Indagini Private a Milano su droga e affidamento figlio minore: Agenzia Investigativa IDFOX investigazioni dal 1991- Tel.+3902344223; specializzata nelle indagini private – controllo sui minore ed uso per verifica uso di droghe. Il controllo sui propri figli minori deve essere esercitato dai genitori in virtù della patria potestà.
La cannabis rimane la sostanza illegale più utilizzata nella vita dagli studenti tra i 15 e i 19 anni, seguita, nell’ordine, dalle nuove sostanze psicoattive (NPS), spice, cocaina, stimolanti, allucinogeni ed eroina. È quanto emerge dalla Relazione annuale al Parlamento 2018 sullo stato delle tossicodipendenze in Italia, curata dal Dipartimento per le politiche antidroga.
Spaccio di droga a minorenni? cosa si rischia? – La Legge:
vendere, offrire o regalare sostanze stupefacenti o psicotrope è reato, ma quando la cessione è realizzata verso persone minori dei 18 anni di età ci sono delle aggravanti che aumentano la pena.
Stupefacenti: norme sulla responsabilità dei minori per uso di droghe?
L’operatore di Polizia che trovi il minore in possesso di un dosaggio di sostanza stupefacente può contestare a questi, a seconda della situazione fattuale, un illecito di natura penale o amministrativa.
In quale rapporto normatico stanno gli stupefacenti e i minori?
Negli USA, i dati sono, parimenti, drammatici, con 40 arresti di minori su 100 legati alla marjuana. Viceversa, nei Paesi Bassi, prevale l’ uso di cocaina, eroina, MDMA ed altre droghe…
Omicidio a Pescara: ucciso per droga, presi due minorenni “bravi … Ucciso brutalmente a 17 anni, con 25 coltellate, per un debito di non più di 250 euro. E’ morto così, in un parco del centro di Pescara.
Arriva il decreto contro la criminalità minorile: cosa prevede?
Nel caso in cui il minore sia condannato per associazione mafiosa o associazione finalizzata al traffico di droga, il pubblico ministero può chiedere al Tribunale civile la revoca della potestà genitoriale. Il padre che manda alla scuola dell’obbligo il figlio rischia fino a 2 anni di carcere.
Delinquenza minorile: tutto ciò che prevede la legge
Per tutti coloro che, invece, sono minorenni ma hanno compiuto i 14 anni, esiste un’apposita procedura che prende il nome di processo penale minorile. Con questo articolo vedremo tutto ciò che prevede la legge a proposito della delinquenza minorile.
Detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti: la tutela preventiva del
Spaccio di sostanze stupefacenti a minori. Da sempre lo spaccio di sostanze stupefacenti, o il solo possesso di queste, al di sopra della soglia fissata, costituisce reato penalmente sanzionabile; ciò nonostante parte della popolazione italiana ne fa uso ma in percentuali molto minori a confronto con altri paesi europei.
Sostanze Stupefacenti Psicotrope –
L’operatore di polizia che trovasse un minore in possesso di sostanza stupefacente, deve procedere ad una ispezione (cui può seguire una perquisizione) nei suoi riguardi, all’esame indicativo ‘narcotest’, alla pesatura esatta e al sequestro (cui seguiranno la redazione di appositi verbali).
La tutela del minore in materia di sostanze stupefacenti
Infatti, in merito alle ipotesi di consegna di stupefacenti, la giurisprudenza ha sostenuto l’idea, secondo la quale tale aggravante ricorre ogniqualvolta il minore riceva materialmente della droga, a prescindere dalla effettiva destinazione che la sostanza possa eventualmente avere.
Consumo di droghe tra i giovani.
Le notizie. La cannabis rimane la sostanza illegale più utilizzata nella vita dagli studenti tra i 15 e i 19 anni, seguita, nell’ordine, dalle nuove sostanze psicoattive (NPS), spice, cocaina, stimolanti, allucinogeni ed eroina. È quanto emerge dalla Relazione a
Spaccio di droga a minorenni: qual è la pena?
Con questo articolo analizzeremo un particolare aspetto: vedremo qual è la pena per lo spaccio di droga a minorenni. Secondo la legge, cedere la droga ad una persona che non ha ancora compiuto i diciotto anni comporta un aumento di pena che va da un terzo alla metà.
