Quanto costa un investigatore privato a Milano e provincia? Il costo dell’investigazione privata, compreso la redazione del report investigativo e dei suoi allegati video/fotografici, è di circa (tariffa minima) € 1.500,00. Tel.+3902344223.
Quanto costa un investigatore privato a Milano e provincia? Il costo dell’investigazione privata, compreso la redazione del report investigativo e dei suoi allegati video/fotografici, è di circa (tariffa minima) € 1.500,00. Tel.+3902344223. A livello di tariffe, per un servizio efficace non si può scendere al di sotto di un minimo di 800 euro al giorno. I detective privati generalmente propongono tariffe giornaliere tra 800 e 1.300 euro, oppure tariffe orarie di circa 50 € all’ora per agente operativo. Quanto chiede un investigatore privato a Milano? Cosa può fare un detective privato per raccogliere prove utili al proprio cliente? Quali sono le tariffe orarie medie applicate? Affidarsi a un’agenzia investigativa spesso significa vincere la causa. Gli investigatori, infatti, grazie alla costanza e all’utilizzo di determinati strumenti, riescono a ottenere informazioni che, altrimenti, sarebbero precluse. Si pensi, ad esempio, alla donna che si affida a un investigatore per scoprire se il marito la tradisce, oppure al datore che incarica un detective privato affinché verifichi se il dipendente è effettivamente in malattia oppure si sta dedicando a una seconda attività. Per lo svolgimento di tali compiti occorre ovviamente corrispondere un onorario. A differenza degli avvocati, infatti, il gratuito patrocinio per gli investigatori privati è ammesso solo nei processi penali, quando occorre svolgere attività di investigazione difensiva. Quanto chiede un investigatore privato? Approfondiamo l’argomento. Indice * Cosa fa l’investigatore privato? * L’investigatore è un pubblico ufficiale? * Perché conferire incarico a un investigatore privato? * Cosa può fare un detective privato? * Quanto costa un investigatore privato? Cosa fa l’investigatore privato? L’investigatore è il professionista che, munito di regolare licenza prefettizia, si occupa di compiere indagini per conto di privati. L’investigatore raccoglie prove che possono essere utilizzate in giudizio per far valere le proprie ragioni, come ad esempio le foto che ritraggono il marito tra le braccia di un’altra donna, il filmato che immortala il dipendente mentre è in vacanza anziché in malattia, ecc. L’investigatore è un pubblico ufficiale? È bene precisare che l’investigatore, nonostante la licenza del prefetto, non è un pubblico ufficiale né un poliziotto, ma un incaricato di un pubblico servizio. Ciò significa che il detective privato non può pretendere di compiere gli atti tipici riservati alle forze dell’ordine, come ad esempio perquisizioni, ispezioni, intercettazioni, ecc. L’investigatore esegue il proprio incarico nei limiti di ciò che è consentito fare a un normale cittadino. Perché conferire incarico a un investigatore privato? Giunti a questo punto, si potrebbe pensare che sia inutile incaricare un investigatore privato, atteso che, nell’esercizio del suo mestiere, non può compiere attività diverse da quelle che potrebbe realizzare qualunque altra persona. Non è così. L’investigatore privato, sebbene sottoposto ai consueti limiti legali, si avvale di tecniche, strumenti ed esperienza che non sono comuni a tutti e che, non a caso, fanno di lui un professionista. Basti solo pensare alle ore di ricerche che l’investigatore impiega per reperire documenti, per realizzare foto e raccogliere informazioni. L’investigatore puo’ pedinare per ore una persona o avvalersi di sistemi di rilevamento (come il gps) che solitamente sono estranei al comune cittadino. A voler tacere delle agenzie investigative che si avvalgono di più persone presenti sull’intero territorio nazionale. Cosa può fare un detective privato? Sempre nei limiti della legge, per espletare il proprio incarico l’investigatore privato può: * seguire le persone per vedere dove vanno e/o chi frequentano; * registrare conversazioni, anche per telefono, purché in sua presenza (altrimenti si tratterebbe di un’intercettazione illegale); * scattare foto e fare filmati, purché in luoghi pubblici; * reperire notizie utili da informatori di fiducia; * accedere a documentazione pubblica, ad esempio a quella contenuta nei registri comunali; * “bonificare” i dispositivi elettronici del cliente, eliminando eventuali software spia da cellulari, computer, ecc.; * fornire una relazione scritta dell’attività compiuta; * testimoniare nel processo a favore di chi gli ha conferito incarico. Quanto costa un investigatore privato? L’investigatore è un professionista come qualsiasi altro; ciò significa che è libero di chiedere il compenso che ritiene più consono per i servizi offerti alla clientela. Da un punto di vista giuridico, il rapporto tra investigatore e assistito è quello di mandato, esattamente come avviene quando si conferisce incarico ad altri professionisti, come avvocati, ingegneri, architetti, ecc. Solitamente, il costo è proporzionato alle ore di lavoro effettivamente svolto. Pertanto, maggiore è l’impegno profuso più elevato sarà il compenso. Le tariffe orarie variano da investigatore a investigatore: in media, il costo è di circa 50 euro all’ora. Oltre alla durata dell’investigazione, sul compenso finale influiscono anche il numero di detective coinvolti (quando si tratta di un’agenzia) e gli strumenti impiegati per ottenere il risultato voluto dal cliente. Attività investigative particolarmente complesse possono giungere a costare anche 5mila euro. Ovviamente, tali costi andranno debitamente specificati all’interno del contratto con cui si conferisce il mandato. È ugualmente diritto del cliente monitorare l’attività dell’investigatore, chiedendo a quali risultati le indagini hanno condotto. Infine, è diritto del cliente revocare il mandato in qualsiasi momento, ovviamente corrispondendo all’investigatore l’onorario maturato fino al momento della rimozione. IDFOX Investigazioni since 1991, Detective Privato a Milano. L’agenzia Segugio Investigazioni private con sede a Milano , Tel.02344223, operativa in tutto il territorio Italiano ed estero, collegata con oltre 170 paesi nel mondo ed è on line con oltre 400 corrispondenti, riguardano principalmente la sfera aziendale, personale e familiare principalmente per investigazioni aziendali per concorrenza sleale, soci, partners , competitors, assenteismo, violazione marchi e brevetti e violazione legge 104; indagini private per infedeltà coniugale, separazioni, affido, stalking, monitoraggio giovani, indagini difensive a favore della difesa; indagini commerciali economiche bancarie, antifrode sinistri ed indagini informatiche. L’agenzia Segugio Investigazioni , marchio dell’agenzia investigativa IDFOX (r) è autorizzata dalla Prefettura di Milano – Since 1991. Risultati Garantiti, Massima Riservatezza e Professionalità!!! 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Sabotaggio, Antisabotaggio Industriale, Investigazioni Aziendali, Concorrenza Sleale. Tel.+3902344223 , Agenzia Idfox, since 1991.
