Investigatore Privato, Agenzia IDFOX Milano_Infedeltà aziendale: il ruolo dell’agenzia investigativa
Uno dei rischi più comuni da cui è bene difendersi è l’infedeltà aziendale ed è qui che entra in gioco l’agenzia investigativa con le indagini aziendali. Affidarsi all’agenzia Idfox Srl, con oltre 30 anni di esperienza diretta, specializzata nelle investigazioni aziendali e concorrenza sleale, è una Garanzia! Tra i rischi più temuti dalle aziende c’è quello dell’infedeltà aziendale sia da parte dei soci che da parte del dipendente. Se si sospetta di essere traditi, la soluzione più ovvia e semplice è quella di rivolgersi ad un’agenzia investigativa, specializzata in indagini aziendali. Infatti, dimostrare l’infedeltà aziendale è un procedimento complicato e la scelta più saggia è quella di richiedere l’intervento di un investigatore privato in grado di produrre prove, valide legalmente, per poter ottenere la giusta punizione per il dipendente o socio infedele. Per prima cosa, un buon investigatore privato raccoglie tutte le informazioni utili a capire il ruolo del sospettato all’interno dell’azienda. Il secondo step è quello di seguire tutti i suoi movimenti attraverso gli appostamenti e i pedinamenti, in modo da procurarsi prove concrete e legalmente valide in un eventuale processo. L’ultimo passaggio è quello di redigere un un fascicolo investigativo all’interno del quale verranno documentate tutte le prove prodotte per inchiodare il dipendente o socio infedele.
Investigatore Privato, Agenzia IDFOX Milano_Addebito della separazione alla moglie che nelle foto è in atteggiamenti intimi con un altro
Sono prova della violazione del dovere di fedeltà, che giustifica quindi l’addebito della separazione le foto che ritraggono il coniuge in atteggiamenti amorosi con un’altra persona quando il matrimonio è in corso Ammissibile e rilevante la prova del tradimento che il marito ha fornito in sede di separazione e sulla quale ha fondato la richiesta di addebito alla moglie. Non c’è dubbio che le foto prodotte ritraggano la signora in atteggiamenti amorosi con un altro uomo in costanza di matrimonio. La Corte di Appello di Milano con sentenza n. 1019/2022 conferma l’addebito a carico della donna, come già sancito dal giudice di primo grado. Una donna impugna la sentenza con cui il tribunale ha dichiarato la separazione coniugale con addebito a suo carico. Impugnazione che però la Corte di Appello di Milano respinge perché, in base all’insegnamento della Suprema Corte di Cassazione: “possono costituire prova della violazione del dovere di fedeltà coniugale e giustificare, pertanto, l’addebito della separazione, le fotografie che mostrano il marito in un atteggiamento di intimità con una donna che, secondo la comune esperienza, induce a presumere l’esistenza tra i due della relazione extraconiugale
Investigatore Privato, Agenzia IDFOX Milano_Azione diretta del terzo trasportato
Con Sentenza n. 35318 del 30 novembre 2022, le Sezioni Unite della Corte di Cassazione si sono espresse in materia di azione diretta in favore del terzo trasportato nei confronti dell’assicurazione prevista dall’art. 141 cod. ass. L’azione diretta prevista dall’art. 141 cod. ass. in favore del terzo trasportato è aggiuntiva rispetto alle altre azioni previste dall’ordinamento e mira ad assicurare al danneggiato una tutela rafforzata, consentendogli di agire nei confronti dell’assicuratore del vettore e di ottenere il risarcimento del danno a prescindere dall’accertamento della responsabilità dei conducenti dei veicoli coinvolti, fatta salva la sola ipotesi di sinistro causato da caso fortuito. La tutela rafforzata riconosciuta dall’art. 141 cod. ass. al traporta o danneggiato presuppone che nel sinistro siano rimasti coinvolti almeno due veicoli, pur non essendo necessario che si sia verificato uno scontro materiale fra gli stessi, e si realizza mediante l’anticipazione del risarcimento da parte dell’assicuratore del vettore e la possibilità di successiva rivalsa di quest’ultimo nei confronti dell’impresa assicuratrice del responsabile civile. Nel caso in cui nel sinistro sia stato coinvolto un unico veicolo l’azione diretta che compete al trasportato danneggiato è esclusivamente quella prevista dall’art. 144 cod. ass., da esercitarsi nei confronti dell’impresa di assicurazione del responsabile civile.
