Dai dati dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni le compagnie assicurative, grazie al lockdown e allo smart working durante la pandemia, sono riuscite ad accantonare un tesoretto che si aggira tra i 2,5 e i 3,6 miliardi
Rc auto non goduta
Sono passati due anni dal lockdown del marzo 2020, dalla chiusura totale e dal fermo di persone e di auto. Senza macchine per strada si era registrato un calo quasi totale della circolazione. Da qui l’idea che pagare all’assicurazione della macchina potesse rappresentare un sovrappiù o, peggio, una sorta di ingiustizia considerato che le auto erano rimaste ferme a lungo. È il Governo adesso che ipotizza la restituzione della quota di assicurazione Rc auto pagata dai proprietari dei veicoli non goduta nella primavera 2020 nel corso del lockdown.
I dati Ivass
Secondo l’Ivass (Istituto della Banca d’Italia per la vigilanza sulle assicurazioni) le compagnie assicurative, tra lockdown e smart working durante l’emergenza sanitaria, avrebbero accumulato un tesoretto tra i 2,5 e i 3,6 miliardi di euro. Cifra che potrebbe essere riutilizzato per un rimborso, almeno questa sarebbe la richiesta di tanti automobilisti.
Il tavolo tecnico
Un pensiero che trova un primo riscontro nella parole del sottosegretario al ministero dell’Economia e delle Finanze, Federico Freni che ha chiarito «Nell’ambito di ulteriori provvedimenti potranno essere analizzate con attenzione le eventuali proposte che dovessero riguardare il settore assicurativo, comprese quelle sollecitate dagli interroganti».
Le soluzioni potrebbero essere messe a punto da un tavolo di discussione al ministero dello Sviluppo economico. La soluzione potrebbe un indennizzo per gli automobilisti per le polizze auto pagate nonostante le vetture siano rimaste inutilizzate.
Provvedimenti che non troverebbero il disaccordo delle compagnie assicurative, alcune delle quali si erano già mosse in autonomia in passato introducendo agevolazioni ad hoc per i propri clienti, come un mese gratis o sospensioni di polizza più ampie e flessibili.