Se un ladro entra in casa posso picchiarlo? È legale usare la violenza oppure le armi contro un malintenzionato che è entrato nella proprietà privata? Richiedi una consulenza all’agenzia Investigativa IDFOX Investigazioni dal 1991 Tel.02344223

Se un ladro entra in casa posso picchiarlo?

È legale usare la violenza oppure le armi contro un malintenzionato che è entrato nella proprietà privata? Richiedi una consulenza all’agenzia Investigativa IDFOX Investigazioni dal 1991 Tel.02344223

Quali sono i limiti della legittima difesa?

Nel nostro ordinamento giuridico spesso sembrano contrapporsi principi tra loro contrastanti. Ad esempio, se da un lato è risaputo che la proprietà privata è sacra, dall’altro è altrettanto noto che la legge proibisce ogni forma di violenza, sia fisica che psicologica. Come si conciliano questi due principi allorquando un malintenzionato entra nella propria abitazione? Se un ladro entra in casa posso picchiarlo?

Si tratta di uno dei quesiti in assoluto più diffusi in rete; sono in tantissimi a chiedersi se è possibile usare la forza bruta contro chi si è introdotto illegalmente in una proprietà privata, al fine quantomeno di cacciarlo via. È infatti risaputo che non è possibile uccidere una persona, neanche se la si sorprende in flagranza di reato. Lo stesso vale nel caso in cui il padrone di casa non voglia ammazzare nessuno ma intenda solamente difendere i suoi beni da un’illegittima sottrazione? Si possono usare le maniere forti contro un ladro entrato in casa? Vediamo cosa dice la legge.

Indice

* Se un ladro entra in casa ci si può difendere?

* Si può picchiare un ladro sorpreso in casa?

* Si possono usare le armi contro un ladro in casa?

* Quando non c’è legittima difesa?

* Furto in casa e legittima difesa: approfondimenti

Se un ladro entra in casa ci si può difendere?

Se un ladro entro in casa è possibile difendere sé, i propri familiari e il proprio patrimonio, entro i limiti stabiliti dalla legittima difesa (art. 52 cod. pen.).

Secondo la legge, la difesa è legittima solamente se:

* c’è la necessità indifferibile di difendere un diritto, proprio o altrui, anche di natura patrimoniale;

* la difesa è proporzionata all’offesa, con riferimento ai beni giuridici in gioco. In buona sostanza, non è possibile mettere in pericolo l’incolumità altrui se non c’è alcun rischio per la propria;

* non c’è altro modo di tutelare i diritti messi in pericolo dall’altrui ingiusta condotta. In pratica, ciò accade quando non è possibile chiamare le forze dell’ordine.

Si può picchiare un ladro sorpreso in casa?

Non è possibile picchiare un ladro per il solo fatto di essere stato sorpreso a rubare in casa; per giungere alle “maniere forti”, infatti, occorre che sia stata messa in pericolo l’incolumità di qualcuno.

In altre parole, non è possibile attentare all’integrità fisica del ladro, a meno che ciò non sia indispensabile per salvaguardare l’incolumità propria o altrui.

Pertanto, non si può picchiare – con le mani o con un’arma – un ladro che è semplicemente intento a derubare; se ciò avvenisse, si risponderebbe del reato di lesioni personali.

È invece possibile adoperare la violenza se il ladro non si limita al furto ma è evidentemente intenzionato a fare del male alle persone che sono legittimamente presenti in casa.

Si possono usare le armi contro un ladro in casa?

La legge consente di utilizzare le armi legalmente detenute per difendersi dal ladro in casa, alle condizioni sopra viste, e cioè purché sia indispensabile per difendere la propria o la altrui incolumità oppure i beni propri o altrui, sempreché vi sia un imminente pericolo d’aggressione fisica.

Non è invece possibile usare le armi solo per difendere il proprio patrimonio, in assenza di un pericolo strettamente personale.

Si può usare la forza per impedire al ladro di derubare?

È però possibile usare la forza per sventare il furto, ad esempio cercando di sottrarre la refurtiva al ladro oppure di cacciarlo di casa.

È ugualmente possibile inseguirlo per tentare di riprendersi il maltolto e per eseguire l’arresto, in attesa dell’arrivo della polizia.

Come ricordato in precedenza, però, non è possibile usare la violenza bruta all’esclusivo fine di infliggere un dolore fisico al ladro.

Quando non c’è legittima difesa?

Non c’è mai legittima difesa tutte le volte in cui:

* il pericolo non è più attuale, ad esempio perché il malvivente è già scappato. Non si può sparare alle spalle il ladro che sta andando via;

* non c’è proporzione tra difesa e offesa. Non si può mettere in pericolo la vita di un ladro solamente perché sta commettendo un furto;

* il pericolo è stato provocato da chi, successivamente, si è difeso. È il caso della rissa: chi causa una scazzottata oppure decide di parteciparvi non può poi invocare, a propria discolpa, la legittima difesa.

Furto in casa e legittima difesa: approfondimenti

Per ulteriori approfondimenti, si legga l’articolo dal titolo Legittima difesa furto.

Fonte Internet

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