Investigatore Privato_Whatsapp e condivisione dati Facebook: facciamo chiarezza

C’è tempo fino all’8 di febbraio per accettare le nuove condizioni privacy di Whatsapp che prevedono la condivisione dei dati con Facebook

 

Tutti coloro che finora hanno letto il pop-up con cui WhatsApp dal 6 gennaio sta informando gli utenti che hanno tempo fino all’8 di febbraio 2021 per accettare i nuovi termini della privacy policy lo hanno interpretato come un vero e proprio ultimatum.

Il messaggio in app in sostanza chiede il consenso agli utenti di poter condividere i dati di Whatsapp con Facebook, che ricordiamo, dal 2014 è proprietaria anche dell’applicazione di messaggistica istantanea più famosa al mondo con più di due miliardi di utenti.

Il messaggio non lascia spazio a dubbi: “Toccando accetto, accetti i nuovi termini e l’informativa sulla privacy, che entreranno in vigore l’8 febbraio 2021. Dopo questa data dovrai accettare questi aggiornamenti per continuare a utilizzare Whatsapp.”

Chi accetta può quindi continuare quindi ad utilizzare la app, ma i suoi dati saranno condivisi con Facebook, Chi invece deciderà di non accettare sarà costretto a dire addio a Whatsapp o a chiudere Facebook, se vuole proteggere i suoi dati dalla condivisione.

Dati che, in caso di accettazione verranno raccolti su Whatsapp e trasferiti poi a Facebook e alle aziende controllate per profilare al meglio gli utenti. Una miniera d’oro per chi si occupa di pubblicità online.
Europei protetti dal GDPR

Importante però tranquillizzare gli utenti italiani, visto che, come chiarito in un tweet da Niamh Sweenwy, Direttore della Policy di Whatsapp per l’area Europea, questa novità non toccherà per il momento gli utenti europei perché grazie al GDPR Whatsapp non condivide dati con Facebook per permettere a quest’ultima di utilizzarli per migliorare i suoi prodotti e le proprie pubblicità.

 

Attenzione però, perché potrebbe essere solo una questione di tempo.

Come si legge chiaramente sul sito di Whatsapp, nella pagina delle Faq su Sicurezza e Privacy

“Oggi, Facebook non usa le informazioni del tuo account Whatsapp per migliorare le tue esperienze con i prodotti Facebook o per fornirti esperienze pubblicitarie più pertinenti su Facebook. Questo è il frutto di colloqui con la commissione per la protezione dei dati irlandese o IDPC (Irish Data Protection Commission) e le altre autorità europee per la protezione dei dati.

(…) Qualora in futuro decidessimo di condividere tali dati con le aziende di Facebook per questo scopo, lo faremo solo dopo aver raggiunto un accordo con la Commissione per la protezione dei dati irlandese o IDPC (Irish Data Protection Commission) su un meccanismo che in futuro consenta tale utilizzo.”

Un’informativa che per l’Avv. Di Malta, esperto in privacy e GDPR, non è così trasparente come alcune testate hanno evidenziato

“in realtà si tratta del minimo sindacale e che, anzi, siamo ben lontani dallo spiegare agli utenti cosa accadrà esattamente delle loro informazioni. Una cosa è certa, quella sottile barriera che separava WhatsApp a Facebook è destinata a cadere consentendo a Zuckerberg di monetizzare quanto speso per l’acquisto della nota app di messaggistica.

I dati verranno usati per fini non chiari ed inviati in un luogo non sicuro, e questo, oltre a destare seri dubbi di legittimità, è un grosso rischio per la sicurezza dei cittadini europei”.

L’esperto ricorda che “Facebook è difatti, come noto, stata dichiarata dalla Corte di Giustizia Europea (con sentenza Schrems II) non capace di garantire la tutela dei diritti degli utenti europei.”

 

Informazioni condivise in Europa

Tornando però alle informazioni degli utenti, sul sito di Whatsapp si può comprendere quali sono “al momento” le informazioni che la app condivide con il noto social network nell’area europea:

Numero di telefono verificato al momento dell’iscrizione su Whatsapp; identificativo del dispositivo o account; versione del sistema operativo; versione dell’applicazione; prefisso internazionale del cellulare; informazioni di utilizzo della app; funzioni utilizzate e frequenza di utilizzo;

informazioni necessarie a promuovere la sicurezza, l’integrità e la protezione nelle aziende di Facebook e verificare se è necessario proteggere l’utente o proteggersi dall’utente.

Informazioni non condivise in Europa

Ne consegue che ci sono dei dati che Whatsapp e Facebook non condividono nell’area europea e che invece si scambiano nell’ambito dei territori extra UE. Si tratta in particolare dei dati che fanno riferimento allo stato dell’utente come la sua presenza online, quando ha effettuato l’ultimo accesso o quando ha aggiornato per l’ultima volta il suo stato.

Dati da cui si ricavano le abitudini dell’utente, ma anche gli eventuali cambiamenti della sua condizione. Informazioni preziosissime per chi opera nell’advertising online.

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