Sabotaggio, Antisabotaggio Industriale, Investigazioni Aziendali, Concorrenza Sleale. Tel.+3902344223 , Agenzia Idfox, since 1991. Investigazioni infedeltà aziendale, dipendente infedele, socio, partener o competitors, , così come un altro soggetto , possono mettere a repentaglio il benessere aziendale attraverso la manomissione di macchinari; l’obiettivo delle indagini è quello di scoprire e provare gli atti illeciti e scorretti di soci e dipendenti dell’azienda ecc. Indagini infedeltà soci dipendenti, investigazioni sui dipendenti infedeli, servizio essenziale per le aziende: l’esistenza di tali infedeltà lavorative. Il sabotaggio aziendale è regolamentato dall’articolo 508 del Codice Penale, che mira a tutelare l’ordinato svolgimento del lavoro. La norma distingue due fattispecie: Invasione e Occupazione: Impedire o turbare il normale svolgimento delle attività lavorative tramite invasione o occupazione dell’azienda. -Sabotaggio: Danneggiamento di edifici, macchine, scorte, apparecchi o strumenti destinati alla produzione. Conseguenze legali Il sabotaggio è penalmente perseguibile e può giustificare il licenziamento per giusta causa, poiché compromette il rapporto di fiducia tra datore di lavoro e dipendente. Inoltre, l’articolo 414 del Codice Penale prevede sanzioni anche per chi istiga o forza altri a compiere atti di sabotaggio. Riferimenti legali -Codice Penale Italiano – Articolo 508 – Codice Penale Italiano – Articolo 414 Cosa può fare il datore di lavoro Misure di tutela Il datore di lavoro ha il diritto di proteggere i propri interessi e incaricare un’agenzia di investigazioni private per svolgere indagini di controllo. Questo è particolarmente importante per raccogliere prove necessarie in caso di accuse di sabotaggio. Pianificazione delle indagini I ‘agenzia IDFOX Investigazioni dal 1991, Investigazioni pianifica ed esegue le attività investigative necessarie per identificare gli autori di sabotaggi e danneggiamenti. Le tecniche utilizzate includono: -Installazione di sistemi di video ripresa occulta. -Monitoraggio delle vulnerabilità informatiche. Come usare le prove raccolte Redazione della relazione finale Le prove raccolte durante le indagini vengono utilizzate per redigere una relazione finale che può essere impiegata in un eventuale procedimento giudiziario. Se le indagini riguardano un dipendente interno, le relazioni investigative possono essere utilizzate per avviare procedure disciplinari che variano da sanzioni a licenziamenti per giusta causa. Collaborazione con le autorità In caso di necessità, le prove raccolte possono essere presentate alle Autorità competenti per procedere con denunce e azioni legali. Prevenire sabotaggi e danneggiamenti Misure preventive Le aziende possono adottare diverse misure preventive per ridurre il rischio di sabotaggi e danneggiamenti: -Implementazione di sistemi di sorveglianza avanzati. -Formazione dei dipendenti sulle procedure di sicurezza. -Controlli regolari delle attrezzature e dei sistemi informatici. Importanza della vigilanza Una sorveglianza costante e un’attenta gestione delle risorse aziendali sono fondamentali per prevenire atti di sabotaggio e garantire la sicurezza dell’azienda. Conclusioni Il sabotaggio aziendale rappresenta una minaccia reale per le imprese, ma con l’adozione di misure preventive e il supporto di investigazioni professionali, è possibile tutelare il patrimonio aziendale e mantenere un ambiente di lavoro sicuro e produttivo. consulenza investigativa -Controllo Dipendenti -Infedeltà Aziendale -Investigazioni Aziendali -Sabotaggi e danneggiamenti Investigazioni Sabotaggi e Danneggiamenti Iniziamo con un’analisi approfondita del contesto aziendale per comprendere meglio le dinamiche interne ed esterne che potrebbero aver contribuito a situazioni di sabotaggio o danneggiamento. Le tecniche investigative solitamente utilizzati per questo tipo di attività sono svariate e riservate. Esempio: Un dipendente infedele è la prima causa di concorrenza sleale: gli investigatori dell’agenzia investigativa IDFOX Investigazioni dal 1991, specializzata nelle investigazioni aziendali con competente L’Agenzia investigativa Idfox effettua investigazioni volte a scoprire l’eventuale frode aziendale da parte di soci, amministratori, dipendenti o collaboratori di un’aziende; l’obiettivo delle indagini è quello di scoprire e provare gli atti illeciti e scorretti di soci e dipendenti dell’azienda, comportamenti contrari ai doveri di fedeltà aziendale, come ad esempio divulgazione di informazioni riservate, atti di sabotaggio aziendale o spionaggio industriale, furto di dati aziendali. Con il termine infedeltà aziendale vengono identificati tutti i comportamenti scorretti e dannosi per l’azienda tenuti da dipendenti e soci infedeli, che violano cioè l’obbligo di fedeltà professionale verso il proprio datore di lavoro, arrivando a legittimare un licenziamento per giusta causa con il relativo risarcimento danni. Le frodi aziendali costituiscono una violazione dell’articolo 2105 del codice civile; in base al quale il lavoratore, che sia dipendente, collaboratore, socio o amministratore, è obbligato dal contratto di lavoro ad essere fedele al datore di lavoro e non deve tenere comportamenti atti a ledere in modo irrimediabile il rapporto di fiducia tra datore e lavoratore. Una violazione di questo articolo potrebbe essere individuata, ad esempio, nel furto o sottrazione e divulgazioni di dati aziendali. Tutte fattispecie che legittimano, e costante giurisprudenza lo conferma, Le frodi da parte dei dipendenti colpiscono tutte le realtà aziendali, piccole, medie e grandi. Nel caso in cui si sospetti che un proprio socio o dipendente sia infedele, e quindi metta in pratica atti di concorrenza sleale o comunque lesivi nei confronti dell’azienda per cui lavora, è possibile richiedere l’intervento di un’agenzia investigativa, in base all’articolo 391 cpp e’ possibile incaricare in modo legale l’agenzia investigativa Idfox Since 1991, l’incarico per svolgere le indagini preventive. L’Agenzia Investigativa IDFOX Investigazioni dal 1991, oltre ai detective privati, nel team dell’agenzia IDFOX sono presenti anche esperti in materie tecniche e giuridiche, in grado di consigliare l’azienda in merito alla migliore strategia da intraprendere. Nel ricercare la causa di un calo di produttività dell’azienda o della perdita di competitività sul mercato è importante non sottovalutare la rilevanza dei processi interni. Non solo le macchine e i computer possono essere attaccati, ma a maggior ragione ciò che va controllato è l’elemento umano: per ridurre sia la ricorrenza che le conseguenze di simili episodi, quindi, occorre prestarvi un occhio di riguardo. Grazie a prove certe fornite dell’agenzia investigativa IDFOX Investigazioni può individuare chi sono i soci o i dipendenti infedeli e tutelarsi procedendo per vie legali. Al termine delle indagini viene sempre redatta un dettagliato report corredato di tutti i documenti raccolti l’utilizzo Legale per provare i comportamenti illeciti tenuti dal socio o dipendente infedele o da competitors nei confronti dell’azienda. CHI SIAMO Il nostro team di
Private investigators Agency in Milan, Italy, Agency IDFOX Since 1991, Tel.+3902344223Private Investigators Detectives Agency Milan (Italy)
