Calunnia: quanto tempo per fare denuncia? Chiedi una consulenza Agenzia IDFOX Investigazioni dal 1991 – Tel.02344223 – mail: max@idfox.it
Per sporgere una denuncia per calunnia occorre attendere la sentenza di assoluzione della persona falsamente accusata di aver commesso un reato?
La calunnia è il reato che commette chi accusa falsamente un’altra persona di aver commesso un reato pur sapendola innocente. La pena è la reclusione da due a sei anni, aumentata nell’ipotesi in cui l’innocente – a seguito dell’accusa calunniosa – dovesse riportare una condanna alla reclusione superiore ai cinque anni. con il presente articolo ci soffermeremo su una questione specifica: quanto tempo c’è per sporgere denuncia per calunnia?
In buona sostanza, si tratta di capire entro quanto tempo la persona ingiustamente accusata di un reato può querelare a propria volta chi l’ha segnalata alle autorità. Il quesito non è di poco conto se solo si considera che, molto spesso, chi è stato calunniato attende di ottenere l’assoluzione da parte del giudice prima di agire a propria volta con una controdenuncia; il che implica, di solito, il trascorrere di molti anni. Approfondiamo l’argomento.
Indice
* Calunnia: dopo quanto tempo si prescrive?
* Calunnia: entro quanto tempo va sporta denuncia?
* Denuncia per calunnia: va sporta dopo l’assoluzione?
* Denuncia per calunnia: va sporta dopo l’archiviazione?
* Controdenuncia per calunnia: quando si può fare?
* Quando c’è calunnia?
Calunnia: dopo quanto tempo si prescrive?
Il reato di calunnia si prescrive nel termine di sei anni da quando è stato commesso.
Se però nel frattempo l’autorità giudiziaria ha compiuto determinati atti tipici della propria funzione (interrogatorio, citazione diretta a giudizio, ecc.), la prescrizione si interrompe e comincia a decorrere daccapo, non potendo però mai superare il limite massimo di sette anni e mezzo.
In pratica, il termine di prescrizione di sei anni vale solamente nell’ipotesi in cui l’autorità giudiziaria non abbia compiuto – nel frattempo – alcuna attività.
Calunnia: entro quanto tempo va sporta denuncia?
La calunnia può essere denunciata fino a che non si sia prescritta, cioè nel termine di sei anni da quando è stata commessa.
Non trattandosi di reato procedibile a querela, infatti, non occorre rispettare il termine di tre mesi da quando si è avuta conoscenza del fatto.
Dunque, in linea di massima, chi vuole denunciare per calunnia una persona può farlo entro sei anni da quando la falsa accusa è stata trasmessa alle autorità competenti.
Denuncia per calunnia: va sporta dopo l’assoluzione?
Come anticipato, molte persone ingiustamente accusate attendono di essere formalmente assolte dal giudice per poter poi sporgere denuncia per calunnia.
Tale strategia, però, non sempre ripaga: se infatti la sentenza di assoluzione è prova indiscutibile della propria innocenza, v’è il concreto rischio che, nel frattempo, la calunnia sia andata prescritta.
Il termine di prescrizione, infatti, decorre da quando è stato commesso il reato (cioè la calunnia) e non da quando è stata accertata l’innocenza dell’accusato.
D’altronde, questa circostanza – cioè, l’accertamento giudiziale dell’innocenza della persona ingiustamente accusata – non è requisito indispensabile per poter procedere con la denuncia per calunnia, la quale richiede solamente la consapevolezza, da parte del calunniatore, di accusare una persona innocente.
Pertanto, per non far trascorrere troppo tempo e far così prescrivere il delitto, chi è stato calunniato può sporgere immediatamente denuncia, senza attendere la propria assoluzione.
Peraltro, il reato di calunnia scatta anche nell’ipotesi in cui nessun procedimento penale sia stato intrapreso contro il calunniato, circostanza questa che esclude a priori la possibilità di ottenere una sentenza assolutoria (visto che il procedimento non verrà nemmeno celebrato).
Perché vi sia calunnia, infatti, è sufficiente il pericolo che dalla falsa accusa derivi un processo penale a carico di un innocente; non è quindi necessario che il procedimento venga intrapreso realmente.
Insomma: si può denunciare per calunnia anche in assenza dell’instaurazione del processo penale nei confronti dell’incolpato, essendo invece sufficiente la mera possibilità che l’autorità giudiziaria si attivi per reprimere il reato falsamente addebitato.
Denuncia per calunnia: va sporta dopo l’archiviazione?
L’ideale sarebbe sporgere denuncia per calunnia dopo che la falsa denuncia nei propri confronti sia stata archiviata dal pubblico ministero.
In questo modo, infatti, non solo si ha la prova della propria innocenza ma ci si può attivare per denunciare il calunniatore senza temere che il reato sia prescritto, visto che – solitamente – all’archiviazione si giunge in breve tempo.
Controdenuncia per calunnia: quando si può fare?
In pratica, la controdenuncia per calunnia può essere sporta:
* dopo aver avuto conoscenza del fatto di essere stati denunciati, o comunque dopo aver avuto cognizione della denuncia stessa;
* dopo l’archiviazione disposta dal pm;
* dopo l’assoluzione conseguente alla celebrazione del processo penale.
Quando c’è calunnia?
Giunti a questo punto, vale la pena di effettuare alcune precisazioni.
Il delitto di calunnia scatta solamente se c’è l’assoluta consapevolezza di accusare una persona innocente.
In altre parole, la calunnia presuppone il dolo di chi agisce, cioè di chi sporge la falsa denuncia.
Il dubbio o l’errore sulla colpevolezza del denunciato escludono la calunnia.
Se Carlo denuncia Paolo pensando che possa averlo derubato, non commetterà alcuna calunnia nel caso in cui Paolo dovesse essere poi assolto.
Pertanto, il fatto di essere stati assolti per una denuncia infondata non fa scattare in automatico il reato di calunnia in capo al denunciante.
C’è calunnia anche se si accusa una persona di un reato diverso da quello che ha realmente commesso.
Se una persona viene derubata da un borseggiatore e, mentendo, racconta alla polizia che il ladro gli ha puntato la pistola alla tempia, commetterà calunnia perché avrà sporto denuncia per rapina anziché per furto.