Droga e affidamento figli: quando e come procedere | Quando il benessere dei bambini è a rischio a causa dell’uso di droghe da parte di uno o entrambi i genitori, il tribunale può essere chiamato a prendere una decisione cruciale: l’ affidamento dei figli.
Droga e affidamento figli: quando e come procedere
La dipendenza da sostanze stupefacenti è una sfida complessa che può avere un impatto significativo sulla vita di chi ne soffre e sulla sua famiglia, compresi i figli.
In situazioni in cui uno dei genitori (o addirittura entrambi) è coinvolto in un problema di dipendenza, è cruciale affrontare la questione dell’affidamento dei bambini con attenzione e responsabilità.
Andiamo a scoprire in quali casi e come si procede con l’affidamento di un figlio in una delicata circostanza come questa.
Riconoscere il problema
In un contesto di tale portata, è importante comprendere che chiunque possa cadere nella rete delle dipendenze, e il riconoscimento del problema dovrebbe essere visto come un atto d’amore e preoccupazione nei confronti del membro della famiglia coinvolto.
Spesso, i segnali dell’uso di droghe non sono evidenti fin dall’inizio, ma possono emergere gradualmente nel tempo.
Alcuni campanelli d’allarme da tenere d’occhio sono legati a:
* cambiamenti comportamentali come l’isolamento sociale
* irritabilità costante, che può tramutarsi anche in violenza psicologica sui figli
* perdita di interesse per attività precedentemente gradite
* una generale mancanza di responsabilità.
La dipendenza può anche manifestarsi attraverso difficoltà finanziarie, poiché l’acquisto di sostanze illecite può diventare un onere finanziario insostenibile.
Quando sospettate che un membro della vostra famiglia possa avere un problema di droga, è fondamentale adottare un approccio sensibile alla comunicazione, cercando di stabilire un canale di comunicazione aperto e sicuro, in cui la persona coinvolta si senta libera di poter condividere i propri sentimenti e le proprie preoccupazioni.
Dopo aver identificato il problema, è importante coinvolgere il membro della famiglia nella ricerca di soluzioni: insieme, potreste esplorare le opzioni disponibili, come il ricorso a un consulente specializzato in dipendenze o la partecipazione a programmi di riabilitazione.
Questo processo di collaborazione può aiutare a stabilire un senso di responsabilità e motivazione nel membro della famiglia coinvolto.
Con l’introduzione del concetto di responsabilità genitoriale contenuto nel d.lgs. 1542013, che ha riscritto gli articoli art. 315 e ss. del codice civile, sono stati puntualizzati i doveri reciproci di genitori e figli. Per quanto riguarda i genitori, questi hanno l’obbligo non solo di educare, ma anche di vigilare sulla prole minorenne.
Nella società odierna, sono numerosi e sempre crescenti i pericoli nei quali un minore può incorrere, come la frequentazione di “cattive compagnie” e la tenuta di comportamenti scorretti fuori dalle mura domestiche, che possono verificarsi, ad esempio, nel caso in cui il minore finga di recarsi a scuola trascorrendo invece la giornata altrove o intraprendendo azioni violente o illecite contro persone e/o cose o, ancora, facendo uso di droghe.
Ai predetti, si aggiungono oggi pericoli che, con l’uso esponenziale della tecnologia (computer, telefoni…) sempre più diffusa tra i più piccoli, espongono questi ultimi a situazioni di rischio spesso trascurate, non solo dal minore stesso, ma anche dai famigliari. Nel caso si verifichino situazioni percepite come anomale, può dunque rendersi necessario attuare un controllo su diversi aspetti della vita dei propri figli.
I comportamenti del minore che possono fungere da campanello d’allarme per il genitore responsabile possono essere i seguenti:
* forte conflittualità con le figure genitoriali;
* repentini mutamenti dell’umore;
* scarsa tolleranza a gestire le frustrazioni (i divieti o le imposizioni scatenano comportamenti eccessivamente aggressivi);
* mutamenti nelle abitudini e nelle frequentazioni;
* disturbi del ciclo sonno/veglia;
* presenza nei propri oggetti personali di oggetti “anomali” (bilancini di precisione, carta stagnola, accendini, bottiglie di plastica vuote, pipe, coltellini, ecc.);
La cessione di sostanze stupefacenti a minori dei 18 anni è aggravata e comporta un aumento di pena anche se il fatto è di lieve entità o di particolare tenuità.