Private eye investigator Milan: costs, rates and prices Private investigators in Milan, Italy, Agency IDFOX Since 1991, Tel.+3902344223, Have varying rates and prices that are based on the scope of investigation, the complexity of the case, and resources employed. IDFOX Agency Investigazioni dal 1991- Private Investigators Detectives Agency Milan (Italy) Venice – Turin – Florence, Detective Agent International the first in Italy and leader in making serious and precise investigations abroad, especially specializes in international investigations of all kinds, private and corporate, use the territory of professionals and serious preparations. Investigate the utmost confidentiality and discretion at the lowest possible cost, its reports are always documented by video footage and written reports, translated into italian or english, which have evidential value. 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Private EYE Investigation Milan has its headquarter in Milan, but operates across the whole Italian territory with particular emphasis on Milan and its provinces. Our corporate investigations in Milan and Italy are run by highly qualified private investigators and the evidence gathered are all judicially admissible in court. The investigation team of Private EYE Milan is made up of private investigators, technicians, consultants and supervisors who have all gained a long experience in private investigations, corporate investigations and strategic information acquisition for small to large-sized companies; this makes Private EYE one the best agency both in Italy and abroad, with particular emphasis in the Italiano The private investigator service offered by IDFOX Agency provides the client with strategic information and put the company in a truly privileged position, allowing it to make intelligent choices regarding whatever issue the company is facing. 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Please note that in addition to being the number one in Italy for investigations and surveys in investigative services worldwide. Particular in in the following countries Europa : Miami, Florida, Cuba, Santo Domingo, Brasile , Giamaica, Mexico, Caribbean, Bahamas, , Costa Rica, Colombia, Panama, Antille, WHO WE ARE Our team of experts from the IDFOX Srl agency speaks at least 5 languages correctly: English, French, Spanish, German and Arabic, is expert in private, corporate, IT, insurance and international financial anti-fraud investigations and operates under the direction of Doctor Margherita Maiellaro . The director has gained many years of experience in the investigative and insurance field and has a degree in Law, with a specialization in international law, from Bocconi University. The IDFOX eye Investigation agency – International Organization – Leader in the most advanced technology – has been operating in over 170 countries around the world since 1991 and is connected online with approximately 400 correspondents – authorized in their respective countries. The International eye Detective Fox ® investigative agency “IDFOX Investigazioni” was founded by Max Maiellaro. The founder, with over 30 years of investigative experience gained in the State Police, former direct collaborator of Count Corrado AGUSTA, former President of the homonymous AGUSTA SpA Group, was also responsible for the security services of a multinational, as well as for various operating groups in various sectors such as metalworking, chemistry, goldsmithing, textiles, high fashion, electronics and large-scale retail trade, he has always brilliantly resolved every investigative problem connected to: corporate infidelity, goods, trademarks and patents, unfair competition and the intellectual defense of projects, infringement of the non-competition agreement, protection of know-how and protection of individuals and families, as well as the usual contact person for entrepreneurs, managers, multinationals and law firms throughout Italy and abroad. Contacts, Contacts Agency IDFOX SRL – VAT number 09741640966 www.idfox.it max@idfox.it Authorization 134 of the T.U.L.P.S. n. 9277/12B15E – Hospital Area 1 Contact us on the telephone number +3902344223 Headquarters/offices: – via Luigi Razza n.4, 20124 – Milan, Italy We are – 30 meters
La vittima di un incidente stradale o i suoi eredi possono ottenere copia delle videoregistrazioni urbane per motivi difensivi, anche se il procedimento penale è archiviato? Si, Richiedi una consulenza all’agenzia investigativa IDFOX Investigazioni i dal 1991 – Tel.02344223.
La vittima di un incidente stradale o i suoi eredi possono ottenere copia delle videoregistrazioni urbane per motivi difensivi, anche se il procedimento penale è archiviato? Si e’ possibile richiedere copia della video sorveglianza. Richiedi una consulenza all’agenzia investigativa IDFOX Investigazioni i dal 1991 – Tel.02344223. www.ambrosianarisarcimenti.com – mail: info@risarcimenti.eu In caso di incidente stradale mortale, l’accesso alle videoregistrazioni può essere essenziale per ricostruire la dinamica dell’evento e accertare le responsabilità. Ma chi può accedere a questi filmati? E come? In questa guida, analizzeremo una recente sentenza del TAR Lazio che fa chiarezza sul diritto di accesso alle immagini di videosorveglianza per gli eredi di una vittima di incidente stradale. * Chi può accedere alle videoregistrazioni di un incidente stradale? * Quali sono i motivi per richiedere l’accesso alle videoregistrazioni? * Come si ottiene l’accesso alle videoregistrazioni? * L’accesso alle videoregistrazioni può essere negato? * Qual è il rapporto tra accesso difensivo e strumenti di acquisizione probatoria? Chi può accedere alle videoregistrazioni di un incidente stradale? La sentenza del TAR Lazio n. 21164/2024 stabilisce che la vittima di un incidente stradale o, in caso di decesso, i suoi eredi hanno diritto a ottenere copia delle videoregistrazioni urbane, anche se il procedimento penale è stato archiviato. Tale diritto si basa sul principio dell’accesso difensivo, che consente ai cittadini di accedere a documenti amministrativi per tutelare i propri interessi giuridici. Quali sono i motivi per richiedere l’accesso alle videoregistrazioni? Nel caso specifico, gli eredi della vittima chiedevano l’accesso alle videoregistrazioni per dimostrare l’insufficienza delle riprese utilizzate nel procedimento penale e ottenere una riapertura delle indagini. In generale, l’accesso alle videoregistrazioni può essere richiesto per: * ricostruire la dinamica dell’incidente: verificare la velocità dei veicoli, la posizione degli stessi al momento dell’impatto, eventuali violazioni del codice della strada; * individuare eventuali testimoni che potrebbero aver assistito all’incidente; * contestare la ricostruzione dei fatti fornita da altri soggetti coinvolti o dalle autorità. Come si ottiene l’accesso alle videoregistrazioni? Per ottenere l’accesso alle videoregistrazioni, è necessario presentare un’istanza di accesso agli atti amministrativi all’ente che gestisce il sistema di videosorveglianza (Comune, Polizia locale, ecc.). Nell’istanza, è fondamentale motivare la richiesta e dimostrare la concreta necessità difensiva dei documenti richiesti. L’accesso alle videoregistrazioni può essere negato? L’accesso alle videoregistrazioni può essere negato solo in presenza di comprovati motivi di interesse pubblico che prevalgono sul diritto di accesso del richiedente. Ad esempio, l’accesso potrebbe essere negato se le videoregistrazioni contengono dati sensibili o se la loro diffusione potrebbe compromettere indagini in corso. In caso di diniego o mancata risposta, è possibile rivolgersi al Garante per la Protezione dei Dati Personali o al TAR. Qual è il rapporto tra accesso difensivo e strumenti di acquisizione probatoria? Il TAR Lazio ha chiarito che l’accesso difensivo e gli strumenti di acquisizione probatoria previsti dai codici di rito civile e penale sono complementari. L’accesso difensivo non sostituisce gli strumenti processuali, ma li integra, consentendo al cittadino di acquisire documenti anche al di fuori del processo. Un uomo muore in un incidente stradale. Il procedimento penale viene archiviato perché, sulla base delle videoregistrazioni disponibili, non si riesce a individuare un responsabile. Gli eredi della vittima, convinti che le indagini siano state incomplete, richiedono l’accesso a tutte le videoregistrazioni urbane della zona, inclusi gli elaborati planimetrici e le specifiche tecniche delle telecamere. Il TAR Lazio accoglie la richiesta, riconoscendo il diritto degli eredi ad accedere ai documenti per verificare la correttezza delle indagini e tutelare i propri interessi. L’accesso alle immagini è necessario per tutelare i diritti e gli interessi del richiedente in relazione all’incidente.