Investigatore Privato, Agenzia IDFOX Milano_Affidamenti privi di contratto dimostrabili dagli estratti conto
Il Giudice, partendo dalla ratio della normativa sulla trasparenza trasfusa nel Testo Unico Bancario ed in particolare tenendo a mente la finalità dell’ art. 117 del TUB, ha ritenuto che la prova degli affidamenti potesse essere desunta anche dagli estratti conto, o meglio, dagli scalari. Nel caso specifico, il Tribunale ha osservato come “la difesa degli opponenti ha dedotto fin dalla seconda memoria ex art 183 cpc la sussistenza di un affidamento per euro 40.000,00 come emergente dagli scalari; la circostanza deve effettivamente intendersi adeguatamente provata alla luce di quanto osservato dal Consulente, che, dall’analisi degli estratti conto e sulla base delle diciture di affidamento, ha ritenuto che nel corso del rapporto la banca ha concesso delle linee di affidamento inizialmente pari a €40.000,00, poi divenute €45.000,00 alla fine del I° trimestre 2011, e tornate a € 40.000,00 al termine del II° trimestre 2012, sino al momento di estinzione del rapporto finanziario”. Posta la dimostrazione degli affidamenti e la mancanza di idonee pattuizioni scritte sull’entità degli interessi, il Tribunale ha ritenuto di applicare la sanzione prevista dall’art. 117 del TUB, facendo quindi ricalcolare il saldo con i tassi sostitutivi BOT. Il risultato di tale ricalcolo ha portato il saldo di conto corrente da un passivo di – 73.476,34 euro ad un attivo di 42.348,61 euro.
Investigatore Privato, Agenzia IDFOX Milano_Esame testimoniale nel processo penale
Esame testimoniale nel processo penale L’esame testimoniale nel processo penale segue le regole dell’art. 499 c.p.p. che vieta di formulare al teste domande in grado di inficiare la verità in relazione ai fatti sui quali viene sentito. Lo stesso è disciplinato dalla normativa contenuta nel titolo II dedicato ai mezzi di prova, capo I, intitolato “Testimonianza”, dall’art. 194 all’art 207 c.p.p., anche se all’interno del codice sono altre le norme dedicate a questo istituto, che riguardano: Contenuto dell’esame testimoniale: Oggetto dell’esame sono i fatti che costituiscono l’oggetto della prova, il testimone infatti non può deporre sulla moralità dell’imputato, a meno che dette informazioni non siano utili a definire la pericolosità sociale del soggetto o la sua personalità in relazione al reato commesso. Testimonianza indiretta o de relato: Può accadere anche che dei fatti oggetto del procedimento penale siano a conoscenza dei soggetti che ne abbiano avuto una conoscenza indiretta, anche in forma diversa da quella orale, perché degli stessi hanno acquisito informazioni per mezzo di altre persone. Capacità di testimoniare: in linea generale, ogni soggetto possiede la capacità di rendere la propria testimonianza, in alcuni casi però si può rendere necessario verificare l’idoneità sia fisica che mentale del soggetto. Incompatibilità a testimoniare: L’articolo 197 del codice di procedura penale dispone che non possono essere sottoposti ad esame testimoniale i coimputati per il medesimo reato e le persone imputate in un procedimento connesso fatti salvi casi particolari (artt. 196 e 197 c.p.p). Obblighi del testimone: Il testimone una volta citato deve presentarsi al giudice e rispettare quanto lo stesso prescrive per necessità processuali. Astensione dalla testimonianza: Al fine di rendere il più possibile imparziale la testimonianza in relazione ai fatti oggetto del procedimento penale il codice di procedura dispone che i prossimi congiunti dell’imputato non siano obbligati a deporre, dovendo intendersi per prossimi congiunti gli ascendenti, i discendenti il coniuge, i fratelli e le sorelle, gli affini nello stesso grado, gli zii, i nipoti e gli affini, solo se il coniuge non è morto e vi sono figli. Testimonianza e segreti: Un’ulteriore deroga al generale obbligo di dire la verità da parte della persona che ricopre il ruolo di testimone è quella contenuta nell’articolo 200 del codice di procedura civile. Valenza probatoria della testimonianza: L’apertura del dibattimento segna il momento iniziale del processo penale, ove tutto ciò che ne entra a far parte assume valenza probatoria. Citazione del testimone: L’art. 468 c.p.p fissa, al I comma, il termine perentorio entro il quale depositare la lista testi , ossia almeno sette giorni prima della data fissata per l’apertura del dibattimento, indicandovi anche le circostanze sulle quale verte l’esame. Giuramento del teste: Prima di procedere all’esame il teste deve formulare giuramento ai sensi dell’articolo 497, II comma e fornire le proprie generalità. Credibilità del teste: Le dichiarazioni rese ai sensi dell’articolo 500, II comma (“Contestazioni nell’esame testimoniale”) hanno lo scopo di valutare la credibilità del teste; il citato comma è stato dichiarato legittimo dall’ordinanza 36/2002 pronunciata dalla Corte Costituzionale.
