Investigatore Privato, Agenzia IDFOX Milano_Cessazione mantenimento e diritto di abitazione

Sia la raggiunta indipendenza economica che lo stato di disoccupazione incolpevole dovuto a inerzia determinano la cessazione del mantenimento e del diritto di abitazione. 

È a tutti noto che, in caso di separazione di una coppia (sposata o di fatto), il giudice accorda il diritto di abitazione nell’ex casa coniugale al genitore con cui il figlio va abitualmente a vivere, anche se l’immobile è di proprietà esclusiva dell’altro. Statisticamente, nella gran parte dei casi, è la madre a tenere sia il figlio che la casa. A questo punto, è normale chiedersi: fino a quanto dura tale diritto? Nel momento in cui il figlio perde il mantenimento la madre deve lasciare casa? La risposta è stata fornita più volte dalla giurisprudenza.

Il giudice assegna sempre la casa all’ex moglie?

Non perché una coppia si separa, la casa finisce sempre all’ex moglie. Due sono le condizioni affinché ciò avvenga. Innanzitutto, la coppia deve avere un figlio che deve essere ancora minorenne o, se maggiorenne, non ancora autosufficiente dal punto di vista economico. In secondo luogo, la madre deve essere designata dal giudice come il genitore “collocatario”, quello cioè con cui il figlio andrà a vivere e quindi a risiedere.

In pratica, la casa segue il figlio: il genitore che ottiene la collocazione del figlio può rimanere nella casa coniugale.

Se non mi sposo, la casa va alla mia ex col figlio?

Spesso, la gente crede di poter mettere al riparo la casa non sposandosi. Tuttavia, la regola dell’assegnazione della casa coniugale vale anche in presenza di una coppia di fatto.

Se la mia ex ha una casa, le spetta la mia?

Il giudice attribuisce al coniuge collocatario del figlio la casa coniugale, quella cioè dove prima la famiglia viveva. Quindi, se anche la madre è proprietaria di una propria abitazione (usata dalla famiglia come “seconda casa”), ciò non influirà sul suo diritto a continuare a restare nell’ex casa del marito o del compagno. Scopo infatti dell’assegnazione della casa coniugale è evitare che il figlio debba patire – oltre alla rottura dell’unione familiare – anche un trasferimento. Insomma, si vuol fare in modo che il bambino o il giovane continui a vivere nello stesso habitat domestico.

Come non lasciare la casa all’ex moglie?

Chi ha una casa di proprietà che non vuol lasciare all’ex, dovrà fare in modo che in essa non si svolga la vita familiare: dovrà cioè adibire a dimora abituale della famiglia un altro immobile. Perché solo su questo spetta il diritto di abitazione.

Quando la moglie deve lasciare casa al marito?

La moglie deve lasciare la casa se non ci va a vivere o se decide di trasferirsi altrove. È altresì tenuta a restituire l’immobile al marito se il figlio va a vivere da solo; il fatto che quest’ultimo frequenti l’università e faccia regolare ritorno a casa non è sufficiente per perdere il diritto di abitazione.

Se il figlio perde il mantenimento la madre deve lasciare la casa?

Poniamo ora il caso di un figlio che, nonostante l’acquisizione di un titolo di studio e un’età avanzata, non abbia ancora trovato un lavoro. Per la giurisprudenza questa è una tipica situazione in cui il ragazzo perde il diritto al mantenimento. Superati i 30 anni, al padre non è neanche richiesto dimostrare l’inerzia del figlio nella ricerca del lavoro: dopo una certa età, si presume lo stato di disoccupazione colpevole.

Detto ciò, secondo una recente pronuncia del tribunale di Foggia, una volta che il figlio perde il diritto al mantenimento – sia perché raggiunge una sua stabilità economica, sia perché al contrario, nonostante l’età, non fa nulla per cercare lavoro – la madre deve lasciare la casa all’ex marito. E difatti non c’è più alcun habitat da tutelare per i figli. Al massimo, la donna potrà chiedere un aumento dell’assegno di mantenimento per se stessa anche perché dovrà cercarsi un altro alloggio.

È chiaro allora che, insieme alla madre, anche il figlio dovrà andare via perché, cessando l’obbligo di mantenimento in capo ai genitori, questi perde anche il diritto di restare in casa loro.

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