Concorrenza sleale Milano, Dipendente, socio , partner commerciale: Concorrenza sleale dipendente: cos’è e come tutelarsi, IDFOX Investigazioni dal 1991, Tel.02344223
Concorrenza sleale Milano, Dipendente, socio , partner commerciale: Concorrenza sleale dipendente: cos’è e come tutelarsi In ambito economico produttivo la concorrenza sleale dipendenti, soci e imprese è una pratica illecita che viene utilizzata per ottenere un vantaggio competitivo sui competitor o per arrecare loro un danno.. Il reato di concorrenza sleale può essere contrastato con l’aiuto di un’agenzia investigativa con esperienza con l’agenzia investigativa IDFOX Investigazioni dal 1991, Tel.02344223 , la quale viene chiamata a condurre delle indagini con l’obiettivo di raccogliere prove per uso Legale. I limiti alla concorrenza sleale imposti dalla legge (art.41 Cost.) (codice civile articoli 2598 e ss.) ordinano: Il divieto di utilizzo di marchi, nomi o segni utilizzati legittimamente dai concorrenti; Il divieto di imitazione dei prodotti del concorrente; Il divieto di diffondere notizie e commenti negativi atti a screditare l’azienda concorrente; Il divieto di appropriazione dei pregi di un prodotto concorrente; Il divieto di utilizzo di altri mezzi non conformi alla correttezza professionale per danneggiare l’altra azienda. Art. 2598 codice civile – Atti di concorrenza sleale . La concorrenza sleale deve consistere in attività dirette ad appropriarsi illegittimamente dello spazio di mercato ovvero della clientela del concorrente, che si concretizzino nella confusione dei segni prodotti, nella diffusione di notizie e di apprezzamenti … o Art successivo succ o Della Disciplina Della Concorrenza o Risarcimento del danno La concorrenza sleale indica, in ambito economico-produttivo, l’utilizzo di tecniche, pratiche, comportamenti, mezzi illeciti e scorretti per ottenere un vantaggio sui competitori o per arrecare loro un danno. Concorrenza Sleale Investigazioni DIPENDENTI, SOCI O PARTNER? Affidati agli specialisti. Rivolgiti all’agenzia Investigativa IDFOX Investigazioni dal 1991, Contattaci subito al numero tel.02344223 La nostra agenzia investigativa è specializzata in: IDFOX Investigazioni svolge indagini per determinare e scoprire atti di concorrenza sleale da parte di dipendenti o ex dipendenti o collaboratori mettendo in atto azioni principali: Controllo e monitoraggio : utilizzando anche sistemi di GPS Tracking per l’osservazione dinamica degli spostamenti del dipendente e per implementare il livello di sicurezza ambientale. CHI SIAMO: Il titolare dell’agenzia IDFOX ®,S.r.l. è la Dott.ssa Margherita Maiellaro. La responsabile ha un’esperienza pluriennale nel campo ed ha conseguito una laurea in Giurisprudenza con diritto internazionale presso l’Università Luigi Bocconi. Da anni si occupa dei rapporti con clienti internazionali ed istituzionali, operanti in svariati settori, quali: informatica; assicurazioni; istituti finanziari; alta moda; infedeltà aziendale; marchi e brevetti; concorrenza sleale; violazione del patto di non concorrenza; tutela delle persone e della famiglia. Il fondatore dell’agenzia Investigativa Idfox Srl e’ Max Maiellaro, con oltre 30 anni di esperienze investigative maturate nella Polizia di Stato, già diretto collaboratore del Conte Corrado AGUSTA, ex Presidente dell’omonimo Gruppo AGUSTA SpA, inoltre è stato responsabile dei servizi di sicurezza di una multinazionale, nonché presso multinazionali operanti in svariati settori quale metalmeccanici, chimica, oreficeria, tessile, alta moda, elettronica e grande distribuzione, ha sempre risolto brillantemente ogni problematica investigativa connessa a: infedeltà aziendale, ai beni, dai marchi e brevetti dalla concorrenza sleale e alla difesa intellettuale dei progetti, violazione del patto di non concorrenza, protezione know-how ed alla tutela delle persone e della famiglia, nonché referente abituale di imprenditori, manager, multinazionali e studi Legali su tutto il territorio Italiano ed anche Estero. Questa è la storia dell’agenzia IDFOX ® International Detectives Agency , ed è il motivo per il quale i nostri clienti ci apprezzano per i risultati e per la riservatezza. Chiamaci per richiedere una consulenza gratuita oppure un preventivo (Siamo a 300 MT STAZIONE CENTRALE – 50 MT MM GIALLA USCITA REPUBBLICA/PISANI P.IVA 09741640966) Agenzia Investigativa IDFOX ® ® Via Luigi Razza 4 – 20124 – Milano Telef. +39 02-344223 (r.a.) www.idfox.it – mail: max@idfox.it About us: IDFOX SRL ® Via Luigi Razza, 4 – 20124 Milano Tel. +39 02344223 (r.a.) – +39026696454 www.idfox.it mail: max@idfox.it Risultati Garantiti Massima Riservatezza e Professionalità.
L’abbandono del tetto coniugale fa perdere la proprietà della casa? Cosa succede alla casa se un genitore se ne va, pur essendo proprietario? L’altro genitore e i figli possono rimanere all’interno dell’abitazione e viverci? Richiedi una consulenza all’agenzia Investigativa IDFOX Investigazioni dal 1991 Tel.02344223
L’abbandono del tetto coniugale fa perdere la proprietà della casa? Cosa succede alla casa se un genitore se ne va, pur essendo proprietario? L’altro genitore e i figli possono rimanere all’interno dell’abitazione e viverci? Richiedi una consulenza all’agenzia Investigativa IDFOX Investigazioni dal 1991 Tel.02344223 Un nostro lettore ci ha posto il seguente quesito: «Mio padre ha lasciato la famiglia per un’altra donna. La casa dove viviamo è intestata sia a lui che a mia madre. Considerando che io e mio fratello, attualmente disoccupati, viviamo ancora qui, mio padre potrebbe in futuro richiedere la sua quota dell’immobile?». La questione che pone il lettore è dunque la seguente: se la casa è cointestata, che succede in caso di abbandono del tetto? Tale comportamento fa perdere la proprietà oppure è ininfluente? La situazione descritta è sicuramente delicata e coinvolge diversi aspetti, soprattutto di natura affettiva. Dal punto di vista legale, tuttavia, ci sono alcuni principi fondamentali da considerare. Quando un immobile è cointestato, entrambi i proprietari hanno pari diritti sulla proprietà. Ciò significa che il padre, essendo comproprietario dell’abitazione, può sempre reclamare la sua parte, indipendentemente dalla situazione familiare o dall’uso attuale dell’immobile. Tuttavia, la legge prevede anche la possibilità di tutelare anche l’altro cointestatario, specialmente dinanzi a particolari condizioni di vulnerabilità, come nell’ipotesi di figli minori o maggiorenni ma non ancora autosufficienti, con lui conviventi. Ecco, dunque, le regole da tenere in considerazione. L’abbandono del tetto coniugale è un illecito civile solo nel caso di coppia sposata. Esso comporta il cosiddetto “addebito”, ossia la “separazione con colpa”. Le conseguenze, nel caso di specie, non hanno grosso rilievo pratico: il genitore scappato di casa non potrà ottenere il mantenimento dall’ex e perderà ogni diritto ereditario dall’ex coniuge. Da un punto di vista penale, l’abbandono del tetto domestico può costituire un reato se ciò fa venir meno, al resto della famiglia, le risorse per vivere. Si può infatti configurare il reato di “violazione degli obblighi di assistenza familiare”, passibile di querela da parte dell’ex coniuge o convivente o degli stessi figli, se maggiorenni. Nonostante l’eventuale addebito e i profili penali appena visti, il padre mantiene tuttavia il diritto di comproprietà del 50% sul bene. Potrà decidere di vendere la propria quota ma non tutto l’immobile, non almeno senza il consenso della moglie. L’uomo potrebbe un giorno chiedere la divisione della comunione sul