Le autorità statunitensi indagano su OpenAI. La Securities and Exchange Commission (Sec, la Consob americana) sta analizzando alcune comunicazioni interne dell’amministratore delegato, Sam Altman, per verificare se gli investitori della società siano stati fuorviati. A riportarlo per primo è stato il Wall Street Journal.
Su che cosa indaga la Sec
La Sec, secondo fonti citate dal quotidiano, ha chiesto documenti interni a dirigenti ed ex dirigenti di OpenAI. È intervenuta dopo che a novembre il consiglio di amministrazione della società ha licenziato Altman e lo ha accusato di non essere stato sempre “trasparente nelle sue comunicazioni”. OpenAI aveva poi richiamato Altman dopo meno di due settimane, a seguito delle proteste di diversi investitori. Tra questi anche Microsoft, che ha finanziato OpenAI con circa 13 miliardi di dollari e aveva assunto Altman prima che fosse reintegrato. La Sec, spiega una fonte del Wsj, non ha comunque bollato come fuorvianti specifiche comunicazioni o dichiarazioni di Altman.
Le indagini su OpenAI
A novembre il Wsj scriveva che alcune autorità, come l’ufficio del procuratore di Manhattan, stavano ponendo domande ai dirigenti di OpenAI sulle accuse del cda ad Altman. Secondo le fonti del giornale, quell’indagine è ancora in corso.
L’inchiesta della Sec si aggiunge ad altri procedimenti che riguardano OpenAI. Le autorità antitrust di Stati Uniti, Unione Europea e Regno Unito hanno avviato indagini sulla partnership con Microsoft. A luglio 2023 la Federal Trade Commission ha aperto un’indagine per verificare se OpenAI “abbia svolto pratiche sleali e ingannevoli in materia di privacy o sicurezza dei dati”, o se abbia adottato pratiche che possano creare danni ai consumatori, “inclusi quelli reputazionali”. Diversi privati hanno intentato cause perché ChatGPT avrebbe generato informazioni false.
Quanto vale OpenAI
OpenAI ha da poco concluso un accordo con la società di venture capital Thrive Capital, che ha portato la sua valutazione a 80 miliardi di dollari.
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