Vendere, offrire o regalare sostanze stupefacenti o psicotrope è reato, ma quando la cessione è realizzata verso persone minori dei 18 anni di età ci sono delle aggravanti che aumentano la pena. Queste circostanze, però, devono bilanciarsi con alcune attenuanti previste dalla legislazione in materia, come quella della «lieve entità» e quella della «particolare tenuità del fatto». La prima diminuisce la pena, la seconda la elimina.
Spaccio a minori e non punibilità per tenuità del fatto
Il Codice penale prevede una speciale causa di esclusione della punibilità «per particolare tenuità del fatto». L’esimente opera quando la pena detentiva non è superiore nel massimo a cinque anni e le modalità della condotta e l’esiguità del pericolo fanno ritenere che il comportamento che costituisce reato è molto lieve e non è abituale.
Dunque, lo spaccio occasionale di droghe leggere a minorenni potrebbe astrattamente rientrare in questa fattispecie (come abbiamo visto, la pena irrogabile è inferiore a cinque anni) ma la Corte di Cassazione, in una nuova sentenza che per la prima volta si è pronunciata sul punto, ha ritenuto l’inapplicabilità di tale causa di esclusione dalla punibilità.
Infatti, la Suprema Corte ritiene che il riconoscimento dell’aggravante specifica per i fatti di spaccio commessi in danno dei minori determina il superamento del limite di cinque anni di reclusione e ciò preclude la possibilità di invocare questa esimente, anche nelle ipotesi di cessione di lieve entità.
La sentenza spiega che l’applicazione dell’aggravante dello spaccio a minorenni ha l’effetto di elevare la pena edittale applicabile ai fatti di lieve entità a sei anni di reclusione, e ciò impedisce l’operatività della causa di esclusione della punibilità, che per espresso dettato normativo è esclusa per le circostanze ad effetto speciale, come quella in esame, che comporta un aumento massimo della metà della pena prevista per il reato base.
Chi Siamo
Premesso che non intendiamo emulare i personaggi famosi inventati da serie tv ecc, ma siamo reali e concreti, lavoriamo con passione e da oltre 30 anni di attività il clienti di apprezzano per i risultati ottenuti, per la riservatezza e per i costi contenuti.
Oggi, l’agenzia IDFOX è correntemente diretta dalla Dottoressa Margherita Maiellaro.
La direttrice ha maturato un’esperienza pluriennale nel campo investigativo ed ha conseguito una Laurea in Giurisprudenza, con specializzazione in diritto internazionale, presso l’Università Bocconi. L’agenzia investigativa IDFOX Investigazioni è stata fondata da Max Maiellaro.
Il fondatore, con oltre 30 anni di esperienze investigative maturate nella Polizia di Stato, già diretto collaboratore del Conte Corrado AGUSTA, ex Presidente dell’omonimo Gruppo AGUSTA SpA, è stato inoltre responsabile dei servizi di sicurezza di una multinazionale, nonché presso vari gruppi operanti in svariati settori quale metalmeccanici, chimica, oreficeria, tessile, alta moda, elettronica e grande distribuzione, ha sempre risolto brillantemente ogni problematica investigativa connessa a: infedeltà aziendale, ai beni, marchi e brevetti, concorrenza sleale e alla difesa intellettuale dei progetti, violazione del patto di non concorrenza, protezione know-how e tutela delle persone e della famiglia, nonché referente abituale di imprenditori, manager, multinazionali e studi Legali su tutto il territorio Italiano ed anche Estero.
Il team dell’idfox ® e’ collegata on line con un network di oltre 170 agenzia investigative nel mondo ed ‘ e’ collegata on line con oltre 400 corrispondenti in vari paesi ; tutti altamente specializzati con competenza tecnica nei metodi e nelle procedure, con servizi ottimizzati e gestiti attraverso consulenze mediante possibili soluzioni personalizzate in house del cliente; garantiamo un servizio altamente qualificato e personalizzato; con uno staff di collaboratori/e tutti laureati con la conoscenza di 5 lingue parlate e scritto ( italiano – inglese- spagnolo , francese e arabo) .
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