bene, rivolgendosi al giudice. Il tribunale verificherà se vi è la possibilità di una divisione in natura dell’appartamento (ad esempio, con un frazionamento in unità immobiliari più piccole). Se ciò non dovesse essere fattibile e, nello stesso tempo, se nessuno dei due proprietari intende acquistare la quota dell’altro, l’immobile verrà messo all’asta, in vendita forzata. Laddove, invece, entrambi i coniugi vogliano acquisire la quota dell’altro sul bene, il giudice prediligerà chi già vi vive (nel caso che stiamo esaminando, la moglie). Tutto ciò che abbiamo appena detto deve fare i conti con un’ulteriore variabile: quella dell’assegnazione della casa familiare. Difatti, anche dinanzi a una coppia non sposata, in presenza di figli minori e/o, se maggiorenni, non ancora autosufficienti (ne basta uno soltanto), il tribunale deve assegnare l’abitazione al genitore con cui vive la prole (nel caso di specie, la madre). Tale misura mira ad evitare che i figli possano subire traumi derivanti dalla disgregazione del nucleo familiare. L’assegnazione del diritto di abitazione nella casa familiare è subordinata a due condizioni: * la collocazione dei figli presso il genitore che rivendica tale diritto; * la sussistenza, in capo ai figli stessi, del diritto a ottenere il mantenimento da parte dei genitori. Pertanto, al fine di vedersi riconosciuto il diritto di abitazione nella casa, la madre deve dimostrare che almeno un figlio è minorenne, o portatore di handicap, o sta ancora formandosi (ossia sta studiando). Se invece tutti i figli hanno superato i 30 anni di età o se, comunque, non dimostrano di svolgere un percorso formativo, allora il giudice potrà negare il mantenimento e, con esso, l’assegnazione della casa. Ciò non toglie che la donna possa continuare a vivere, coi figli, nella casa familiare. In quanto comproprietaria, questa ha il diritto di utilizzo riconosciutole dall’articolo 1102 del Codice civile: utilizzo però che non deve pregiudicare il pari diritto dell’altro titolare e non può comportare un mutamento della destinazione dell’immobile. Per tale utilizzo, la madre non è tenuta a pagare all’ex un canone di affitto. In sintesi, il padre resta proprietario dell’immobile ma dovrà rispettare il diritto di abitazione della madre se ad ella viene assegnata dal tribunale la casa familiare e la collocazione dei figli. Diversamente i genitori potranno trovare un accordo sull’uso o sulla vendita del bene. Fonte Internet
Se un ladro entra in casa posso picchiarlo? È legale usare la violenza oppure le armi contro un malintenzionato che è entrato nella proprietà privata? Richiedi una consulenza all’agenzia Investigativa IDFOX Investigazioni dal 1991 Tel.02344223
Se un ladro entra in casa posso picchiarlo? È legale usare la violenza oppure le armi contro un malintenzionato che è entrato nella proprietà privata? Richiedi una consulenza all’agenzia Investigativa IDFOX Investigazioni dal 1991 Tel.02344223 Quali sono i limiti della legittima difesa? Nel nostro ordinamento giuridico spesso sembrano contrapporsi principi tra loro contrastanti. Ad esempio, se da un lato è risaputo che la proprietà privata è sacra, dall’altro è altrettanto noto che la legge proibisce ogni forma di violenza, sia fisica che psicologica. Come si conciliano questi due principi allorquando un malintenzionato entra nella propria abitazione? Se un ladro entra in casa posso picchiarlo? Si tratta di uno dei quesiti in assoluto più diffusi in rete; sono in tantissimi a chiedersi se è possibile usare la forza bruta contro chi si è introdotto illegalmente in una proprietà privata, al fine quantomeno di cacciarlo via. È infatti risaputo che non è possibile uccidere una persona, neanche se la si sorprende in flagranza di reato. Lo stesso vale nel caso in cui il padrone di casa non voglia ammazzare nessuno ma intenda solamente difendere i suoi beni da un’illegittima sottrazione? Si possono usare le maniere forti contro un ladro entrato in casa? Vediamo cosa dice la legge. Indice * Se un ladro entra in casa ci si può difendere? * Si può picchiare un ladro sorpreso in casa? * Si possono usare le armi contro un ladro in casa? * Quando non c’è legittima difesa? * Furto in casa e legittima difesa: approfondimenti Se un ladro entra in casa ci si può difendere? Se un ladro entro in casa è possibile difendere sé, i propri familiari e il proprio patrimonio, entro i limiti stabiliti dalla legittima difesa (art. 52 cod. pen.). Secondo la legge, la difesa è legittima solamente se: * c’è la necessità indifferibile di difendere un diritto, proprio o altrui, anche di natura patrimoniale; * la difesa è proporzionata all’offesa, con riferimento ai beni giuridici in gioco. In buona sostanza, non è possibile mettere in pericolo l’incolumità altrui se non c’è alcun rischio per la propria; * non c’è altro modo di tutelare i diritti messi in pericolo dall’altrui ingiusta condotta. In pratica, ciò accade quando non è possibile chiamare le forze dell’ordine. Si può picchiare un ladro sorpreso in casa? Non è possibile picchiare un ladro per il solo fatto di essere stato sorpreso a rubare in casa; per giungere alle “maniere forti”, infatti, occorre che sia stata messa in pericolo l’incolumità di qualcuno. In altre parole, non è possibile attentare all’integrità fisica del ladro, a meno che ciò non sia indispensabile per salvaguardare l’incolumità propria o altrui. Pertanto, non si può picchiare – con le mani o con un’arma – un ladro che è semplicemente intento a derubare; se ciò avvenisse, si risponderebbe del reato di lesioni personali. È invece possibile adoperare la violenza se il ladro non si limita al furto ma è evidentemente intenzionato a fare del male alle persone che sono legittimamente presenti in casa. Si possono usare le armi contro un ladro in casa? La legge consente di utilizzare le armi legalmente detenute per difendersi dal ladro in casa, alle condizioni sopra viste, e cioè purché sia indispensabile per difendere la propria o la altrui incolumità oppure i beni propri o altrui, sempreché vi sia un imminente pericolo d’aggressione fisica. Non è invece possibile usare le armi solo per difendere il proprio patrimonio, in assenza di un pericolo strettamente personale. Si può usare la forza per impedire al ladro di derubare? È però possibile usare la forza per sventare il furto, ad esempio cercando di sottrarre la refurtiva al ladro oppure di cacciarlo di casa. È ugualmente possibile inseguirlo per tentare di riprendersi il maltolto e per eseguire l’arresto, in attesa dell’arrivo della polizia. Come ricordato in precedenza, però, non è possibile usare la violenza bruta all’esclusivo fine di infliggere un dolore fisico al ladro. Quando non c’è legittima difesa? Non c’è mai legittima difesa tutte le volte in cui: * il pericolo non è più attuale, ad esempio perché il malvivente è già scappato. Non si può sparare alle spalle il ladro che sta andando via; * non c’è proporzione tra difesa e offesa. Non si può mettere in pericolo la vita di un ladro solamente perché sta commettendo un furto; * il pericolo è stato provocato da chi, successivamente, si è difeso. È il caso della rissa: chi causa una scazzottata oppure decide di parteciparvi non può poi invocare, a propria discolpa, la legittima difesa. Furto in casa e legittima difesa: approfondimenti Per ulteriori approfondimenti, si legga l’articolo dal titolo Legittima difesa furto. Fonte Internet
Infedeltà Aziendale, dipendente infedele, assenteismo, concorrenza Sleale. Sospetti l’infedeltà del tuo dipendente, il tuo agente o partner commerciale ? Scopri come possiamo aiutarti. Tel.02344223.
