nfedeltà Coniugale. In caso di tradimento rischia di più la moglie o il marito? Implicazioni economiche del tradimento in un contesto di divorzio, con un focus sulle differenze di genere e sulla giurisprudenza relativa all’assegno di mantenimento.

Infedeltà Coniugale.

In caso di tradimento rischia di più la moglie o il marito?

Implicazioni economiche del tradimento in un contesto di divorzio, con un focus sulle differenze di genere e sulla giurisprudenza relativa all’assegno di mantenimento.

Quando si parla delle conseguenze di tradimento e divorzio, emergono dinamiche complesse, spesso influenzate da stereotipi di genere e disparità economiche all’interno della coppia.

Potrà sembrare una provocazione, ma ciò che sto per spiegare solleverà sicuramente un polverone di commenti. Non mancherà chi griderà al “patriarcato”. E, in questo caso, non potrà essere del tutto smentito. In una coppia già in crisi, l’uomo che tradisce la moglie non rischia quasi nulla: può quindi avere l’amante senza che per lui ci siano conseguenze (a meno che non si conti la possibile fine del matrimonio come un costo). Ma se invece è la moglie a varcare il confine della fedeltà, allora sì che le cose si complicano: si parla di una vita segnata da difficoltà e ristrettezze.

Questo articolo si propone di analizzare una questione che potrà apparire alquanto discriminante: in caso di tradimento rischia di più la moglie o il marito? Esploreremo le conseguenze dell’infedeltà coniugale, sia quella commessa dall’uomo, sia quella commessa dalla donna, con particolare attenzione alla questione dell’assegno di mantenimento.

Indice

* Quando pagare il mantenimento?

* Chi tradisce deve pagare il mantenimento?

* Cosa comporta il tradimento?

Quando pagare il mantenimento?

Partiamo da un matrimonio in crisi. Perché mai si teme il divorzio? Chi è stato innamorato dirà certamente per la fine dell’amore; i genitori premurosi per le ripercussioni sui figli; chi ha investito tutto sulla casa, per la paura di perderla. Ma c’è poi l’aspetto economico che complica tutto. Così non poche volte l’uomo afferma che il divorzio è l’anticamera del fallimento. Ma questo non accade sempre. Avviene solo se la donna non ha un reddito sufficiente per mantenersi da sola. Ma se la moglie è autonoma perché ha un lavoro, anche se di insegnante o segretaria, non può rivendicare gli alimenti. E questo perché, secondo l’orientamento sposato dalla Cassazione a partire dal 2017, l’assegno di divorzio non deve più garantire lo “stesso tenore di vita” che si aveva durante il matrimonio ma solo l’autosufficienza. Ed è chiaro che se questa autonomia c’è già, come nel caso di una moglie che guadagna circa mille euro al mese, non ci sarà più possibilità – com’era invece un tempo – di rivendicare l’assegno di mantenimento dal marito. E non importa se c’è una forte sproporzione col reddito di quest’ultimo: l’uomo che guadagna un milione all’anno non deve mantenere la moglie che ne guadagna solo 20mila.

Deve essere mantenuta solo la donna che, per badare al ménage domestico, ha sacrificato la sua carriera ed è senza lavoro o ha uno stipendio che non le consente di andare avanti.

Chi tradisce deve pagare il mantenimento?

Il tradimento, di per sé, non comporta l’obbligo di versare l’assegno di mantenimento. Quest’ultimo, come visto sopra, è invece una conseguenza della disparità economica tra i coniugi e dell’incapacità di uno dei due di provvedere al proprio sostentamento in modo autonomo.

Quindi una moglie che scopre il marito con l’amante non può, solo per questo, chiedergli il mantenimento se ha già un lavoro retribuito e un reddito che le consente di vivere autonomamente. Difatti, tale sua condizione le consente di essere autonoma.

Al contrario, una moglie che decide di divorziare dal marito, per quanto quest’ultimo sia stato sempre fedele, avrà diritto all’assegno divorzile se non ha uno stipendio per aver sacrificato la propria carriera alla famiglia ed essersi sempre presa cura del ménage domestico.

Quindi, come visto, è completamente errata l’equazione “tradimento = mantenimento”.

Cosa comporta il tradimento?

Ma allora quali sono le conseguenze del tradimento? Sono sostanzialmente due:

* la perdita dei diritti sull’eredità dell’ex;

* la perdita del diritto al mantenimento.

In sostanza, e ai fini che qui ci interessano, la conseguenza del tradimento non è il dover versare il mantenimento all’ex ma la perdita del diritto a chiederli, semmai vi fosse stato.

Vediamo allora che succede se a tradire è la moglie. Ebbene, nella nostra società, il più delle volte le donne guadagnano molto meno del marito e, a volte, rinunciano al lavoro per consentire al partner di impegnarsi nella carriera. Pertanto, il marito che scopra la moglie con l’amante e che, in conseguenza di ciò, chieda il divorzio non dovrà versarle nulla. E la donna dovrà tornare a lavorare, per quanto possa essere difficile dopo una certa età.

Quindi, limitatamente all’assegno divorzile, l’uomo che viene scoperto all’atto del tradimento non subisce alcuna ripercussione economica; la donna invece ha tutto da perdere.

 

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Il titolare dell’agenzia IDFOX ®,S.r.l. è la Dott.ssa Margherita Maiellaro.

La responsabile ha un’esperienza pluriennale nel campo ed ha conseguito una laurea in Giurisprudenza con diritto internazionale presso l’Università Luigi Bocconi.

Da anni si occupa dei rapporti con clienti internazionali ed istituzionali,  operanti in svariati settori, quali: informatica; assicurazioni; istituti finanziari; alta moda; infedeltà aziendale; marchi e brevetti; concorrenza sleale; violazione del patto di non concorrenza; tutela delle persone e della famiglia.

 

 

Il fondatore dell’agenzia Investigativa Idfox Srl e’ Max Maiellaro, con oltre 30 anni di esperienze investigative maturate nella Polizia di Stato, già diretto collaboratore del Conte Corrado AGUSTA, ex Presidente dell’omonimo Gruppo AGUSTA SpA, inoltre è stato responsabile dei servizi di sicurezza di una multinazionale, nonché presso multinazionali operanti in svariati settori quale metalmeccanici, chimica, oreficeria, tessile, alta moda, elettronica e grande distribuzione, ha sempre risolto brillantemente ogni problematica investigativa connessa a: infedeltà aziendale, ai beni, dai marchi e brevetti dalla concorrenza sleale e alla difesa intellettuale dei progetti, violazione del patto di non concorrenza, protezione know-how ed alla tutela delle persone e della famiglia, nonché referente abituale di imprenditori, manager,  multinazionali e studi Legali su tutto il territorio Italiano ed anche Estero.

Questa è la storia dell’agenzia   IDFOX ®  International Detectives Agency , ed è il motivo per il quale i nostri clienti ci apprezzano per i risultati e per la riservatezza.

 

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