Come agire contro il rumore di un ristorante vicino?
Come tutelarsi dai rumori dei locali notturni durante la notte.
Di fronte al tuo condominio, oltre la strada, si trova un ristorante con terrazza che offre serate musicali dal vivo quasi ogni sera, dalle 21 fino a oltre mezzanotte. Nonostante il titolare disponga di regolare autorizzazione comunale per l’intrattenimento, il volume elevato della musica e il trattenersi dei clienti nelle vicinanze causano notevoli disturbi sonori a te e al circondario. Nessuno però, al di fuori di te, sembra lamentarsi. Ti chiedi pertanto come agire contro il rumore del ristorante vicino, come far valere i tuoi diritti, a chi rivolgerti e come stabilire quali sono i limiti delle immissioni acustiche che, eventualmente, sei tenuto a sopportare. Procediamo con ordine.
Indice
* Il problema del rumore dalla strada: normativa e diritto dei condomini
* Precedenti della Cassazione
* Come si può difendere il gestore del locale?
* Azioni pratiche per il condomino
Il problema del rumore dalla strada: normativa e diritto dei condomini
Secondo l’articolo 844 del Codice civile, i residenti possono agire in giudizio per impedire le immissioni nocive (come fumo, calore, rumori) che superano il livello di normale tollerabilità. Secondo la giurisprudenza, per stabilire il superamento di tale soglia, è necessaria un’analisi peritale accurata che documenti l’effettiva gravità delle immissioni.
Per quanto la legge non preveda una specifica soglia del rumore oltre la quale si possa agire, i giudici si sono dati un criterio empirico basato sul confronto tra il rumore provocato dalla fonte molesta e quello di fondo, ossia dall’esterno:
* se si superano di oltre 5 decibel i rumori di fondo dalle 06:00 del mattino alle 22:00 o di oltre 3 decibel nelle ore notturne, il rumore si considera illegale;
* se invece si rimane al di sotto di tali soglie di decibel, si rispettano i limiti di tollerabilità e quindi il rumore deve considerarsi consentito.
Leggi sul punto Quali sono i decibel consentiti dalla legge?
Precedenti della Cassazione
La sentenza della Cassazione 39344/2021 stabilisce che sia il gestore dell’attività sia il proprietario dell’immobile (se diverso dal primo) possono essere ritenuti responsabili per i danni causati dalle immissioni. Si tratterà di:
* una responsabilità civile, se il rumore molesta poche persone (i condomini strettamente limitrofi);
* una responsabilità penale, per il reato di «disturbo alla quiete pubblica», se le immissioni rumorose sono potenzialmente avvertibili da un numero indeterminato di persone (tutto il circondario o l’intero edificio).
In entrambi i casi, tuttavia, la vittima ha il diritto di rivolgersi al giudice affinché ingiunga al proprietario:
* di interrompere immediatamente l’attività molesta (eventualmente fissando una somma da corrispondere per ogni giorno di successiva violazione);
* di risarcire il danno dimostrato dalla vittima (danno non necessariamente biologico ma anche morale e alla vita privata).
Inoltre, secondo la sentenza 14209/2023 della Cassazione, anche il Comune potrebbe essere coinvolto nell’azione civile di risarcimento, specialmente per quanto riguarda i rumori provenienti dalla pubblica via, essendo responsabile della gestione di questi spazi.
Come si può difendere il gestore del locale?
Il gestore del locale si può difendere solo se dimostra che il rumore non dipende da lui. Il che significa però che deve aver predisposto cartelli di avviso e un servizio d’ordine per allontanare eventuali clienti molesti.
Azioni pratiche per il condomino
Di fronte a tali disturbi, il condomino ha diverse opzioni legali. Può innanzitutto richiedere una perizia tecnica per confermare che i livelli di rumore superano la normale tollerabilità. Successivamente, può intraprendere un’azione legale contro i diretti responsabili (il gestore e il proprietario del ristorante) e valutare l’eventuale corresponsabilità del Comune, soprattutto se si dimostra una negligenza nella supervisione delle licenze e dei permessi relativi all’uso della pubblica via.
Qualora ritenga che il rumore molesti tutto il vicinato, potrebbe valutare di sporgere querela alla polizia o ai carabinieri, oppure depositare la stessa direttamente presso la Procura della Repubblica. In quest’ultimo caso, nell’ambito del processo penale, potrà costituirsi parte civile per chiedere il risarcimento del danno.