Infedeltà Aziendale, dipendente infedele, assenteismo, concorrenza Sleale. Sospetti l’infedeltà del tuo dipendente, il tuo agente o partner commerciale ? Scopri come possiamo aiutarti. Tel.02344223. Il dipendente “infedele” compie un illecito quando divulga notizie attinenti l’organizzazione e i metodi di produzione aziendali o quando utilizza dette notizie per creare un pregiudizio all’azienda datrice di lavoro. Come smascherare un dipendente infedele? Scopri quando l’attività di un’Agenzia Investigativa può essere determinante per le indagini e la raccolta delle prove. Il rapporto di lavoro subordinato si fonda su una serie di obblighi che il datore di lavoro e il dipendente devono rispettare per non commettere illeciti e inadempimenti che possono condurre alla risoluzione del contratto. Cos’è un dipendente infedele? Il dipendente risulta infedele ogniqualvolta tiene una condotta che lede la lealtà e viene meno all’obbligo sancito dall’art.2105 ed interpretato estensivamente dalla giurisprudenza consolidata. Semplificando, potremmo dire che è infedele il dipendente che, con la sua condotta e in modo volontario, arreca un danno all’azienda per cui presta la propria opera. Se ci fermassimo alla stretta interpretazione dell’art. 2105 dovremmo infatti considerare come infedeltà soltanto lo svolgimento di un’attività in concorrenza con il datore di lavoro o la divulgazione dei cosiddetti segreti di fabbrica (metodi di produzione, know how, brevetti, ecc…). Tuttavia, è da considerarsi infedele anche il dipendente che abusa dei permessi di malattia per svolgere un’altra attività lavorativa o quello che utilizza indebitamente beni messi a disposizione dall’azienda (l’auto aziendale, delle somme di denaro o dei dispositivi concessi per lo svolgimento delle mansioni utilizzati a fini personali e privati). Costituiscono infedeltà, e non potrebbe essere diversamente, anche le più gravi condotte che un dipendente possa mettere in atto come il furto o il sabotaggio. La prima conseguenza legale, comune a tutti i casi di infedeltà, è il licenziamento per giusta causa (c.d. in tronco) che interrompe immediatamente il rapporto di lavoro, senza preavviso e senza indennizzo. Nel caso di furto e di sabotaggio, oltre che sul piano disciplinare, il dipendente potrebbe dover rispondere anche sul piano penale (per furto o danneggiamento) e su quello civilistico (con l’obbligo di risarcire il danno). Che cosa succede però se si dovesse rendere necessario accertare la condotta illecita del dipendente al di fuori del luogo di lavoro? Pensiamo al caso del dipendente che, utilizzando permessi in maniera fraudolenta, svolge attività per un’azienda concorrente. Per procurarsi le prove della condotta sarà necessario monitorare il dipendente al di fuori dell’azienda, attraverso appostamenti o pedinamenti, attività di osservazione a distanza che consentono di seguire gli spostamenti, conoscere i luoghi visitati e le persone incontrate dal dipendente infedele acquisendo materiali video-fotografici da utilizzare come prove. In tutti i casi, o quasi, è imprescindibile l’intervento di un investigatore privato specializzato , concreto e riservato. L’installazione di telecamere per un controllo occulto deve essere affidata a un professionista, così come l’osservazione a distanza che, se commessa da un soggetto inesperto, può sfociare anche in reato (molestie o stalking). Anche nel caso di un controllo degli accessi o dei dispositivi come pc e smartphone aziendali – benché alcune fasi possano essere svolte dal datore – l’apporto di un professionista consente di ottenere prove forensi che potranno poi essere ammesse in giudizio: è il caso delle attività di digital forensics volte a valutare un accesso illegale ai sistemi aziendali o la sottrazione fraudolenta da parte del dipendente di informazioni sensibili relative all’azienda. Il Furto in azienda scoperto dall’Agenzia investigativa IDFOX Investigazioni dal 1991.. L’Agenzia IDFOX Investigazioni è stata piu volte incaricata di indagare su svariati casi di furti reiterati all’interno di un’azienda che, grazie alle attività di indagine e di infiltrati sono stati attribuiti ad alcuni dipendenti infedeli. L’attività di indagine, partite da un sospetto del datore di lavoro a seguito di ripetuti e c ammanchi ha visto gli specialisti dell’Agenzia IDFOX predisporre dei controlli difensivi – a mezzo di riprese video , attività di intelligence e pedinamento del dipendente sospettato di essere autore del fatto. L’incrocio delle informazioni e degli elementi probatori acquisiti ha consentito di arrivare ad accertare senza dubbio alcuno l’identità dell’autore dell’illecito e dei suoi complici, successivamente arrestati per furto e licenziati. L’intervento di un team multidisciplinare di investigatori ha consentito di impiegare gli strumenti e le modalità di indagine più adatte al caso e al contesto operativo, permettendo di individuare con tempestività i contorni delle condotte illecite ma soprattutto i dipendenti infedeli. L’agenzia Investigativa Idfox oggi risulta essere il tuo partner ideale per le investigazioni aziendali Intervenire tempestivamente ogniqualvolta sorge un fondato sospetto che vi sia una condotta infedele di un dipendente consente all’azienda di agire rapidamente e contenere i danni economici che possono derivarne. Per fare questo è fondamentale affidare l’attività investigativa a professionisti del settore. L’Agezia IDFOX , grazie alla ultratrentennale esperienza nella Corporate Investigation e a un team di investigatori formato in diversi campi di indagine – dall’intelligence alla cybersecurity, dalla digital forensics alla psicologia senza tralasciare le tradizionali tecniche investigative – è un alleato indispensabile per accertare eventuali illeciti commessi da dipendenti. Dalla consulenza alla stesura del report finale, passando per la scelta della strategia investigativa più consona al contesto, gli investigatori di IDFOX seguiranno il cliente fornendo la migliore risposta possibile alle esigenze. L’Agenzia Investigativa IDFOX , grazie anche a un costante aggiornamento, può disporre delle più moderne e avanzate tecnologie al servizio dell’attività investigativa. L’agenzia investigativa IDFOX Srl -Investigazioni dal 1991, con sede operativa e Legale in via Lugi Razza 4 – 20124 Milano, si avvale esclusivamente di investigatori privati altamente qualificati e con esperienza pluriennale, pronti a svolgere ogni tipologia di indagine, garantendo il rintraccio di prove tangibili e inconfutabili utilizzabili anche in sede di giudizio. Tempestività, professionalità e riservatezza sono le linee guida fondamentali della nostra agenzia investigativa, capace di garantire in modo affidabile lo svolgimento delle indagini e la raccolta prove tangibili, utilizzabili in sede di giudizio. Ricordati che l’esperienza e la conoscenza accumulata attraverso anni di lavoro sul campo è inestimabile quando si tratta di risolvere
Infedeltà Aziendale, dipendente infedele, assenteismo, concorrenza Sleale. Prezzo, Costi e Tariffe.Sospetti l’infedeltà del tuo dipendente, il tuo agente o partner commerciale ? Scopri come possiamo aiutarti. Tel.02344223. Il dipendente infedele,Prezzo, Costi e Tariffe
