Investigatore privato, cosa  fa?  prezzo e  preventivi. Richiedi una consulenza all’agenzia investigativa IDFOX Investigazioni dal 1991, tel.+3902344223. Come si fa a diventare investigatore privato?

Investigatore privato, cosa  fa?  prezzo e  preventivi. Richiedi una consulenza all’agenzia investigativa IDFOX Investigazioni dal 1991, tel.+3902344223.

Come si fa a diventare investigatore privato?

Fino al 2010 era sufficiente dimostrare una capacità tecnico-professionale che era di valutazione discrezionale del Prefetto. Canonicamente si definiva in almeno 2 anni di collaborazione ma non era scritto in alcuna Legge o Circolare.

* Come si fa ad aprire una agenzia investigativa?

* Per aprire una agenzia investigativa, oltre ai requisiti personali del titolare (si rimanda alla domanda “come si fa a diventare investigatore privato?”) è necessario presentare una istanza alla Prefettura presso la quale si intende stabilire la sede dell’agenzia investigativa. L’istanza alla prefettura, in base a quanto disposto dall’Allegato H del D.M. 269/2010, deve contenere un progetto organizzativo, predisposto dal soggetto che fa domanda di licenza, che ne diventa parte integrante.

Il progetto organizzativo deve illustrare dettagliatamente:

– il luogo ove l’imprenditore intende stabilire la sede principale (intesa come il luogo in cui hanno concreto svolgimento le attività amministrative e di direzione dell’attività e dove si espletano gli adempimenti di cui all’art 135 TULPS e 260 del Regolamento d’esecuzione, in particolare la tenuta del registro delle operazioni, anche su supporto elettronico non modificabile) e le eventuali sedi secondarie (intese come il luogo in cui si svolga attività operativa e si espletano gli adempimenti di cui all’art. 260, co.2), con descrizione delle sedi stesse; le sedi dell’attività non possono essere attivate presso il domicilio del titolare della licenza né in locali nei quali insistano studi legali;

– i requisiti dell’impresa (forma societaria, denominazione sociale, rappresentanti legali, etc.) e del richiedente la licenza;

– la tipologia dei servizi che intende svolgere;

– il personale che intende eventualmente impiegare, distinguendo tra: investigatori/informatori commerciali autorizzati dipendenti (con richiesta di mini licenza) e collaboratori dipendenti, specificando per questi ultimi la tipologia contrattuale (intermittente, part time o full time, a tempo determinato o indeterminato);

– la disponibilità economica-finanziaria per la realizzazione del progetto e per l’assolvimento degli oneri di legge (ad es. prestazione della cauzione);

– la dotazione di tecnologie e attrezzature per lo svolgimento dei servizi (server, computer, fax, software, sistemi di sicurezza informatica, impianto antifurto e videosorveglianza).

* Come si fa ad aprire una agenzia investigativa?

* Ci sono limiti territoriali alla licenza?

* Il D.M. 269/2010 ha stabilito che l’investigatore privato può raccogliere elementi di prova e svolgere l’attività per la quale è autorizzato su tutto il territorio nazionale. Prima dell’entrata in vigore del citato D.M. si sono susseguite alcune circolari ministeriali circa la territorialità della licenza. In una prima interpretazione, molto restrittiva del TULPS, l’investigatore era limitato ad operare solo nel territorio della provincia nella quale era autorizzato.

uo’ fare un investigatore privato

Cosa può fare un investigatore privato?

Il DM 269/2010 all’art. 5 definisce 7 macroaree di intervento dell’investigatore privato suddividendole in ambiti di attività d’indagine:

* Attività di indagine in ambito privato; volta alla ricerca ed alla individuazione di informazioni richieste dal privato cittadino, anche per la tutela di un diritto in sede di giudiziaria, che possono riguardare, tra l’altro, gli ambiti famigliari, matrimoniali, patrimoniali, ricerca di persone scomparse;

* Attività di indagine in ambito aziendale; volta a risolvere questioni afferenti la propria attività aziendale, richiesta anche per la tutela di un diritto in sede giudiziaria, che possono riguardare, tra l’altro: azioni illecite da parte del prestatore di lavoro, infedeltà professionale, tutela del patrimonio scientifico e tecnologico, tutela di marchi e brevetti, concorrenza sleale, contraffazione di prodotti;

