Investigatore Privato, Agenzia IDFOX Milano_Concorso di colpa del danneggiato inciampato per marciapiede rotto

Singolare e non condivisibile sentenza del Giudice di Pace di Rodi G.co (FG) che ha riconosciuto un concorso di colpa del danneggiato ritenendo che chi scende dal marciapiede debba adottare un’attenzione particolare

Chi scende dal marciapiede deve adottare un’attenzione particolare, verificando dove pone il piede anche per la presenza dell’erba. Così il Giudice di pace di Rodi G.co riconoscendo un concorso di colpa del danneggiato nella misura del 70%.

I fatti

Nel centro abitato di un comune garganico, una persona, mentre stava per scendere dal marciapiede, cadeva a terra a causa della presenza di una crepatura, non segnata né visibile, essendo ricoperta di erba, né prevedibile.

A causa della caduta l’utente riportava lesioni.

Attenzione particolare nello scendere da un marciapiede

Attenzione particolare nello scendere da un marciapiede, controllando la presenza di pericoli sotto l’erba, secondo il Giudice di Pace di Rodi G.co.

Il Giudice di Pace di Rodi G.co (FG) ha riconosciuto un concorso di colpa del danneggiato, nella misura del 70%, ritenendo che chi scende dal marciapiede debba adottare un’attenzione particolare, verificando dove pone il piede anche per la presenza dell’erba.

Secondo il giudice onorario, quindi, una persona che scende da un marciapiede dovrebbe adottare una diligenza superiore rispetto a quella normalmente richiesta, pur in presenza di una situazione di pericolo occulto.

Il giudice non togato ha ritenuto che il pedone aveva l’obbligo di verificare dove poneva il piede anche per la presenza dell’erba.

In pratica, seguendo il citato ragionamento, l’utente che scende da un marciapiede dovrebbe controllare se sotto l’erba sono presenti crepature.

Diligenza superiore a quella del bonus pater familias

La non condivisibile e singolare sentenza del Giudice di Pace pugliese impone all’utente della strada l’adozione di una diligenza superiore rispetto a quella media del bonus pater familias, superando il consolidato orientamento giurisprudenziale, anche di legittimità, che ritiene responsabile la pubblica amministrazione in presenza di una situazione di pericolo occulto, non segnalata, non visibile e non prevedibile.

Il giudice non togato, però, non ha spiegato per quale motivo chi scende dal marciapiede, nonostante la presenza di un pericolo occulto, dovrebbe avere “un’attenzione particolare”, verificando addirittura la parte sottostante all’erba.

La parola, adesso, passerà al Giudice d’appello.

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