È legittimo il licenziamento per abuso del permesso 104? Agenzia IDFOX Investigazioni Milano

È legittimo il licenziamento per abuso del permesso 104?

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Cosa fare durante i giorni di permesso per l’assistenza al familiare disabile e quando il datore può licenziare per giusta causa.

Tra le vertenze legali più frequenti tra datore di lavoro e dipendente vi è quella sull’abuso dei permessi previsti dalla Legge 104 del 1992 in favore di coloro che assistono familiari disabili.

Ci si è spesso chiesti qual è il confine tra il comportamento lecito e quello invece che giustifica il licenziamento per giusta causa. È possibile, ad esempio, assentarsi dalla casa dell’assistito per fare la spesa, prendere un aperitivo con gli amici o andare in palestra? È possibile rimanere nella propria abitazione, senza quindi muoversi di lì, al solo scopo di riposare? E che succede se qualcuno dovesse cogliere il dipendente mentre svolge attività personali?

Una recente pronuncia della Cassazione (ordinanza n. 6468/2024 del 12 marzo 2024) ha fornito importanti chiarimenti, stabilendo i confini entro cui l’abuso dei permessi 104 legittima il licenziamento. Ma procediamo con ordine.

Indice

* La vicenda

* Cosa fare durante i permessi della legge 104

* Quando si configura l’abuso dei permessi legge 104?

* Cosa si rischia in caso di abuso dei permessi 104?

La vicenda

Il caso preso in esame dalla Corte riguarda una lavoratrice che aveva fatto uso dei permessi 104 per dedicarsi ad attività diverse dall’assistenza ai propri genitori disabili, motivo per il quale invece il permesso era stato concesso.

La Corte ha ribadito che, sebbene non sia necessaria una stretta corrispondenza tra le ore di permesso e l’assistenza in favore del familiare, un impiego significativo di queste ore in attività non correlate all’assistenza stessa configura un abuso del diritto. Questa condotta viola non solo la finalità per cui il beneficio è stato introdotto, ma anche i principi di correttezza e buona fede nei confronti del datore di lavoro e dell’Inps. Vedremo quindi a breve quali sono le conseguenze.

Cosa fare durante i permessi della legge 104

La Legge 104/92 consente ai lavoratori di usufruire dei permessi per un’esigenza legittima e riconosciuta come meritevole di tutela: svolgere attività in favore del familiare portatore di handicap. Quindi ci deve essere sempre una correlazione diretta tra l’assenza dal lavoro e l’assistenza al disabile. In altri termini, l’assenza dal lavoro deve essere giustificata da attività di cura e sostegno concrete. L’uso dei permessi per altre finalità, sebbene non espressamente vietato se entro limiti di tempo ragionevoli, richiede una valutazione attenta delle circostanze e delle motivazioni.

Da quanto appena detto si evince che il dipendente in permesso deve recarsi fisicamente presso il familiare disabile e non semplicemente restare a sua disposizione da casa propria o da qualsiasi altro luogo.

L’utilizzo dei permessi per scopi diversi da quello appena indicato rappresenta una violazione della funzione assistenziale del permesso stesso e quindi un abuso.

Ciò non toglie – ha più volte detto la Cassazione – che il permesso è compatibile con lo svolgimento di attività rivolte a soddisfare esigenze personali, come ad esempio fare la spesa, prendere i figli da scuola, accompagnarli alle attività formative o anche incontrare un amico/a per qualche minuto. Del resto – hanno sottolineato i giudici – chi si prende sempre cura di un parente disabile ha meno tempo per sé stesso rispetto ai propri colleghi ed è giusto quindi che recuperi in qualche modo la sua sfera individuale.

Ciò non toglie però che sarebbe legittimo l’impiego di gran parte del giorno per scopi diversi dall’assistenza: assistenza quindi che deve essere preponderante rispetto alle altre attività.

Quando si configura l’abuso dei permessi legge 104?

L’abuso dei permessi legge 104 si verifica, pertanto, quando il lavoratore utilizza i permessi per scopi diversi dall’assistenza del familiare disabile. In particolare, si considerano abusi i seguenti casi:

* utilizzo dei permessi per attività personali o lavorative;

* assenza, per gran parte della giornata, dall’abitazione del familiare disabile.

Cosa si rischia in caso di abuso dei permessi 104?

Le conseguenze dell’abuso dei permessi Legge 104 possono essere di natura:

* disciplinare: il datore di lavoro può contestare l’abuso al lavoratore, avviando un procedimento disciplinare che può culminare con il licenziamento, anche per giusta causa (quindi senza preavviso). La valutazione dell’abuso sarà condotta dal giudice caso per caso, tenendo conto della gravità della condotta, delle motivazioni che hanno portato il dipendente a violare la legge e della reiterazione nel tempo del comportamento;

* amministrativa: l’INPS può richiedere la restituzione dei contributi versati per i permessi utilizzati in modo improprio;

* penale: secondo la Cassazione, l’abuso dei permessi legge 104 può configurare il reato di truffa ai danni dello Stato.

 

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