Milano Investigatore Privato, Agenzia Investigativa a Milano, Investigazione privata a Milano. Quando l’investigatore privato può controllare un lavoratore L’investigatore privato può svolgere attività d’indagine nei confronti di un dipendente fuori dall’ambiente lavorativo e in luogo pubblico

 

Milano Investigatore Privato, Agenzia Investigativa a Milano, Investigazione privata a Milano.

Quando l’investigatore privato può controllare un lavoratore

L’investigatore privato può svolgere attività d’indagine nei confronti di un dipendente fuori dall’ambiente lavorativo e in luogo pubblico

Molti e di diversa natura sono i reati imputabili ad un lavoratore e comprendono, solo per citarne alcuni, l’abuso dei permessi della legge 104, l’assenteismo, la falsa malattia, ma anche l’infedeltà aziendale e la concorrenza sleale. Tali reati possono portare a gravi sanzioni a carico del lavoratore, compreso anche il licenziamento. Per verificare eventuali illeciti da parte di un dipendente, molte aziende si affidano agli investigatori privati, in grado di arrivare ad una risposta in tempi rapidi. Secondo la legge, il datore di lavoro può assumere un investigatore privato per controllare un dipendente. Tuttavia, l’attività investigativa per essere considerata legittima non può violare i limiti imposti dalla privacy e deve rientrare all’interno di determinati paletti.  In primo luogo, deve avere carattere occasionale e non sistematico, essere svolta in un arco di tempo preciso e con uno scopo definito. L’investigatore privato può controllare un lavoratore per conto dell’azienda soltanto al di fuori del posto di lavoro, dopo l’orario lavorativo e in luogo pubblico. Poiché l’attività investigativa sia ritenuta legittima, a monte dell’incarico vi dev’essere, da parte del datore di lavoro, il sospetto che il dipendente voglia commettere, stia commettendo o abbia compiuto un reato. In altri termini, l’investigatore può essere assunto soltanto per verificare, in presenza di un sospetto, un eventuale comportamento illecito commesso dal lavoratore. Viceversa, non può essere assunto per verificare il corretto adempimento dell’attività lavorativa, ossia in che modo il lavoratore svolge il proprio lavoro.

Tale compito, infatti, spetta soltanto al datore di lavoro (o al personale interno preposto) e in alcune circostanze può essere esercitato tramite mezzi specifici, come le telecamere di sorveglianza. Anche in questo caso, la situazione merita un approfondimento, poiché lo Statuto dei Lavoratori vieta il controllo a distanza dei dipendenti. Tale divieto nell’utilizzo degli strumenti di sorveglianza, tuttavia, fa eccezione in tre casi: per esigenze organizzative e produttive, di sicurezza del lavoro e di tutela del patrimonio aziendale. Anche in presenza di una di queste motivazioni, il datore di lavoro, però, non può far installare un impianto di videosorveglianza senza previo accordo con i sindacati, o

“Le attività dell’Investigatore Privato”:

L’attività di investigazione si divide in due categorie: le investigazioni pubbliche e le investigazioni private.

Le investigazioni pubbliche sono quelle svolte dalle autorità e si dividono anch’esse in due categorie:

  1. Investigazione preventiva: condotta fuori dal processo penale, per esigenze diverse da quelle connesse alla ricostruzione di un fatto che potrebbe risultare criminoso, segnalando alla Autorità Giudiziaria le eventuali risultanze di fatti criminosi da perseguire di cui eventualmente si venga a conoscenza;

* Investigazione inquirente: solitamente condotta dalla Polizia Giudiziaria, all’interno di un’investigazione relativa ad un’istruttoria penale già formalizzata dalla Magistratura, al fine di ricostruire il fatto criminoso andando alla ricerca della verità e delle prove che determineranno la colpevolezza dell’autore del reato nell’ambito di un processo penale.

L’investigatore pubblico, è collegato alle figure che svolgono servizio di autorità statale competenti in materia, come ad esempio la Polizia di Stato, l’Arma Carabinieri ecc…..

 

L’investigazione privata, diversamente, potrà essere svolta da un soggetto privato che, in presenza di determinati requisiti stabiliti dal Decreto Ministeriale 269/2010, abbia ottenuto una licenza dal Prefetto territorialmente competente, ai sensi dell’art. 134 TULPS.

Il medesimo Decreto Ministeriale ha definito le tipologie di investigazioni private, suddividendole in investigazioni (c.d.) civili, con diverse forme, ovvero investigazioni penali.