* Attività di indagine in ambito commerciale; volta all’individuazione ed all’accertamento delle cause che determinano, anche a livello contabile, gli ammanchi e le differenze inventariali nel settore commerciale, anche mediante la raccolta di informazioni reperite direttamente presso i locali del committente;

* Attività di indagine in ambito assicurativo; in materia di dinamica dei sinistri, responsabilità professionale, risarcimenti sul lavoro, contrasto dei tentativi di frode in danno delle società di assicurazioni;

* Attività d’ indagine difensiva; volta all’individuazione di elementi probatori da far valere nell’ambito del processo penale;

* Attività previste da leggi speciali o decreti ministeriali, caratterizzate dalla presenza stabile di personale dipendente presso i locali del committente. In questa attività rientrano i titolari di licenza e datori di lavoro degli Addetti ai Servizi di Controllo, operatori della sicurezza che si occupano dell’incolumità dei partecipanti ad eventi di pubblico intrattenimento;

* Attività di Informazioni Commerciali.

* uò l’investigatore privato registrare una conversazione ascoltata in luogo pubblico o aperto al pubblico, per esempio al bar o al ristorante, udibile a tutti i presenti?

* SI. L’investigatore può registrare qualsiasi conversazione ascoltata in un luogo pubblico o aperto al pubblico, udibile da chiunque con un normale udito. Non è invece possibile registrare o ascoltare una conversazione ascoltata attraverso sistemi tecnologici che superano l’udito dell’orecchio umano, come ad esempio microfoni a distanza, effettuata in un luogo pubblico o aperto al pubblico, ma che presenti hanno intenzione di tutelare appartandosi in modo da non essere udita da estranei (ad esempio portandosi in un punto di un parco pubblico isolato e lontano da persone), incorrendo nel delitto di interferenze illecite nella vita privata

Il delitto di interferenze illecite nella vita privata, Art 615 Bis c.p. vieta l’uso di qualunque mezzo di riproduzione visiva o sonora (cioè di qualsivoglia strumento in grado di scattare una fotografia, registrare un video o una conversazione vocale, basti pensare a cosa possono fare gli odierni cellulari), volto ad ottenere indebitamente immagini e/o notizie di terzi nei luoghi di “privata dimora”.

Secondo la formulazione letterale della norma, è tutelato il diritto alla riservatezza dell’interessato nei luoghi di “privata dimora”: sono quindi pacificamente esclusi i luoghi pubblici (strade, piazze, ecc.) e anche quelli aperti al pubblico come i ristoranti, i pubblici uffici, i bar o i negozi. Cosa debba intendersi per “privata dimora” lo ha chiarito nel tempo l’interpretazione giurisprudenziale, che oggi identifica un luogo di privata dimora come ogni luogo ove l’interessato esplichi, anche solo temporaneamente, la propria sfera intima e privata. In altre parole, ogni luogo ove egli goda di uno ius excludendi nei confronti di tutti gli altri: la propria abitazione, ovviamente, ma anche lo studio professionale o una camera d’albergo per il tempo in cui egli vi dimora. Non costituisce, viceversa, luogo di privata dimora l’abitacolo di una autovettura sulla pubblica via.

Nel delitto di interferenze illecite nella vita privata, Art 615 Bis c.p. non vi rientra il caso della registrazione fra presenti e non occorre che fra i presenti vi debba essere l’interessato ma può esservi anche un terzo con lo specifico incarico di partecipare alla conversazione dove la registrazione è una prova che conferma alla successiva testimonianza.

Con l’entrata in vigore del D.M. 269/2010 il legislatore ha definito i requisiti minimi necessari per divenire titolare di agenzia investigativa. I requisiti necessario indicati dal D.M. 269/2010 nell’Allegato G sono:

  1. a) aver conseguito, al momento della richiesta, una laurea almeno triennale nelle seguenti aree: – Giurisprudenza – Psicologia a Indirizzo Forense – Sociologia – Scienze Politiche – Scienze dell’Investigazione – Economia, ovvero corsi di laurea equipollenti;
  2. b) aver svolto attività lavorativa a carattere operativo, per almeno un triennio, presso un investigatore privato, autorizzato da almeno cinque anni, in costanza di rapporto di lavoro dipendente e con esito positivo espressamente attestato dallo stesso investigatore;
  3. c) aver partecipato a corsi di perfezionamento teorico-pratico in materia di investigazioni private, erogati da Università riconosciute dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca,

ovvero in alternativa ai requisiti di cui alle lettere b) e c)

– aver svolto documentata attività d’indagine in seno a reparti investigativi delle Forze di polizia, per un periodo non inferiore a cinque anni e aver lasciato il servizio, senza demerito, da non più di quattro anni.

