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La Commissione europea ha adottato una comunicazione riveduta sulla definizione di mercato, segnando la prima revisione dal 1997, conformemente agli orientamenti del 2021, ed al fine di promuovere trasparenza e prevedibilità nella politica della concorrenza.
La definizione di mercato è una prima importante fase intermedia dell’analisi che la Commissione svolge per valutare le concentrazioni e la maggior parte dei casi di antitrust, permettendole di delimitare l’ambito nel quale le imprese sono in concorrenza e di valutare il potere di mercato delle singole imprese.
La definizione del mercato incide anche su altri aspetti sostanziali e procedurali del diritto della concorrenza dell’UE, ad esempio, in termini sostanziali, quando è necessario definire i mercati per stabilire le quote di mercato al di sotto delle quali determinati accordi tra imprese possono beneficiare di un’esenzione dalle norme in materia di concorrenza.
La revisione di tale definizione da parte della Commissione si è resa necessaria in relazione agli sviluppi recenti, compresa l’intensificazione della digitalizzazione, nuove modalità di offerta di beni e servizi, e la natura interconnessa degli scambi commerciali.
L’obiettivo è quello di garantire trasparenza e prevedibilità nell’applicazione del diritto della concorrenza.
La comunicazione riveduta fornisce orientamenti nuovi o aggiuntivi su varie questioni fondamentali per la definizione del mercato:
* i principi della definizione del mercato e sul modo in cui è utilizzata ai fini dell’applicazione delle regole di concorrenza;
* gli elementi non legati al prezzo, quali l’innovazione, l’affidabilità dell’approvvigionamento e la qualità dei prodotti e dei servizi;
* l’applicazione prospettica della definizione del mercato, in particolare nei mercati soggetti a transizioni strutturali, quali i cambiamenti tecnologici o normativi;
* i mercati digitali, ad esempio le piattaforme multilaterali e gli “ecosistemi digitali” (quali i prodotti costruiti sulla base di un sistema operativo mobile);
* i mercati fortemente innovativi, precisando come valutare i mercati quando le imprese competono sul piano dell’innovazione anche mediante prodotti in fase di sviluppo;
* la definizione del mercato geografico, comprese le condizioni che consentono di definire i mercati come mercati globali, mercati a livello dello Spazio economico europeo e mercati nazionali o locali, nonché su come tenere conto delle importazioni per definire il mercato geografico rilevante;
* le tecniche quantitative, come il test SNISSP (“small but significant and non-transitory increase in price” – criterio dell’aumento modesto ma significativo e non transitorio dei prezzi), che la Commissione può utilizzare per definire un mercato;
* le possibili fonti di prova e sul loro valore probatorio, elaborati sulla base dell’esperienza concreta della Commissione e dell’approccio alla definizione del mercato basato sui fatti.
La comunicazione riveduta sulla definizione del mercato sosterrà le attività svolte dalla Commissione e dalle autorità nazionali garanti della concorrenza nello Spazio economico europeo (“SEE”) per definire i mercati rilevanti, un passo importante in molti casi di antitrust e concentrazione.
Rafforzerà inoltre la certezza del diritto e la prevedibilità delle decisioni, apportando una maggiore efficienza procedurale per le autorità e aiutando le imprese a conformarsi al diritto dell’UE in materia di concorrenza.
La definizione del mercato è un primo passo importante nella valutazione di un caso di concorrenza, il cui esito dipende tuttavia da altri fattori, come l’esistenza di un potere di mercato, gli effetti di un determinato comportamento, l’impatto di una concentrazione.
Il processo di revisione, iniziato nel 2020, ha coinvolto più di 100 parti interessate e autorità nazionali garanti della concorrenza; numerosi riscontri sono stati raccolti inoltre attraverso una consultazione pubblica nel 2022.
Di cosa si parla in questo articolo
Antitrust Commissione UE Concorrenza sleale