Frodi Assicurative, Investigazioni assicurative, Antifrode assicurativa:
L’attività di contrasto e prevenzione delle frodi assicurative, in particolare nel segmento della r.c. auto, rappresenta uno dei compiti istituzionali dell’IVASS (Codice delle Assicurazioni Private, artt. 134, 135 e 148 e art. 21 decreto legge 179/2012, convertito in legge 221/2012).
Agenzia Investigativa Autorizzata “antifrode assicurativa”
Attività investigativa preventiva
Art. 391-nonies Codice di procedura penale
In particolare, l’art. 391-nonies c.p.p. prevede che l’investigatore privato, munito di apposito mandato, possa svolgere attività investigativa preventiva, per la sola eventualità che si instauri un procedimento penale.
Le investigazioni difensive preventive
Il difensore o i suoi ausiliari hanno la facoltà di svolgere le investigazioni anche in via preventiva, ovvero per l’eventualità che si instauri un procedimento penale (art. 391-nonies c.p.p.).
Si tratta, quindi, delle attività coincidenti con quelle espletabili nell’ambito delle investigazioni difensive procedimentali; anche ove effettuate in via preventiva, evidentemente, occorrerà seguire le forme indicate agli artt. 391-bis ss., pena la loro inutilizzabilità.
Non possono essere compiuti in via preventiva gli atti che richiedono l’autorizzazione o l’intervento dell’Autorità Giudiziaria, ovvero quelli previsti dall’art. 391-bis, commi 5, 7, 10 ed 11, del 391-quater, comma 3, del 391-septies e del 391-decies, comma 3.
Per poter svolgere questa attività, il difensore deve aver previamente ricevuto un apposito mandato, munito di sottoscrizione autenticata, che deve contenere la nomina del difensore e l’indicazione dei fatti ai quali si riferisce. Quanto, infine, alla utilizzabilità di tali atti, la circostanza che non sia stata dettata una disciplina ad hoc, fa ritenere preferibile la tesi, da più parti prospettata, per la quale tale dato sarebbe emblematico della volontà del legislatore di parificare queste alle indagini difensive “ordinarie”.
L’attività investigativa prevista dall’articolo 327-bis, con esclusione degli atti che richiedono l’autorizzazione o l’intervento dell’autorità giudiziaria, può essere svolta anche dal difensore che ha ricevuto apposito mandato per l’eventualità che si instauri un procedimento penale.
Il mandato è rilasciato con sottoscrizione autenticata e contiene la nomina del difensore e l’indicazione dei fatti ai quali si riferisce.
Rassegna giurisprudenziale
Attività investigativa preventiva (art. 391-nonies)
La legittimità dell’attività investigativa preventiva richiede che il difensore abbia ricevuto un apposito mandato per l’eventualità che si instauri un procedimento penale e che il mandato sia rilasciato con sottoscrizione autenticata e contenga la nomina del difensore, nonché l’indicazione dei fatti cui si riferisce (Sez. 1, 3322/2010).
È abnorme il decreto con il quale il giudice autorizza, in sede di investigazione difensiva preventiva, l’accesso del difensore di soggetti, che non erano ancora indagati o persone offese, a luoghi privati e non aperti al pubblico (nella specie sottoposti a sequestro probatorio da parte del PM nell’ambito di procedimento avviato contro ignoti per il crollo di una palazzina), poiché, in sede di investigazione preventiva, non è consentito al difensore lo svolgimento di atti che richiedono l’autorizzazione o l’intervento dell’AG, vale a dire del PM o del giudice.
Gli atti di cui è consentito lo svolgimento si riducono, in sostanza, al colloquio non documentato, alla ricezione di dichiarazione scritta o all’assunzione di informazioni dal potenziale testimone, alla richiesta di documentazione alla pubblica amministrazione ed all’accesso ai luoghi pubblici o aperti al pubblico (Sez. 4, 1709/2005).
Il ricorso alla attività di investigazione preventiva prevista dall’art. 391-nonies, cui consegue l’attivazione del relativo statuto processuale, è del tutto facoltativo e il conferimento dell’incarico di analizzare la dinamica del sinistro da parte della compagnia assicuratrice all’investigatore privato non soggiace a tale regime con la conseguenza per cui le dichiarazioni eventualmente rese dalla persona che assumerà la veste di indagato all’investigatore delegato non devono essere garantite dalla somministrazione degli avvisi, configurandosi come dichiarazioni extra procedimentali, sempre utilizzabili in sede processuale, sebbene valutabili secondo le regole che governano il mezzo di prova che le immette nel processo (Sez. 2, 30355/2018).
L’autorizzazione o l’intervento dell’AG di cui all’art. 391-nonies fanno riferimento all’attività investigativa preventiva finalizzata alle investigazioni svolte dal difensore per la ricerca e l’individuazione di elementi di prova a favore del proprio assistito, ad atti cioè di rilevanza processuale suscettibili di essere utilizzati nel processo di merito, e non già a quelli di mero controllo amministrativo (Sez. 1, 39754/2017).
In materia di indagini difensive, qualora il mandato al difensore sia stato conferito per compiere attività investigativa preventiva, consistente nella ricerca ed individuazione di elementi di prova per l’eventuale promuovimento del giudizio di revisione della sentenza di condanna, l’istanza con la quale il difensore chiede l’autorizzazione al prelievo di campioni su reperti sequestrati ed in custodia dell’AG va proposta al giudice dell’esecuzione e non già al giudice che sarebbe competente per il giudizio di revisione, in quanto tale attività di indagine difensiva, consistente in una serie di operazioni tecnico-scientifiche, risulta meramente prodromica alla eventuale presentazione dell’istanza di revisione (Sez. 1,
CHI SIAMO:
Il titolare dell’agenzia IDFOX ®,S.r.l. è la Dott.ssa Margherita Maiellaro.
La responsabile ha un’esperienza pluriennale nel campo ed ha conseguito una laurea in Giurisprudenza con diritto internazionale presso l’Università Luigi Bocconi.
Da anni si occupa dei rapporti con clienti internazionali ed istituzionali, operanti in svariati settori, quali: informatica; assicurazioni; istituti finanziari; alta moda; infedeltà aziendale; marchi e brevetti; concorrenza sleale; violazione del patto di non concorrenza; tutela delle persone e della famiglia.
Il fondatore dell’agenzia Investigativa Idfox Srl e’ Max Maiellaro, con oltre 30 anni di esperienze investigative maturate nella Polizia di Stato, già diretto collaboratore del Conte Corrado AGUSTA, ex Presidente dell’omonimo Gruppo AGUSTA SpA, inoltre è stato responsabile dei servizi di sicurezza di una multinazionale, nonché presso multinazionali operanti in svariati settori quale metalmeccanici, chimica, oreficeria, tessile, alta moda, elettronica e grande distribuzione, ha sempre risolto brillantemente ogni problematica investigativa connessa a: infedeltà aziendale, ai beni, dai marchi e brevetti dalla concorrenza sleale e alla difesa intellettuale dei progetti, violazione del patto di non concorrenza, protezione know-how ed alla tutela delle persone e della famiglia, nonché referente abituale di imprenditori, manager, multinazionali e studi Legali su tutto il territorio Italiano ed anche Estero.
Questa è la storia dell’agenzia IDFOX ® International Detectives Agency , ed è il motivo per il quale i nostri clienti ci apprezzano per i risultati e per la riservatezza.
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