Come si fa a diventare investigatore privato?

Che requisiti si devono avere per essere investigatore privato dipendente?

I requisiti che disciplinano la figura dell’investigatore privato dipendente (art. 4, co. 2, lett. c), cosiddetto “Titolare di mini licenza”, sono indicati nell’Allegato G del D.M. 269/2010:

  1. a) aver conseguito, al momento della richiesta, un diploma di istruzione secondaria di secondo grado;
  2. b) aver svolto attività lavorativa a carattere operativo, per almeno un triennio, in qualità di collaboratore per le indagini elementari, presso un investigatore privato titolare d’istituto, autorizzato in ambito civile da almeno cinque anni, in costanza di rapporto di lavoro di almeno 80 ore mensili e con esito positivo espressamente attestato dallo stesso investigatore;
  3. c) aver partecipato a corsi di perfezionamento teorico-pratico in materia di investigazioni private ad indirizzo civile, erogati da Università riconosciute dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca”,

ovvero in alternativa ai requisiti di cui alle lettere b) e c)

– aver svolto documentata attività d’indagine in seno a reparti investigativi delle Forze di polizia, per un periodo non inferiore a cinque anni e aver lasciato il servizio, senza demerito, da non più di quattro anni.

o corsi di formazione per accedere alla professione di Investigatore Privato?

L’investigatore privato è iscritto ad un ordine professionale?

* NO. L’investigatore non ha un Ordine Professionale ma solo associazioni di categoria. In passato, quando ancora era possibile l’istituzione di un Albo, sono stati fatti svariati tentativi, tutti con esito negativo.

* Ora l’Investigatore Privato ha sostanzialmente tre qualifiche:

– Titolare di licenza di polizia ai sensi dell’art. 134 del TULPS e del D.M. 269/2010;

– Professionista dell’Investigazione, consulente tecnico della difesa e della sicurezza;

– Imprenditore, obbligato all’iscrizione alla CCIAA e alla preparazione del progetto organizzativo (economico-finanziario) per l’ottenimento della licenza.

CHI SIAMO

 

Il nostro team di esperti dell’agenzia IDFOX Srl,  parla almeno correttamente  5  lingue: inglese, francese, spagnolo, tedesco  ed arabo è esperto nelle indagini  private, aziendali, informatiche, antifrode assicurative e finanziarie internazionali ed opera sotto la direzione  dalla Dottoressa Margherita Maiellaro.  La direttrice ha maturato un’esperienza pluriennale nel campo investigativo ed assicurativo ha conseguito una Laurea in Giurisprudenza, con specializzazione in diritto internazionale, presso l’Università Bocconi.

 

L’agenzia IDFOX Investigation -Organizzazione Internazionale -Leader nella tecnologia più avanzata- dal 1991, opera in oltre 170 paesi nel mondo ed e’ collegata online con circa 400 corrispondenti -autorizzati nei rispettivi paesi.

 

L’agenzia investigativa International  Detective Fox ®  “IDFOX Investigazioni “è stata fondata da Max Maiellaro.

Il fondatore, con oltre 30 anni di esperienze investigative maturate nella Polizia di Stato, già diretto collaboratore del Conte Corrado AGUSTA, ex Presidente dell’omonimo Gruppo AGUSTA SpA, è stato inoltre responsabile dei servizi di sicurezza di una multinazionale, nonché presso vari gruppi operanti in svariati settori quale metalmeccanici, chimica, oreficeria, tessile, alta moda, elettronica e grande distribuzione, ha sempre risolto brillantemente ogni problematica investigativa connessa a: infedeltà aziendale, ai beni,  marchi e brevetti, concorrenza sleale e alla difesa intellettuale dei progetti, violazione del patto di non concorrenza, protezione know-how e tutela delle persone e della famiglia, nonché referente abituale di imprenditori, manager, multinazionali e studi Legali su tutto il territorio Italiano ed anche Estero.

 

Contatti, Contacts

 

Agency IDFOX SRL -p.iva 09741640966

www.idfox.it  max@idfox.it

Autorizzazione  134 of the T.U.L.P.S.  n. 9277/12B15E – Area Osp.1

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