C’è la prima bozza della proposta: si tratterebbe una Forza d’intervento composta da 5mila uomini in grado di agire negli scenari internazionali
Cinquemila uomini pronti ad entrare in azione per un esperimento che potrebbe vedere la luce nel 2025, o anche prima. È iniziato il countdown per la proposta della cosiddetta Forza d’intervento rapido (Eu Rapid Deployment Capacity) dell’Ue, auspicata da Josep Borrell, Alto rappresentate Ue per la Politica estera. Compito della forza speciale sarà quello di agire negli scenari di conflitto che richiedono un intervento militare tempestivo. La proposta esentata al collegio dei commissari Ue, verrà esaminata 15 e 16 novembre dal Consiglio Esteri e Difesa dei 27.
Esercito Ue, entro primavera l’approvazione della bozza
A Bruxelles ci saranno anche i nostri ministri degli Esteri, Luigi Di Maio, e della Difesa, Lorenzo Guerini, ad ascoltare ed a presentare valutazioni e aggiustamenti alla bozza che dovrà essere approvata nella primavera del 2022.
Un momento particolarmente autorevole dal punto di vista politico per l’Italia che potrà proporre e vedere accolte richieste.
Borrell: «Gli europei agiscano anche da soli se necessario»
Non sarà un corpo in competizione con gli altri eserciti ma destinato a soddisfare le autonome esigenze di difesa del continente europeo.
Come chiarito da Borrell, è arrivato il momento in cui gli europei siano in condizione di agire anche da soli se necessario. Ed ha specificato: «Abbiamo una responsabilità strategica e non possiamo aspettare che gli altri risolvano i nostri problemi». Attività che «non creerà problemi agli Usa e all’Alleanza Atlantica».
Secondo l’Alto Rappresentante della Politica Estera e di Difesa «l’Europa è in pericolo e i cittadini europei probabilmente non sono sufficientemente al corrente delle minacce che affrontiamo. E’ nostra responsabilità identificare le nuove sfide e minacce e provvedere ad una nostra risposta con l’obiettivo di agire insieme con altri se possibile, ma anche da soli se necessario».