Infedeltà Aziendale, dipendente infedele, assenteismo, concorrenza Sleale. Prezzo, Costi e Tariffe.Sospetti l’infedeltà del tuo dipendente, il tuo agente o partner commerciale ? Scopri come possiamo aiutarti. Tel.02344223. Il dipendente “infedele” compie un illecito quando divulga notizie attinenti l’organizzazione e i metodi di produzione aziendali o quando utilizza dette notizie per creare un pregiudizio all’azienda datrice di lavoro. Come smascherare un dipendente infedele? Scopri quando l’attività di un’Agenzia Investigativa può essere determinante per le indagini e la raccolta delle prove. Il rapporto di lavoro subordinato si fonda su una serie di obblighi che il datore di lavoro e il dipendente devono rispettare per non commettere illeciti e inadempimenti che possono condurre alla risoluzione del contratto. Cos’è un dipendente infedele? Il dipendente risulta infedele ogniqualvolta tiene una condotta che lede la lealtà e viene meno all’obbligo sancito dall’art.2105 ed interpretato estensivamente dalla giurisprudenza consolidata. Semplificando, potremmo dire che è infedele il dipendente che, con la sua condotta e in modo volontario, arreca un danno all’azienda per cui presta la propria opera. Se ci fermassimo alla stretta interpretazione dell’art. 2105 dovremmo infatti considerare come infedeltà soltanto lo svolgimento di un’attività in concorrenza con il datore di lavoro o la divulgazione dei cosiddetti segreti di fabbrica (metodi di produzione, know how, brevetti, ecc…). Tuttavia, è da considerarsi infedele anche il dipendente che abusa dei permessi di malattia per svolgere un’altra attività lavorativa o quello che utilizza indebitamente beni messi a disposizione dall’azienda (l’auto aziendale, delle somme di denaro o dei dispositivi concessi per lo svolgimento delle mansioni utilizzati a fini personali e privati). Costituiscono infedeltà, e non potrebbe essere diversamente, anche le più gravi condotte che un dipendente possa mettere in atto come il furto o il sabotaggio. La prima conseguenza legale, comune a tutti i casi di infedeltà, è il licenziamento per giusta causa (c.d. in tronco) che interrompe immediatamente il rapporto di lavoro, senza preavviso e senza indennizzo. Nel caso di furto e di sabotaggio, oltre che sul piano disciplinare, il dipendente potrebbe dover rispondere anche sul piano penale (per furto o danneggiamento) e su quello civilistico (con l’obbligo di risarcire il danno). Che cosa succede però se si dovesse rendere necessario accertare la condotta illecita del dipendente al di fuori del luogo di lavoro? Pensiamo al caso del dipendente che, utilizzando permessi in maniera fraudolenta, svolge attività per un’azienda concorrente. Per procurarsi le prove della condotta sarà necessario monitorare il dipendente al di fuori dell’azienda, attraverso appostamenti o pedinamenti, attività di osservazione a distanza che consentono di seguire gli spostamenti, conoscere i luoghi visitati e le persone incontrate dal dipendente infedele acquisendo materiali video-fotografici da utilizzare come prove. In tutti i casi, o quasi, è imprescindibile l’intervento di un investigatore privato specializzato , concreto e riservato. L’installazione di telecamere per un controllo occulto deve essere affidata a un professionista, così come l’osservazione a distanza che, se commessa da un soggetto inesperto, può sfociare anche in reato (molestie o stalking). Anche nel caso di un controllo degli accessi o dei dispositivi come pc e smartphone aziendali – benché alcune fasi possano essere svolte dal datore – l’apporto di un professionista consente di ottenere prove forensi che potranno poi essere ammesse in giudizio: è il caso delle attività di digital forensics volte a valutare un accesso illegale ai sistemi aziendali o la sottrazione fraudolenta da parte del dipendente di informazioni sensibili relative all’azienda. Il Furto in azienda scoperto dall’Agenzia investigativa IDFOX Investigazioni dal 1991.. L’Agenzia IDFOX Investigazioni è stata piu volte incaricata di indagare su svariati casi di furti reiterati all’interno di un’azienda che, grazie alle attività di indagine e di infiltrati sono stati attribuiti ad alcuni dipendenti infedeli. L’attività di indagine, partite da un sospetto del datore di lavoro a seguito di ripetuti e c ammanchi ha visto gli specialisti dell’Agenzia IDFOX predisporre dei controlli difensivi – a mezzo di riprese video , attività di intelligence e pedinamento del dipendente sospettato di essere autore del fatto. L’incrocio delle informazioni e degli elementi probatori acquisiti ha consentito di arrivare ad accertare senza dubbio alcuno l’identità dell’autore dell’illecito e dei suoi complici, successivamente arrestati per furto e licenziati. L’intervento di un team multidisciplinare di investigatori ha consentito di impiegare gli strumenti e le modalità di indagine più adatte al caso e al contesto operativo, permettendo di individuare con tempestività i contorni delle condotte illecite ma soprattutto i dipendenti infedeli. L’agenzia Investigativa Idfox oggi risulta essere il tuo partner ideale per le investigazioni aziendali Intervenire tempestivamente ogniqualvolta sorge un fondato sospetto che vi sia una condotta infedele di un dipendente consente all’azienda di agire rapidamente e contenere i danni economici che possono derivarne. Per fare questo è fondamentale affidare l’attività investigativa a professionisti del settore. L’Agezia IDFOX , grazie alla ultratrentennale esperienza nella Corporate Investigation e a un team di investigatori formato in diversi campi di indagine – dall’intelligence alla cybersecurity, dalla digital forensics alla psicologia senza tralasciare le tradizionali tecniche investigative – è un alleato indispensabile per accertare eventuali illeciti commessi da dipendenti. Dalla consulenza alla stesura del report finale, passando per la scelta della strategia investigativa più consona al contesto, gli investigatori di IDFOX seguiranno il cliente fornendo la migliore risposta possibile alle esigenze. L’Agenzia Investigativa IDFOX , grazie anche a un costante aggiornamento, può disporre delle più moderne e avanzate tecnologie al servizio dell’attività investigativa. L’agenzia investigativa IDFOX Srl -Investigazioni dal 1991, con sede operativa e Legale in via Lugi Razza 4 – 20124 Milano, si avvale esclusivamente di investigatori privati altamente qualificati e con esperienza pluriennale, pronti a svolgere ogni tipologia di indagine, garantendo il rintraccio di prove tangibili e inconfutabili utilizzabili anche in sede di giudizio. Tempestività, professionalità e riservatezza sono le linee guida fondamentali della nostra agenzia investigativa, capace di garantire in modo affidabile lo svolgimento delle indagini e la raccolta prove tangibili, utilizzabili in sede di giudizio. Ricordati che l’esperienza e la conoscenza accumulata attraverso anni di lavoro sul campo è inestimabile quando si
Investigatore privato a Milano, costi, prezzi e tariffe, Agenzia investigativa a Milano. In linea generale a la tariffa oraria a Milano applicata ad una investigazione privata parte da un costo minimo di uro 50 piu iva per agente. Idfox Investigazioni dal 1991, Tel.02344223.
