Revoca mantenimento all’ex moglie: non più necessaria la convivenza Investigatore Privato, Agenzia IDFOX -Since 1991- Richiedi una consulenza-www.idfox.it.

Revoca mantenimento all’ex moglie: non più necessaria la convivenza

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La Cassazione stabilisce che anche una relazione a distanza fa perdere l’assegno di mantenimento.

Una svolta significativa nell’interpretazione delle norme sul mantenimento. La Corte di Cassazione ha stabilito che una moglie può perdere l’assegno di divorzio anche se ha un rapporto a distanza con il nuovo compagno. L’ordinanza n. 13175/2024, emessa dalla prima sezione civile della Corte il 14 maggio 2024, ha accolto il ricorso di un uomo che chiedeva la revoca dell’assegno alla ex moglie, motivando che la donna aveva instaurato una nuova relazione stabile.

 

Indice

* Nuova interpretazione della Cassazione

* Il mantenimento cessa con anche senza convivenza stabile

* Relazioni a distanza e progetto di vita comune

* Implicazioni della decisione

 

Nuova interpretazione della Cassazione

Tradizionalmente, la Cassazione ha sempre richiesto non solo una semplice convivenza, ma una stabile, simile a quella matrimoniale, per giustificare la revoca dell’assegno di mantenimento. La cosiddetta convivenza more uxorio. Tuttavia, la nuova posizione della Corte afferma che non è necessaria la coabitazione; è sufficiente una relazione stabile e di supporto reciproco.

Il mantenimento cessa con anche senza convivenza stabile

Nell’ordinanza, la Corte di Cassazione spiega che il diritto all’assegno di mantenimento può venire meno anche se i due partner non convivono sotto lo stesso tetto, come succede spesso al giorno d’oggi quando, per motivi di lavoro, le coppie sono costrette a dimorare in città differenti.

In un passaggio chiave delle motivazioni, si legge: «In tema di assegno divorzile in favore dell’ex coniuge, qualora sia instaurata una stabile convivenza di fatto tra un terzo e l’ex coniuge economicamente più debole, questi conserva il diritto al riconoscimento dell’assegno di divorzio solo in funzione esclusivamente compensativa».

Per ottenere l’assegno in funzione compensativa, l’ex coniuge deve fornire prove concrete del contributo offerto alla comunione familiare, della rinuncia a occasioni lavorative e di crescita professionale durante il matrimonio, e dell’apporto fornito alla realizzazione del patrimonio familiare e personale dell’ex coniuge.

Relazioni a distanza e progetto di vita comune

La Cassazione ha inoltre chiarito che non basta rilevare che i partner abbiano due abitazioni distinte, anche se situate in città diverse, per escludere il progetto di vita comune e la relazione stabilmente more uxorio. La Corte ha sottolineato che le relazioni oggi possono assumere forme molto diverse rispetto al modello tradizionale di convivenza. Pertanto, anche una rapporto a distanza può essere considerato stabile e di supporto reciproco, influendo sul diritto all’assegno di mantenimento.

 

Implicazioni della decisione

Questa decisione ha importanti implicazioni per gli ex coniugi. La semplice esistenza di una nuova relazione, anche se non vengono fornite le prove della stabile convivenza, può giustificare la revoca dell’assegno di mantenimento. Gli ex coniugi economicamente più deboli devono essere consapevoli che il loro diritto all’assegno può essere influenzato da nuovi rapporti sentimentali, indipendentemente dalla coabitazione.

 

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