Il lavoratore che si trova in malattia può uscire di casa per andare in tribunale a rendere una testimonianza per cui è stato citato in giudizio? IDFOX Agenzia Investigativa Milano

Il dipendente in malattia deve andare a testimoniare?

 

Il lavoratore che si trova in malattia può uscire di casa per andare in tribunale a rendere una testimonianza per cui è stato citato in giudizio?

Ogni dipendente può assentarsi dal posto di lavoro per problemi di salute, entro i limiti del periodo di comporto stabilito dalla contrattazione collettiva. È ovviamente importante che la patologia venga tempestivamente comunicata al datore, in modo tale da consentire anche gli eventuali controlli. In questo contesto si pone il seguente quesito: il lavoratore in malattia deve andare a testimoniare?

In altre parole, si tratta di capire se il dipendente che sta fruendo di alcuni giorni del proprio periodo di comporto possa essere chiamato ugualmente a fare da testimone in un processo (civile o penale che sia) oppure se il certificato di malattia che giustifica l’assenza dal lavoro consente anche di non presentarsi all’udienza. Approfondiamo la questione.

 

 

Indice

* Il dipendente in malattia può uscire?

* Testimonianza: è sempre obbligatoria?

* Il lavoratore in malattia può recarsi a testimoniare?

Il dipendente in malattia può uscire?

Non esiste un divieto assoluto di uscire durante lo stato di malattia.

Il lavoratore malato non deve quindi chiudersi a casa: può uscire, negli orari al di fuori delle visite mediche, purché non peggiori il suo stato di salute.

Insomma: il dipendente in malattia è obbligato a garantire la reperibilità durante gli orari previsti per la visita fiscale; nella restante parte del giorno può uscire, avendo cura però di non fare nulla che potrebbe compromettere una rapida guarigione.

Per ulteriori approfondimenti, si legga l’articolo dal titolo Se sono in malattia posso uscire?

 

 

Testimonianza: è sempre obbligatoria?

La persona chiamata a testimoniare in giudizio deve sempre presentarsi, a meno che non sussistano giustificati motivi che gli impediscano di comparire.

Tali giustificati motivi sono solitamente ricondotti a ragioni di salute e a impedimenti lavorativi che rendano assolutamente impossibile la presenza del testimone in aula.

I motivi di salute sono quelli che non consentono al testimone di poter raggiungere il tribunale: è il caso di impedimenti nella deambulazione (frattura a una gamba, ecc.), ricovero in ospedale o altre patologie che potrebbero aggravarsi se il soggetto uscisse di casa (febbre molto alta, polmonite, ecc.).

Non è quindi giustificata l’assenza per una banale influenza o un malanno di stagione.

I motivi di lavoro giustificano l’assenza del testimone solo se non gli consentono di raggiungere l’aula d’udienza, ad esempio perché in trasferta all’estero.

In tutte le altre ipotesi, nel caso in cui un lavoratore dipendente venga citato per una testimonianza, il datore di lavoro non può impedirgli di assentarsi per adempiere al suo dovere.

Nel caso sia necessario, il cancelliere potrà rilasciare un apposito certificato per giustificare tale assenza.

Il lavoratore in malattia può recarsi a testimoniare?

Il lavoratore in malattia è tenuto a presentarsi per testimoniare, se regolarmente citato.

Lo stato di malattia che giustifica l’assenza dal lavoro, infatti, potrebbe non essere sufficiente a giustificare anche l’assenza in udienza: come detto in precedenza, solamente un grave impedimento legittima il teste a non presentarsi davanti al giudice.

Si pensi al lavoratore in malattia per un problema di tunnel carpale al polso: nulla gli impedirebbe di raggiungere il tribunale per testimoniare.

Alla luce di ciò, non è detto che il dipendente in malattia sia effettivamente impossibilitato a raggiungere l’aula d’udienza, ancorché la citazione a comparire dovesse coincidere, com’è probabile, con l’orario di reperibilità per la visita fiscale.

La valutazione va dunque fatta caso per caso:

* se lo stato di malattia rende impossibile (o quasi) uscire di casa senza pregiudicare ulteriormente le proprie condizioni di salute, allora il dipendente deve ritenersi giustificato in caso di assenza in tribunale. Si pensi al lavoratore che è da poco in malattia perché affetto da una brutta polmonite;

* se invece la malattia non impedisce al lavoratore di uscire per andare a testimoniare, allora l’assenza sarà ingiustificata, con possibile sanzione pecuniaria (ammenda) a suo carico. Si pensi al dipendente che, essendo da tempo in malattia, è oramai sulla via della completa guarigione allorquando si celebra l’udienza in cui deve essere sentito come testimone.

Insomma: il dipendente, anche se è in malattia, deve andare a testimoniare se è nelle condizioni di poterlo fare.

Nel caso in cui il lavoratore in malattia dovesse andare a testimoniare e, perciò, risultare assente alla visita fiscale, potrebbe giustificare con la citazione ricevuta dal tribunale e con il certificato rilasciato dal cancelliere (o con copia del verbale d’udienza).

 

Articolo precedente
Insulti e offese sui social network: quando scatta il reato tra marito e moglie? Le critiche, anche se aspre, sono legittime? IDFOX Agenzia Investigativa Milano
Articolo successivo
Quando si può contestare una donazione e quanti anni devono passare affinché diventi definitiva.IDFOX Agenzia Investigativa Milano
Menu