Investigatore Privato, Agenzia IDFOX Milano_Omissione comunicazione dati conducente: e’ multa
Omissione comunicazione dati conducente: e’ multa Con la pronuncia n. 723/16 del 22/12/2016 il Giudice di Pace di Matera dott.ssa Alda Moramarco ha ribadito un principio sottolineato dalla Corte di Cassazione con Sentenza n. 7003 del 11/04/2016: “In tema di violazione per omessa comunicazione dei dati del conducente di un veicolo ai sensi dell’art. 126 bis cod. strada ove la contestazione della violazione principale sia avvenuta tardivamente, va esclusa la sussistenza dell’obbligo, per il proprietario del veicolo, di comunicare gli estremi del conducente del mezzo al momento del rilevamento dell’infrazione, in quanto la tempestività della contestazione risponde alla “ratio” di porre il destinatario in condizione di difendersi, considerato che il trascorrere del tempo rende evanescenti i ricordi”. Il principio, pronunciato nel 2016 dalla Corte di Cassazione (cfr. anche Cass. n. 18027/2018) e confermato lo stesso anno dal Giudice di Pace di Matera, si è consolidato e rafforzato nel corso del tempo divenendo una prassi.
Investigatore Privato, Agenzia IDFOX Milano_Condanna penale per il padre che trascura i figli
Condanna penale per il padre che trascura i figli L’art. 570 co. 1 c.p. sancisce che: “Chiunque, abbandonando il domicilio domestico comunque serbando una condotta contraria all’ordine o alla morale delle famiglie, si sottrae agli obblighi di assistenza inerenti alla responsabilità genitoriale, alla tutela legale o alla qualità di coniuge, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa da centotre euro a milletrentadue euro”. La sentenza di Cassazione n. 29926/2022, accogliendo il ricorso del Procuratore, annulla la sentenza e rinvia al giudice di primo grado, riconoscendo il rischio di condanna penale al padre che, oltre a far mancare i mesi di sussistenza ai figli piccoli e alla moglie, si disinteressa della prole frequentandola sporadicamente. Il padre viene cosi condannato in primo grado per essersi sottratto agli obblighi di assistenza, che gravano sui genitori, perché lo stesso ha tenuto una condotta contraria all’ordine e alla morale delle famiglie e ha fatto mancare i mezzi di sussistenza ai figli minori e alla moglie. Corte Suprema di Cassazione – VI Sez. Penale – Sentenza n. 29926 del 27.04.2022
Investigatore Privato, Agenzia IDFOX Milano_Gelosia e femminicidio
Gelosia e femminicidio Con la sentenza n. 28561/2022 la Cassazione rigetta il ricorso presentato dal difensore di un soggetto ritenuto responsabile di femminicidio nei confronti della moglie. La premeditazione emerge dalle modalità dell’omicidio, annunciate e confidate a diversi conoscenti alcuni mesi prima dell’accaduto. La gelosia inoltre non scrimina la condotta se non rientra in un disturbo della personalità, ma è solo il frutto di una personalità violenta e autoritaria, poco incline a riconoscere come errata la propria condotta, ma solo quella della vittima, solo perché ha manifestato il desiderio di separarsi. La Corte di assise d’appello conferma la sentenza del Gip e dichiara l’imputato colpevole del reato di omicidio della moglie non legalmente separata e lo condanna alla pena di trent’anni di reclusione stante l’opzione per il rito abbreviato. Corte Suprema di Cassazione – i Sez. Penale – Sentenza n. 28561 del 08.03.2022
Investigatore Privato, Agenzia IDFOX Milano_Stalking del marito e risarcimento della moglie
Stalking del marito e risarcimento della moglie La Cassazione, con decisione n. 26182/2022, conferma la condanna al risarcimento di 18.000 euro, emessa in primo grado e poi confermata in sede di appello, in favore della vittima di stalking, ex moglie del soggetto. Le condotte ripetitive messe in atto, infarcite da minacce e atteggiamenti persecutori nulla hanno a che vedere con un corteggiamento amoroso serrato. Infatti, inviare continui sms, lettere e presentarsi a casa senza invito, tenendo un atteggiamento minaccioso e intimidatorio, ingenerando ansia e paura, non possono configurare un corteggiamento ma il reato di stalking. L’imputato viene condannato in primo grado per il reato di violazione di domicilio aggravato, per il reato di lesioni aggravate e legati dal vincolo della continuazione, pena aumentata per la contestata recidiva. Cass. Pen. – Sez. V – Udienza n. 26182 del 31.05.2022
Investigatore Privato, Agenzia IDFOX Milano_Collocamento dei figli con il padre se la madre non ha una sistemazione
Collocamento dei figli con il padre se la madre non ha una sistemazione È piuttosto raro che i figli, soprattutto se ancora minorenni, vengano affidati al padre. Interessante per questo l’ordinanza del Tribunale ordinario di Busto Arsizio del 7 luglio 2022 che ha disposto il collocamento di due minori presso l’abitazione paterna, scelta scaturita dalla positiva esperienza dei minori – collocati presso il padre ma accuditi dalla zia. La decisione è stata presa dopo la constatata insofferenza della madre nei confronti del percorso comunitario e la sperimentazione fatta in questo periodo in relazione ai minori presso la residenza del padre. Esperienza positiva per i bambini anche grazie alla sorella del ricorrente, figura molto valida di accudimento. Il padre da parte sua si è dimostrato molto collaborativo, perché si è sottoposto alle valutazioni del Sert, che hanno dato esito negativo. Tribunale Ordinario Busto Arsizio – I Sez. Civile – Ordinanza del 07.07.2022