ammissibile nel processo civile. Essa fa piena prova se non è contestata dalla controparte contro cui è prodotta. Tale disconoscimento però non deve essere generico ma deve indicare le ragioni per cui la riproduzione non è da ritenersi genuina. Ed anche laddove essa venga contestata dal datore, il giudice sarebbe comunque libero di valutarne l’attendibilità secondo il suo prudente apprezzamento. Dunque, quando si parla di “disconoscimento” non si intende una semplice e generica contestazione, una mera formula di stile: non basta dire “mi oppongo” oppure sostenere che la registrazione audio possa essere stata manipolata da un software di intelligenza artificiale. Bisogna anche fornire elementi che possano convincere il giudice di tali sospetti. La parte deve indicare specificamente in cosa consista la non conformità della riproduzione ai fatti o alle cose rappresentate (Cass. sent. n. 2607/2024, n. 12672/2023). Limiti e condizioni delle registrazioni sul luogo di lavoro La liceità della registrazione sul luogo di lavoro è subordinata a determinate condizioni: * deve essere effettuata per finalità difensive, ossia per tutelare un diritto proprio o altrui, e utilizzata esclusivamente a tale scopo (Cass. sent. n. 31204/2021); * deve essere pertinente alla tesi difensiva e non eccedere le finalità di tutela del diritto; * sebbene la registrazione a fini difensivi possa prescindere dal consenso dell’interessato, è necessario rispettare le disposizioni del Codice in materia di protezione dei dati personali (D.lgs. 196/2003) e del Regolamento UE 2016/679 (GDPR): ragion per cui il file audio non può essere diffuso a terzi, inoltrato, pubblicato, ecc. Esso può essere allegato solo all’atto processuale, alla denuncia o alla querela. Inoltre vanno estrapolate solo le parti relative ai fatti relativi al diritto fatto valere, estrapolando tutto ciò che non è pertinente. Conseguenze disciplinari La registrazione di conversazioni sul luogo di lavoro può avere conseguenze disciplinari se non rispetta i limiti sopra indicati. In particolare, se la registrazione è effettuata senza una giustificata finalità difensiva, può costituire una grave violazione del diritto alla riservatezza e giustificare sanzioni disciplinari, incluso il licenziamento. La Corte di Cassazione ha affermato che: «Nell’ambito dei rapporti di lavoro, la registrazione di conversazioni tra un dipendente e i suoi colleghi presenti,