L’investigazione civile si suddivide ulteriormente in:

* attivita’ di indagine in ambito privato, volta alla ricerca ed alla individuazione di informazioni richieste dal privato cittadino,

* attivita’ di indagine in ambito aziendale, volta a risolvere questioni afferenti la propria attivita’ aziendale,

* attivita’ d’indagine in ambito commerciale volta all’individuazione ed all’accertamento delle cause che determinano, anche a livello contabile, gli ammanchi e le differenze inventariali nel settore commerciale,

* attivita’ di indagine in ambito assicurativo, per la tutela di un diritto in sede giudiziaria, in materia di: dinamica dei sinistri, ecc..

Infine l’attività d’indagine penale o difensiva, è volta all’individuazione di elementi probatori da far valere nell’ambito del processo penale e deve necessariamente essere richiesta da un avvocato.

Autorizzata l’attività dell’investigatore privato Professionale.

Gli investigatori potranno svolgere le indagini su tutto il territorio nazionale solo dopo aver ricevuto l’incarico dal Committente e detto incarico non è procrastinabile. Pertanto l’investigatore dovrà compilare un’autocertificazione attestante il percorso nel caso concreto che si intende svolgere, o che è presumibile.

A detta autocertificazione potrà essere allegata, la copia del giornale degli affari dove è riportata l’indagine de qua, o il mandato sottoscritto dal cliente.

L’investigatore dovrà quindi decide se allegare detti documenti o quali non essendo espressamente richiesto dalla norma.

Il consiglio è anche quello di portare al seguito la licenza investigativa e se l’indagine è svolta da un CIIE allora oltre ai documenti di cui sopra anche la comunicazione effettuata alla competente Prefettura, del’avvio di collaborazione con il dipendente (art. 259 Reg. TULPS).

Ogni uscita una distinta autocertificazione ecc… ecc…

Ogni soggetto un’autocertificazione ecc.. ecc..

Quanto sopra perché l’art. 1 del DPCM di cui sopra al suo primo comma, lettera a, prevede espressamente che “sono consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative ….”.

Qualche dubbio può sorgere non quando si svolge un’indagine per cui l’autocertificazione è indiscutibilmente da portare al seguito, ma quando semplicemente si va in ufficio. Riteniamo di poter suggerire, e ciò al sol fine di evitare inutili e gravosi contenziosi con l’organo accertatore, di portare al seguito anche in questo caso l’autocertificazione.

 

Chi Siamo

 

Premesso che non intendiamo emulare i personaggi famosi inventati da serie tv ecc, ma siamo reali,  concreti e riservati, lavoriamo con passione e da oltre 30 anni di attività il clienti di apprezzano per i risultati ottenuti, per la riservatezza e per i costi contenuti.

 

Oggi, l’agenzia IDFOX è correntemente diretta dalla Dottoressa Margherita Maiellaro.

La direttrice ha maturato un’esperienza pluriennale nel campo investigativo ed ha conseguito una Laurea in Giurisprudenza, con specializzazione in diritto internazionale, presso l’Università Bocconi. L’agenzia investigativa IDFOX Investigazioni è stata fondata da Max Maiellaro.

Il fondatore, con oltre 30 anni di esperienze investigative maturate nella Polizia di Stato, già diretto collaboratore del Conte Corrado AGUSTA, ex Presidente dell’omonimo Gruppo AGUSTA SpA, è stato inoltre responsabile dei servizi di sicurezza di una multinazionale, nonché presso vari gruppi operanti in svariati settori quale metalmeccanici, chimica, oreficeria, tessile, alta moda, elettronica e grande distribuzione, ha sempre risolto brillantemente ogni problematica investigativa connessa a: infedeltà aziendale, ai beni,  marchi e brevetti, concorrenza sleale e alla difesa intellettuale dei progetti, violazione del patto di non concorrenza, protezione know-how e tutela delle persone e della famiglia, nonché referente abituale di imprenditori, manager, multinazionali e studi Legali su tutto il territorio Italiano ed anche Estero.

 

Il team dell’idfox ®   e’ collegata on line  con un network  di oltre 170 agenzia investigative nel  mondo ed ‘ e’ collegata on line con oltre 400 corrispondenti in vari paesi ; tutti altamente specializzati  con competenza tecnica nei metodi e nelle procedure, con servizi  ottimizzati e gestiti attraverso consulenze  mediante possibili soluzioni personalizzate in house del cliente;  garantiamo un servizio altamente qualificato e personalizzato;  con uno staff di collaboratori/e tutti laureati   con la conoscenza di 5 lingue parlate e scritto  ( italiano – inglese- spagnolo , francese e arabo)  .

Il team dell’agenzia IDFOX è formato da ex appartenenti alle Forze di Polizia, i quali si avvalgono di mezzi e tecniche sempre all’avanguardia e al passo con le nuove tecnologie, vantando conoscenze approfondite e certificate nel campo dell’intelligence. L’agenzia investigativa IDFOX fornisce documentazioni valide per uso legale, tra le quali: perizie e relazioni tecniche; servizi di osservazione documentati con foto e video.

 

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