Investigatore privato a Milano, costi, prezzi e tariffe, Agenzia investigativa a Milano. In linea generale a la tariffa oraria a Milano applicata ad una investigazione privata parte da un costo minimo di uro 50 piu iva per agente. Idfox Investigazioni dal 1991, Tel.02344223. Agenzia Specializzate nelle indagini aziendali per Indagini sui dipendenti, soci, assenteismo, Doppio lavoro, analisi reputazionale, lealta’ aziendale, agente commerciale, controspionaggio aziendale, concorrenza sleale. Detective Privato a Milano, Investigazione Privata a Milano, Agenzia Investigativa a Milano. Investigazioni Private ed Indagini Private, Aziendali Investigazioni Aziendali, Agenzia Investigativa Idfox Investigazioni dal 1991, Tel.02344223. Agenzia Specializzate nelle indagini aziendali per Indagini sui dipendenti, soci, assenteismo, Doppio lavoro, analisi reputazionale, lealta’ aziendale, agente commerciale, controspionaggio aziendale, concorrenza sleale. L’agenzia investigativa Idfox e’ specializzate nelle investigazioni aziendali dal 1991, con competenze specifiche per offrire un team che assicura la tutela degli asset aziendali tangibili e intangibili, supporta la responsabilità d’impresa, la tutela della reputazione, delle operazioni del management ecc. Servizi personalizzabili per ogni esigenza. Chiama per una consulenza riservata. L’Agenzia investigativa Idfox Investigazioni opera in tutto il territorio Italiano ed estero. Le investigazioni aziendali intese come attività di monitoraggio e controllo su dipendenti, sui soci e sulla concorrenza riescono a fornire una garanzia di sicurezza alle aziende appartenenti a qualsivoglia settore e di qualsiasi grandezza od entità. Richiedi una consulenza ai leader nelle indagini aziendali. In quali casi il datore di lavoro può incaricare un investigatore privato affinché controlli i propri dipendenti senza violare la loro privacy.! Come diremo, è possibile che il capo di un’azienda incarichi un’agenzia investigativa “autorizzata” affinché scopra eventuali raggiri dei propri dipendenti. Si pensi al lavoratore che, pur essendo in malattia, è andato a fare una vacanza, oppure al dipendente che svolge due attività, l’una in contrasto con l’altra. Ma procediamo con ordine. Indice -Cosa sono le investigazioni aziendali? -A cosa servono le investigazioni aziendali? -Cos’è l’obbligo di fedeltà? -Investigazioni aziendali: esito per uso Legale. -Investigazioni aziendali e privacy dei dipendenti Cosa sono le investigazioni aziendali? Le investigazioni aziendali sono le indagini che il datore di lavoro fa compiere sui propri dipendenti, solitamente affidandosi ad apposite agenzie investigative. A cosa servono le investigazioni aziendali? Le investigazioni aziendali servono per tutelare il datore da possibili comportamenti scorretti dei propri dipendenti. Le indagini private sul dipendente possono essere fondamentali per contrastare furti, appropriazioni indebite, assenteismo, simulazione di malattia, abuso dei permessi previsti dalla legge 104 e concorrenza sleale. Cos’è l’obbligo di fedeltà? La legge impone a tutti i dipendenti il cosiddetto obbligo di fedeltà, che consiste: * nel divieto di concorrenza. Il dipendente può svolgere attività lavorativa per due imprese, purché operino in settori diversi; * l’obbligo di riservatezza. Non si possono divulgare informazioni che riguardano l’organizzazione e i metodi di lavoro dell’azienda per cui si lavora, oppure sfruttare conoscenze (know how) apprese nell’altra azienda. Il dipendente non deve quindi trattare affari, per conto proprio o di terzi, in concorrenza con il datore per cui lavora, né divulgare notizie attinenti all’organizzazione e ai metodi di produzione dell’impresa, o farne uso in modo da poter recare ad essa pregiudizio. Le investigazioni aziendali servono appunto a verificare, tra le altre cose, che il dipendente non abbia violato l’obbligo di fedeltà che lo lega al datore. Investigazioni aziendali: quando sono legali? Secondo la giurisprudenza l’uso di un investigatore privato da parte del datore è lecito solo se le indagini vengono condotte al di fuori dell’ambiente lavorativo e dopo l’orario di lavoro. Se un dipendente svolge attività extra-lavorative che violano il divieto di concorrenza e possono danneggiare l’azienda per cui lavora, il datore di lavoro ha il diritto di effettuare controlli per verificare il comportamento illecito e applicare eventuali sanzioni al dipendente. La Cassazione specifica che il datore di lavoro può ricorrere all’investigazione privata in due casi, e cioè quando: * ci sono prove evidenti di illeciti da parte del dipendente; * sussiste il sospetto concreto che l’illecito sia stato commesso o sia in procinto di essere commesso. In entrambi i casi, l’attività investigativa è considerata legale a condizione che non riguardi solo il rispetto dell’obbligazione lavorativa. In altre parole, il datore non può affidarsi a un’agenzia investigativa solo per controllare che il dipendente faccia bene il proprio lavoro. Al contrario, se il datore decide di utilizzare agenzie investigative, è necessario individuare il diritto violato, come ad esempio la violazione del divieto di concorrenza, l’abuso dei permessi 104, un furto in azienda, ecc. Non è quindi possibile dare luogo a investigazioni aziendali preventive, cioè fatte senza alcuna ragione precisa, magari solo per intimorire i dipendenti e scoraggiarli dall’intraprendere azioni illegali. La dottrina ha inoltre sottolineato che i controlli dei dipendenti attraverso un investigatore privato devono essere occasionali e non sistematici. Devono essere considerati come un’ultima risorsa tecnica indispensabile e non sostituibile con altri tipi di indagini. Investigazioni aziendali e privacy dei dipendenti La Cassazione ha stabilito le regole che il datore di lavoro deve seguire se desidera utilizzare un investigatore senza violare la privacy del dipendente. I controlli investigativi sono considerati legittimi e non violano la riservatezza del lavoratore se: * sono effettuati in luoghi pubblici, evitando sia l’ambiente aziendale che la residenza del dipendente, dove l’interferenza nella vita privata è vietata; * riguardano fatti estranei al lavoro svolto dal dipendente. È vietato pedinare un dipendente per verificare il suo comportamento con i clienti o i fornitori, mentre è consentito se l’obiettivo è verificare che il dipendente stia svolgendo effettivamente i compiti assegnati dal datore di lavoro. Non va peraltro dimenticato come lo Statuto dei lavoratori permetta l’utilizzo di strumenti audiovisivi (telecamere, ecc.) e altri mezzi per controllare a distanza l’attività dei dipendenti, ma solo per ragioni organizzative e produttive, per garantire la sicurezza sul lavoro e proteggere il patrimonio aziendale. L’installazione di tali strumenti richiede un accordo collettivo stipulato dai rappresentanti sindacali o aziendali. CHI SIAMO Il nostro team di esperti dell’agenzia IDFOX Srl, parla almeno correttamente 5 lingue: inglese, francese, spagnolo, tedesco ed arabo ed è esperto nelle indagini private, aziendali, assicurative e finanziarie internazionali ed opera